Origlia

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Origlia
D'oro alla banda scaccata di tre file d'argento e di rosso, accostate da due conchiglie di rosso.
Stato Regno di Sicilia
Regno di Napoli
Titoli
Ultimo sovranoGiovanna Origlia
Data di estinzioneXVII secolo
Confluita inBrancaccio
EtniaItaliana

La famiglia Origlia o Aurilia[1] è stata una famiglia nobile italiana[2].

Ebbe importanti incarichi nel Regno di Napoli durante il XIV secolo, in particolare con Gorello Origlia, membro più celebre della casata, che fu gran protonotario sotto il re Ladislao d'Angiò-Durazzo[3]. A lui si deve la fondazione nel 1411 della chiesa di Sant'Anna dei Lombardi di Napoli. Nel XV secolo gli Origlia furono inseriti tra i cittadini veneziani[4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il castello baronale di Acerra, ampliato ed abbellito dalla famiglia Origlia

Lo storico Camillo Tutini fa risalire l'origine della famiglia Origlia alla gens Aurelia dell'antica Roma, che annovera tra i suoi antenati l'imperatore Antonino Pio e la madre di Giulio Cesare, Aurelia Cotta[5]. Gli Origlia si sarebbero poi trasferiti in Campania, come altre famiglie di Roma, in seguito alle invasioni barbariche che devastarono l'Urbe[5]. Il Tutini pone alla base delle sue affermazioni le iscrizioni rinvenute su dei marmi descritti da Giulio Cesare Capaccio sui quali ci sarebbe scritto[5]:

«M. Avrelio Pelagio Patrono Coloniæ Neapolitanæ Pientissimo. Item M. Avrelio Anton. Avgvsto Patrono indvlgentissimo Ordo, Popvlvsque Neapolitanvs D. D.»

Francesco Elio Marchese e Luigi Contarino affermano, al contrario, che gli Origlia siano originari della Catalogna, venuti a Napoli sotto il re Roberto d'Angiò al seguito di Violante d'Aragona o di Sancia di Maiorca[6].

Chiesa di Sant'Anna dei Lombardi, fondata a Napoli da Gorello Origlia nel XVI secolo
La cappella Origlia, situata all'interno della chiesa di Sant'Anna dei Lombardi

Gli storici Angelo di Costanzo e Giovanni Antonio Summonte convergono, invece, sul fatto che la famiglia Origlia fosse originaria della Francia e si stabilì nel capoluogo campano al seguito di Carlo I d'Angiò[7].

Lapide di Gorello Origlia con stemma ed epigrafe

Carlo De Lellis nel secondo volume dei suoi Discorsi delle famiglie nobili del Regno di Napoli, confutando le precedenti ipotesi, sostiene che sia di origini napoletane, soprattutto perché gli Origlia furono aggregati al Seggio di Porto dei Sedili di Napoli, onore che si era soliti concedere alle famiglie nobili della città. Il De Lellis ipotizza inoltre che il cognome Origlia possa derivare dal latino aurum, che significa oro, stesso metallo con cui sarebbe stato fabbricato lo scudo di un cavaliere di questa famiglia distintosi in varie battaglie, che vi aggiunse una banda da destra a sinistra e due conchiglie, simbolo di lacrime per il sangue versato dai nemici, cioè lo stesso stemma degli Origlia[8].

Nell'anno 992 si hanno le prime notizie sugli esponenti della famiglia Origlia. Infatti, durante l'impero di Basilio II Bulgaroctono a Napoli, si ha notizia dei due fratelli Giovanni e Pietro, figli di Gregorio, appellati con il titolo di dominus[9]. Nel 1275, ai tempi del re Carlo I d'Angiò, Giovanni Origlia insieme ai fratelli Jacopo, Tommaso, Roberto e Cesario ottennero il titolo di barone.

