Morning Glory (Oasis)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Morning Glory
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaOasis
Pubblicazione18 settembre 1995
Durata5:03
Album di provenienza(What's the Story) Morning Glory?
GenereBritpop
Rock alternativo
EtichettaCreation Records
ProduttoreOwen Morris, Noel Gallagher
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[1]
(vendite: 35 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 400 000+)
Oasis - cronologia
Singolo precedente
(1995)
Singolo successivo
(1995)

Morning Glory è una canzone della band inglese Oasis, scritta da Noel Gallagher. Pubblicata nel settembre del 1995 come unico singolo per Australia, Nuova Zelanda e le radio degli USA, fu scelta per anticipare l'uscita dell'album (What's the Story) Morning Glory?.

È presente nel greatest hits Stop the Clocks del 2006.

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video musicale, diretto dal regista Jake Scott, vede la band esibirsi in un appartamento. Negli istanti iniziali della clip si vede la Balfron Tower, edificio residenziale di 26 piani situato a Londra est. Gli abitanti del palazzo (un uomo con un figlio neonato, un ragazzo, un anziano e una ciclista, un'anziana con l'asciugacapelli, una donna di mezza età in vestaglia, un boss e due guardie del corpo, una coppia indiana, un tossicodipendente, un'altra anziana, una giovane donna e sua madre) protestano vivacemente per l'alto volume con cui la band suona, venendo a bussare alla porta della sala e guardando dallo spioncino. Il video si conclude con tutti i residenti raccolti davanti alla porta della stanza in cui si esibiscono gli Oasis, a bussare e urlare, mentre la band termina l'esecuzione del brano e rimette a posto gli strumenti.

Genesi del brano[modifica | modifica wikitesto]

In un'intervista a Talksport dell'agosto 2013 Noel Gallagher ha chiarito l'origine del nome della canzone e dell'album, affermando che "What's the story morning glory? è una frase che mi disse una ragazza americana al telefono".[3]

Noel Gallagher ha raccontato che quando scrisse la canzone era ubriaco. A detta di Noel alcuni versi furono ispirati da una passeggiata con il walkman ("walking to the sound of my favourite tune", "camminando con il suono della mia canzone preferita") e dall'uso di cocaina ("all your dreams are made / when you're chained to the mirror and the razor blade", "tutti i tuoi sogni sono realizzati quando sei incatenato allo specchio e alla lametta del rasoio").

In un'intervista del 2005 Gallagher ha dichiarato che la canzone deriva da un brano di nome Blue, riferimento alla depressione (in inglese anche "blue").

Il verso "Tomorrow never knows what it doesn't know too soon" sembra riferirsi alla canzone dei Beatles Tomorrow Never Knows, ma Gallagher sostiene di essersi completamente dimenticato dell'influenza del pezzo dei Beatles.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. "Morning Glory" - 5:01
  2. "It's Better People" - 3:59
  3. "Rockin' Chair" - 4:35
  4. "Live Forever" (Live at Glastonbury '95) - 4:39

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Altri musicisti[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1995) Posizione
massima
Australia[4] 25
Nuova Zelanda[4] 29
Stati Uniti (alternative)[5] 24

Utilizzi[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ottobre 2005 un remix di Morning Glory comparve nella colonna sonora del film Goal!.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) ARIA Accreditations (1987-2010), su australianfuncountdowns.blogspot.it, ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2013.
  2. ^ (EN) Morning Glory, su British Phonographic Industry. URL consultato il 23 settembre 2018.
  3. ^ Noel Gallagher tra aneddoti e futuro degli Oasis: "Se tornerò con Liam? No, ma chissà ... solo se ne ho voglia. Quella volta che sgonfiammo il copertone a Bonehead ...", oasisnotizie, 17-08-2013.
  4. ^ a b (NL) Oasis - Morning Glory, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 20 maggio 2015.
  5. ^ (EN) Oasis – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 20 maggio 2015. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock