Mitsubishi A7M

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Mitsubishi A7M Reppū
Mitsubishi A7M2 Reppū
Descrizione
Tipocaccia imbarcato
Equipaggio1
ProgettistaJirō Horikoshi
CostruttoreBandiera del Giappone Mitsubishi
Data primo volomaggio 1944
Utilizzatore principaleBandiera del Giappone Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu
Esemplari9
Dimensioni e pesi
Lunghezza10,99 m
Apertura alare14,0 m
Altezza4,28 m
Superficie alare30,86
Carico alare107,4 kg/
Allungamento alare6,4
Peso a vuoto3 226 kg
Peso carico4 720 kg
Propulsione
MotoreMitsubishi Ha-43
Potenza2 200 CV (1 640 kW)
Prestazioni
Velocità max630 km/h
Velocità di crociera417 km/h
Autonomia2,5 ore + 30 di combattimento
Tangenza10 900 m
Armamento
Mitragliatrici2 Type 3 calibro 13,2 mm sull'esterno ali
Cannoni2 Type 99 calibro 20 mm sull'esterno ali
Notedati riferiti alla versione A7M2

i dati sino estratti da Japanese Aircraft of the Pacific War[1]

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Il Mitsubishi A7M Reppu (烈風?), al quale venne assegnato dagli alleati il nome in codice Sam[2], fu un aereo da caccia monomotore ad ala bassa realizzato in piccola serie dall'azienda giapponese Mitsubishi Heavy Industries negli anni quaranta e designato come successore all'A6M Zero.

Il suo sviluppo iniziò nel 1942 con l'obiettivo di raggiungere una maggiore velocità, una superiore velocità di salita, un armamento più pesante, così come una migliore manovrabilità rispetto all'A6M Zero. Come risultato si ebbe un aereo con una superficie alare nettamente maggiore, pari a quella del P-47 Thunderbolt.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

A7M1
modello iniziale, equipaggiato con un motore Nakajima Homare 22; realizzato in 3 esemplari.
A7M2
sviluppo del A7M1 equipaggiato con un motore Mitsubishi Ha-43; realizzato in 5 prototipi.
A7M3
proposta per un caccia basato a terra equipaggiato con una versione sovralimentata del motore Ha-43; non costruito.
A7M3-J
proposta per un caccia basato a terra; non costruito.

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera del Giappone Giappone

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francillon 1979, pp. 403-404.
  2. ^ Mikesh 1993.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jeffrey L. Ethell, Aerei della seconda guerra mondiale, A. Vallardi / Collins Jane's, 1996, ISBN 88-11-94026-5.
  • (EN) René J. Francillion, Japanese Aircraft of the Pacific War, 2nd Edition, London, Putnam & Company Ltd., 1979 [1970], ISBN 0-370-30251-6.
  • (EN) William Green, War Planes of the Second World War, Volume Three: Fighters, 7th impression, Londra, Macdonald & Co.(Publishers) Ltd., 1973 [1961], ISBN 0-356-01447-9.
  • Paolo Matricardi, Aerei Militari. Caccia e Ricognitori, Milano, Mondadori Electa, 2006.
  • (EN) Robert C. Mikesh, Japanese Aircraft Code Names & Designations, Schiffer Publishing, Ltd., 1993, ISBN 0-88740-447-2.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]