Nel 1384 un Antonio Origlia divenne siniscalco e camerlengo del re Carlo III d'Angiò-Durazzo, assumendo poi il comando militare di Sorrento con il grado di capitano, mentre nel 1390 un Orlando Origlia divenne membro dell'Ordine costantiniano di San Giorgio e ciambellano della regina Giovanna I d'Angiò, assumendo anche la signoria sul castello di Torre Santa Susanna.

Nel 1406 Gorello Origlia, membro più celebre della casata, fu gran protonotario, e già sotto il governo di Carlo III possedeva il titolo di conte di Caiazzo e i feudi di Acerra, Camerota, Casal di Principe ed Ottaviano.

Alla sua morte Gorello fu seppellito a Napoli nella chiesa di Sant'Anna dei Lombardi, da lui fatta edificare nel 1411, dove è possibile leggere sulla lapide il seguente epigrafe:

«D. O. M. Gvrello Auriliæ Neapol. hvivs Regni locothetæ ac protonotario summæ apvd Ladislavm Regem ob fidem eximiam avctoritatis adeo vt septem filios comites viderit senex fortvnatiss. idemq. pientiss. qvi ædes has constrvxit patrimonio donato Ordo Olivetanvs pietatis ergo f. c.»

Nel 1449 un Jacopo Origlia dell'Ordine dei frati minori fu nominato da papa Innocenzo VIII vescovo di Canne, arcivescovo di Nazareth e consigliere del re Ferrante d'Aragona[10].

La casata si estinse nel XVII secolo con Giovanna Origlia, ultima discendente, figlia di Antonio Maria Origlia e Giulia Pandone, andata in sposa a Cesare Brancaccio[11].

Con R.D. del 19 agosto 1912 e RR.LL.PP. del 17 novembre dello stesso anno fu riconosciuto alla casata il titolo di nobile. Nel 1922 fu iscritta nell'Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano[12].

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è riportato l'albero genealogico della famiglia Origlia da Giovanni, vivente nel XIII secolo, fino all'ultima discendente Giovanna, vissuta nel XVII secolo, secondo una ricostruzione del genealogista Carlo De Lellis[13]:

 Giovanni[A 1]
 
     
 Cesario[A 2]
 Oialdo[A 3]
 Landolfo[A 4]
 Filippo[A 5]
Marino[A 6]
   
            
 Aialdo/Oialdo[A 8]
 Tommaso[A 9]
Letizia[A 10]
 Elisabetta[A 11]
Luigi/Ludovico[A 14]
 Orlando
Paolo
Pietro[A 15]
Orberio
Rinaldo
Oliviero
Daria[A 7]
     
              
 Antonio[A 12]
Enrico[A 13]
Nicolò "Coluccio"
Pietro[A 34]
Gregorio/Ligorio "il Rosso"[A 35]
Roberto
 Magari
Simonella[A 36]
Mignella
 Gaiterimola[A 37]
Elisabetta[A 38]
 Alessandro
 ?
 Tommaso "Masillo"
   
      
 Gorello[A 39]
 Urbano[A 40]
Lisa/Luisa[A 41]
?
 Orlando[A 16]
 ?
     
                  
 Pietro "Pietrillo"[A 42]
 Roberto[A 43]
 Raimondo[A 44]
 Anello "Gaetano"[A 45]
 Giovanni[A 46]
 Bernardo[A 47]
Francesco[A 48]
Ginevra[A 49]
Verdella[A 50]
Caterina "Catoccia"
Lancellotto[A 101]
 Alessandro
Pietro[A 17]
 Gurone[A 18]
Verroy[A 19]
Giacomo
Pier Luigi[A 20]
 ?
         
