Overland

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Lingua originaleitaliano
Overland 330.30 ANW
Overland, Camion Dormitorio

Overland o Overland World Truck Expedition è il nome di una serie di spedizioni documentaristiche promosse e organizzate da Beppe Tenti.

I documentari sono trasmessi a partire dal 1996 su Rai 1, per un totale di oltre 150 puntate (replicate in più occasioni). Dalla tredicesima stagione Overland viene trasmesso anche in alta definizione.

Il perno delle spedizioni è la ri-scoperta del viaggio via terra, unita all'obiettivo di ottenere un'istantanea del pianeta e della sua cultura tra la fine del XX e l'inizio del XXI.

Solidarietà

Overland ha da sempre anche un fine benefico attivo e contributivo: si è fatta portavoce dell'UNICEF in molti dei paesi attraversati portando, quando possibile, assistenza medica alle popolazioni stanziali.

Ha sostenuto inoltre l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC). Dal 2005, su proposta di Lionello Grossi, sostiene l'associazione Overland for Smile che presta cure odontostomatologiche ai bambini ospitati negli orfanotrofi dell'est europeo.

Nel 2010, con la dodicesima edizione di Overland, grazie ad accordi con la Cooperazione Italiana allo Sviluppo[1], CUCI (Università di Parma) ed altre organizzazioni, è stato predisposto un veicolo medico dotato di personale specializzato con il compito di rilevare la situazione sanitaria in alcune delle aree attraversate dalla spedizione, oltre che per distribuire materiali informativi, in modo tale da individuare possibili futuri interventi di cooperazione ad hoc.

Nella stessa spedizione è presente il progetto CinemArena, un cinema itinerante che utilizza uno degli storici 330.30 ANW come supporto per il telo di proiezione. Scopo del progetto è quello di informare le popolazioni dei piccoli villaggi circa i rischi e la prevenzione di diverse malattie, il tutto utilizzando lo strumento documentariale.

Veicoli della spedizione

I veicoli storici

I veicoli con cui Overland ha iniziato, e prosegue, il suo viaggio intorno al globo sono 4 autocarri Iveco 330.30 ANW a 6 ruote motrici, costruiti nello stabilimento Iveco di Bolzano. Spesso si usa indicare questi mezzi con appellativi quali "musoni" o "camion arancioni" per la loro caratteristica di muso lungo (molto rara in Italia) e per il loro colore caratteristico.

Sono mezzi ideati per operare sia in ambito civile in cave e cantieri sia in ambito militare. In particolare i veicoli realizzati per Overland sono in grado di operare in condizioni climatiche estreme con temperature tra i -60 e +50 °C. Ciò è possibile grazie anche a particolari sistemi per mantenere fluidi i liquidi a bassissime temperature, sia alle particolari vernici in grado di resistere sia a basse che elevate temperature.

Il motore dei veicoli è un 8 cilindri a V, con una cilindrata di 13 litri, 2 turbocompressori, capace di erogare oltre 300 cavalli a 2.500 giri al minuto. Il cambio è ad 8 marce con 8 ridotte, i differenziali sono bloccabili singolarmente. Questi automezzi hanno di serie un serbatoio da 500 litri, ma nell'allestimento dei veicoli Overland è stato aggiunto un serbatoio supplementare per altri 500 litri. Essendo mezzi votati particolarmente al fuori strada, raggiungono una velocità massima di 100 km/h su strada asfaltata.

Nonostante ognuno di questi camion avesse la stessa motorizzazione e cabina, il carico che trasportavano cambiava, essendo ognuno dei quattro automezzi destinato ad una funzione specifica: mensa, dormitorio, officina e cisterna per il carburante di scorta (4.000 litri) con inoltre un magazzino per ricambi.

I camion officina e cisterna hanno montato sotto il paraurti frontale un verricello idraulico con cavo da 80 metri, con il quale è possibile intervenire per aiutare altri automezzi in difficoltà. Dalla spedizione Overland 12 i verricelli sono stati spostati sui mezzi Mensa e Dormitorio che partecipano alla spedizione.

Altri veicoli

Sono molti i veicoli che hanno integrato, e in alcuni casi sostituito, i quattro storici 330.30 ANW. Dopo la prima edizione si sono affiancati degli Iveco Torpedo in diverse versioni come veicoli di supporto utilizzati in particolare per le riprese. Nel sesto viaggio sono stati affiancati anche degli Iveco Daily 4x4 in diverse configurazioni, uno dei quali è stato protagonista dell'unico incidente stradale occorso alla spedizione.

La decima edizione è stata l'unica a non vedere né i "musoni" né altri grandi veicoli, la spedizione era infatti una ciclo-maratona ed aveva come supporto ai mezzi a due ruote una coppia di Iveco Daily in versione pulmino e furgone.

L'undicesima edizione ha visto come protagonista la centenaria Itala. La spedizione è stata divisa in due momenti: nel primo (un'anteprima in Italia) alla Itala erano affiancati 3 degli storici 330.30, nel secondo (viaggio Parigi-Pechino) sono stati affiancati diversi mezzi. Questi erano una 500, 2 Iveco Massif, un Iveco Daily 4x4 (officina e ricambi per Itala), un Iveco Torpedo, un Iveco Eurocargo 4x4 (veicolo mensa), un Iveco Trakker 6x4 (officina e ricovero), una Ducati Multistrada.

La dodicesima edizione ha visto protagonisti 2 storici 330.30 ANW (mensa e dormitorio) completamente restaurati e dotati di verricello, 1 Iveco Daily 4x4 (vettura medica), 1 Iveco Trakker 6x6 (veicolo di assistenza e magazzino) e 2 Iveco Massif 4x4. Questi ultimi 4 veicoli sono stati realizzati appositamente per il viaggio africano, in particolare il Daily 4x4 e il Trakker 6x6 sono stati dotati di rollbar interni anti-ribaltamento.

Le spedizioni

La prima edizione, del 1996, ha visto i famosi camion arancioni partire da Roma e arrivare a New York passando per la Siberia e lo stretto di Bering, con un eccezionale ponte aereo, che ha permesso alla spedizione di poter passare dalla cittadina di Mys Smidta a Prudhoe Bay, in Alaska. Un anno dopo, dalla Grande Mela hanno attraversato le Americhe, passando dalla Foresta Amazzonica e dalla Cordigliera delle Ande toccando la Terra del Fuoco e, con l'attraversamento della Patagonia l'arrivo finale a San Paolo (Brasile).

Il 1998 vede Overland attraversare le strade dell'Africa nera per la sua terza spedizione, con partenza dal Capo di Buona Speranza, in Sudafrica. Dopo l'attraverso della parte est del continente africano, per paesi come Zambia, Tanzania, Kenya, Etiopia, Eritrea e Gibuti, e luoghi come la Rift Valley e il Kilimanjaro, la spedizione arriva in Medio Oriente. Le pericolosità dello Yemen, le incognite dell'Arabia Saudita e le meraviglie della Giordania e della Cappadocia fanno da preludio al rientro in Europa di Overland. Una rapida attraversata dei Balcani e della Penisola Scandinava porta i 4 camion arancioni a Capo Nord.

Nel 1999 Overland è impegnata da due durissime spedizioni. La quarta, porta la spedizione da Cabo da Roca (il punto più a ovest del continente europeo, in Portogallo) a Pechino, attraverso Russia, Kazakistan e altri paesi dell'ex-Unione Sovietica. Il deserto kazako, Samarcanda, le montagne kirghize, il Tibet, la Mongolia Interna, l'Heilongjiang fanno da preludio alla capitale cinese, che sarà città di partenza per la quinta spedizione, che affronta il rientro in Italia. Dopo un rapido attraversamento del Sud-Est Asiatico, Overland va alla scoperta del subcontinente indiano, e successivamente del mondo islamico, con l'attraversamento dell'Afghanistan dei talebani e dell'Iraq di Saddam Hussein. Dopo Israele e Palestina, Overland ritorna in Europa, e dopo Grecia, Kosovo, Serbia, Croazia e Slovenia la spedizione vede il suo termine il 24 dicembre, a Roma.

Il 2002, Anno Internazionale Delle Montagne, vede Overland attraversare il deserto più vasto del mondo, il Sahara. Partenza da Genova, vi è l'attraversamento della penisola italiana, seguita poi dalla penisola balcanica. La spedizione entra nel vivo in Egitto, dove vi è il primo contatto con le sabbie desertiche. Libia, Tunisia e Algeria vengono poi attraversate, e a causa dei problemi diplomatici di quest'ultimo con il vicino Marocco, Overland si vede costretta a una deviazione di circa 4000 km, che la porterà prima in Mauritania, nel mezzo del territorio del Polisario, e poi nel Sahara Occidentale, territorio marocchino non riconosciuto internazionalmente. Dopo l'attraversamento dello Stretto di Gibilterra, Overland rientra in Italia dopo Spagna e Francia, con arrivo finale a Torino.

Nel 2005 la spedizione Overland 10 non utilizzava mezzi a motore (se non per il supporto) trattandosi, per la prima volta, di una "ciclo-maratona".

Nel 2007, per celebrare il centenario del famoso Raid Pechino-Parigi, la carovana con in testa la centenaria Itala 35/45 HP, perfettamente restaurata, ha percorso in senso inverso il tragitto del primo raid automobilistico della storia.

La spedizione speciale Overland 500 ha visto una notevole varietà di mezzi, tra questi una Fiat 500 e una Ducati Multistrada.

Nel 2010 la spedizione, con la collaborazione del progetto CinemArena della Cooperazione Italiana, sfruttando il cassone di un "musone" come supporto per un telo da proiezione, ha portato il cinema nei più remoti villaggi africani incontrati dalla spedizione. Lo stesso anno, parte una nuova spedizione, composta da 4 Piaggio Porter senza pilota né benzina, che parte da Milano e arriva a Shanghai in onore dell'Expo.

Spedizioni

Concretamente, le spedizioni di Overland sono 11, mentre le trasmissioni televisive 14: tre edizioni, infatti, sono la rivisitazione dei vecchi filmati.

Fuori dalla canonica numerazione appare Overland 500.

Note

Collegamenti esterni