                            
 Antonello
Stefano
Giacomo
Francesco
Luigi
Caterina
Enrico/Arrigo[A 51]
Gorello
Odoardo
Laura
Giovannella[A 52]
Clemenza[A 53]
 Carlo[A 55]
Ruggero[A 78]
 Galasso[A 89]
Troilo[A 90]
 Antonio "Antonello"[A 92]
 Salvatore "Tartaglia"[A 93]
Caterina
 Galeazzo[A 21]
Troiano
?
 Annibale[A 27]
Giulia[A 28]
Antonia[A 29]
 Maria[A 32]
Elisabetta[A 33]
Baldassarre Battista
         
                       
 Giovanni Cola[A 54]
 Francesco[A 56]
 Antonio[A 79]
Maria[A 80]
Caterina[A 81]
Elisabetta[A 82]
Coletta[A 91]
Caterina
Agnesella
Lucrezia
Emilia
Giovannella[A 94]
Paolo[A 95]
Ippolita[A 96]
Giovanni Maria
Andrea[A 98]
 Antonia[A 23]
Nicolò "Cola" Giovanni[A 24]
Isabella[A 22]
 Pier Luigi[A 30]
Giovanni Battista
Mario
Sigismonda[A 31]
       
               
 Adriana[A 57]
Giovanni Andrea[A 58]
 Giovanni Berardino[A 84]
Camillo
Ferdinando[A 83]
 Girolamo[A 97]
Giovanni Battista
 Giovanni Berardino
Giovanni Leonardo[A 99]
Margherita[A 100]
 Pietro[A 25]
Alessandro
Laura
Eleonora[A 26]
Luigi
  
         
 Gorello[A 59]
 Antonio Maria[A 60]
Vincenza[A 61]
Cornelia[A 62]
Antonia
Giovanni Francesco[A 85]
Vincenza[A 86]
Isabella[A 87]
Porzia[A 88]
  
            
 Giulio Cesare[A 63]
Giovanni Francesco[A 64]
Ferdinando[A 65]
Scipione[A 66]
Giovanni Andrea[A 67]
Maria[A 68]
Carlo[A 70]
Gennaro[A 71]
Giovanni Andrea[A 72]
Antonia[A 73]
Adriana[A 74]
Lucrezia[A 75]
  
      
Andrea
Gorello
Carlo Antonio
Giuseppe
Ottavio Marzio[A 69]
 Antonio Maria[A 76]
 
 
 Giovanna[A 77]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni
  1. ^ Visse nel XIII secolo. Si sposò prima con Marotta di Sicula e poi con Gaitelgrima Caracciolo.
  2. ^ Si sposò con Purpura Coppolata.
  3. ^ Si sposò con Simona Barile.
  4. ^ Si sposò con Maria Tommasa Longa.
  5. ^ Si sposò con Giovanna "Giovannella" di Molise.
  6. ^ Si sposò prima con Eufemia Siginolfo e poi con Purpura d'Azzia.
  7. ^ Si sposò con Giovanni Capuano.
  8. ^ Si sposò con Enrichetta d'Evoli.
  9. ^ Fu cavaliere. Si sposò con Beatrice di Melio.
  10. ^ Si sposò con Giovanni Chianola.
  11. ^ Si fece monaca.
  12. ^ Fu ciambellano. Si sposò con Catella Ruffo.
  13. ^ Si fece prete.
  14. ^ Fu cavaliere. Si sposò con Isabella Carmignano.
  15. ^ Si sposò con Cecilia Loffredo.
  16. ^ Si sposò con Filippa d'Aquino.
  17. ^ Si sposò con Margherita Arcamone.
  18. ^ Si sposò con Margherita Sannazzaro.
  19. ^ Si sposò con Giulia Ciciniello.
  20. ^ Si sposò con Anna Sanseverino.
  21. ^ Fu cavaliere. Si sposò prima con Caterina Sifola, poi con Brigida Catania e infine con Violante Ligorio.
  22. ^ Morì nel 1537. Si sposò con Giacomo Alfonso di Gennaro.
  23. ^ Si sposò prima con Scipione Aldimari e poi con Matteo Gargano.
  24. ^ Si sposò con Camilla Damiana Lopez.
  25. ^ Si sposò nel 1524 con Oristella Oristanio.
  26. ^ Si sposò con Adamo Malerba.
  27. ^ Morì nel 1487. Si sposò con Laura Ciciniello.
  28. ^ Si sposò con Matteo Filangieri.
  29. ^ Si sposò prima con Troilo Origlia e poi con Pietro "Novello" Bianco.
  30. ^ Si sposò con Antonietta Caetani.
  31. ^ Si sposò con Nicolò Caetani.
  32. ^ Si sposò con Francesco Carafa.
  33. ^ Si sposò con Ruggero Origlia, figlio di Raimondo.
  34. ^ Fu cavaliere e governatore di Sulmona. Si sposò con Verdella Castagnola.
  35. ^ Fu cavaliere.
  36. ^ Si sposò con Giovanni Boccapianola.
  37. ^ Si fece monaca.
  38. ^ Si fece monaca. Morì l'11 dicembre 1300.
  39. ^ Fu conte di Acerra, condottiero, giureconsulto e gran protonotario del Regno di Napoli. Membro più celebre della casata. Si sposò con Clemenza Mele.
  40. ^ Fu conte di Alife. Si sposò con Caterina Orsini.
  41. ^ Si fece monaca.
  42. ^ Fu conte di Acerra e Caiazzo. Morì nel 1427. Si sposò con Beatrice Sanframondo.
  43. ^ Fu conte di Brienza e Sant'Agata, ciambellano e cavaliere. Morì nel 1437. Si sposò con Maria Manganelli.
  44. ^ Fu conte di Corigliano. Si sposò con Caterina Colonna.
  45. ^ Fu conte di Alvito e ciambellano.
  46. ^ Fu conte di Alife, ciambellano e cavaliere. Morì nel 1420. Si sposò con Giovannella della Leonessa.
  47. ^ Fu conte di Potenza e ciambellano. Si sposò con Giovannella Manganelli.
  48. ^ Fu conte di Lauria.
  49. ^ Si sposò con Giacomo di Costanzo.
  50. ^ Si sposò con Giacomo della Ratta.
  51. ^ Fu conte di Brienza e Sant'Agata. Nacque nel 1401 e morì nel 1460. Si sposò nel 1435 con Valenza di Morra.
  52. ^ Si sposò con Roberto Gattola.
  53. ^ Si sposò con Giacomo Ruffo.
  54. ^ Nacque nel 1456 e morì nel 1526. Si sposò con Carmosina di Tocco.
  55. ^ Si sposò con Giulia Ciciniello.
  56. ^ Morì nel 1499. Si sposò con Isabella Caracciolo.
  57. ^ Si sposò con Guglielmo di Montalto.
  58. ^ Fu signore di Canzano e Fossacesia. Morì nel 1573. Si sposò con Adriana Mastrogiudice.
  59. ^ Fu signore di Faicchio e Fossacesia. Si sposò nel 1565 con Aurelia Venato.
  60. ^ Si sposò con Girolama Carbone.
  61. ^ Si sposò con Giovanni Battista D'Alessandro.
  62. ^ Si fece monaca.
  63. ^ Si sposò con Clarissa Carafa.
  64. ^ Fu assassinato in giovane età.
  65. ^ Morì giovane.
  66. ^ Morì giovane.
  67. ^ Morì giovane.
  68. ^ Si sposò con Biagio Solis.
  69. ^ Si sposò con Violante Spinelli, da cui non ebbe figli.
  70. ^ Si sposò con Ginevra Petra.
  71. ^ Fu cavaliere gerosolimitano. Morì a Napoli nel 1618.
  72. ^ Fu cavaliere gerosolimitano. Morì a Genova nel 1602.
  73. ^ Si sposò con Antonio Ruggero.
  74. ^ Si sposò con Diego Perinetto.
  75. ^ Si fece monaca.
  76. ^ Si sposò prima con Giulia Pandone e poi con Giulia Capece Latro.
  77. ^ Con lei si estinse la casata nel XVII secolo in quanto ne costituiva l'ultima discendente. Si sposò con Cesare Brancaccio.
  78. ^ Morì assassinato. Si sposò con Elisabetta Origlia, figlia di Pier Luigi, da cui non ebbe figli.
  79. ^ Si sposò nel 1484 con Eleonora Cioffi.
  80. ^ Si sposò con Giovanni di Costanzo.
  81. ^ Si sposò con Cola Antonio Origlia.
  82. ^ Si sposò con Francesco Abenavoli.
  83. ^ Morì nel 1524 in giovane età senza essersi sposato ed aver avuto figli.
  84. ^ Morì nel 1550. Si sposò con Vittoria del Tufo.
  85. ^ Morì in giovane età senza essersi sposato ed aver avuto figli.
  86. ^ Si sposò con Marcello di Silva.
  87. ^ Si sposò con Ortensio Molignano.
  88. ^ Si sposò prima con Luigi Gargano e poi con Paolo Aldimari.
  89. ^ Morì in giovane età senza essersi sposato ed aver avuto figli.
  90. ^ Si sposò con Antonella Origlia.
  91. ^ Si sposò con Jacopo Antonio Novellone.
  92. ^ Morì nel 1462. Si sposò prima con Soliana Severino e poi con Caterina Manoccia.
  93. ^ Si sposò con Emilia Poderico.
  94. ^ Si sposò con Antonio di Gennaro.
  95. ^ Si sposò con Adriana Pappacoda.
  96. ^ Si sposò con Luigi d'Arena.
  97. ^ Si fece prete.
  98. ^ Si sposò con Laura Vulcano.
  99. ^ Si sposò con ? Ligorio.
  100. ^ Si sposò con Andrea Ligorio.
  101. ^ Morì giovane senza essersi sposato ed aver avuto figli.
Riferimenti
  1. ^ Grande (1756), p. 196.
  2. ^ Nobili-napoletani.it.
  3. ^ Vitale (2013), in DBI.
  4. ^ Aldimari (1691), p. 396; Scheda del privilegio, su civesveneciarum.net.
  5. ^ a b c De Lellis (1663), pp. 267-268; Tutini (1643), pp. 2-3.
  6. ^ Contarino (1569), p. 157; De Lellis (1663), p. 267; Tutini (1643), p. 2.
  7. ^ Aldimari (1691), p. 395; De Lellis (1663), p. 267; Tutini (1643), p. 2.
  8. ^ De Lellis (1663), p. 268.
  9. ^ Tutini (1643), p. 3.
  10. ^ Aldimari (1691), p. 396; Famiglia Aurilia [collegamento interrotto], su araldicabarlettana.ilcannocchiale.it.
  11. ^ De Lellis (1663), p. 293; Recco (1717), pp. 195-196.
  12. ^ I cognomi del sud, su ilportaledelsud.org.
  13. ^ De Lellis (1663), pp. 269-303.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Biagio Aldimari, Memorie historiche di diverse famiglie nobili, così napoletane, come forastiere, Napoli, Giacomo Raillard, 1691, ISBN non esistente.
  • Luigi Contarino, La nobiltà di Napoli in dialogo, Napoli, Giuseppe Cacchi, 1569, ISBN non esistente.
  • Carlo De Lellis, Discorsi delle famiglie nobili del Regno di Napoli, vol. 2, Napoli, Giovanni Francesco Paci, 1663, ISBN non esistente.
  • Gennaro Grande, Origine de' cognomi gentilizj nel Regno di Napoli, Napoli, Vincenzo Pauria, 1756, ISBN non esistente.
  • Giuseppe Recco, Notizie di famiglie nobili, ed illustri della città, e Regno di Napoli, Napoli, Domenico Antonio e Nicola Parrino, 1717, ISBN non esistente.
  • Camillo Tutini, Sopplimento all'Apologia del Terminio, Napoli, Ottavio Beltrano, 1643, ISBN non esistente.
  • Giuliana Vitale, Gorello Origlia, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 79, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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