La dea della città perduta

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La dea della città perduta
Titolo originaleShe
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1965
Durata103 min
Genereavventura, fantastico
RegiaRobert Day
SoggettoH. Rider Haggard
SceneggiaturaDavid T. Chantler
FotografiaHarry Waxman
MontaggioEric Boyd-Perkins
MusicheJames Bernard
ScenografiaRobert Jones
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La dea della città perduta (She) è un film del 1965 diretto da Robert Day.

È il settimo adattamento cinematografico del romanzo fantastico avventuroso Lei o La donna eterna (She) di H. Rider Haggard (il precedente è stato La donna eterna del 1935).

Nel 1967 è uscito il sequel La donna venuta dal passato.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In Palestina durante l'800, tre amici stanno chiacchierando in una taverna. Il gruppo è composto da Holly, luminare inglese di antiche civiltà, Job, suo maggiordomo e segretario, e Leo Vincey, giovane inglese ancora agli studi. Le chiacchiere del gruppo vengono interrotte da Ustane, giovane e avvenente ragazza indigena, che attira l'attenzione di Leo, allontanandolo da Holly e Job. Mentre quest'ultimi fanno scoppiare una rissa nella taverna, Leo e Ustane si ritirano intimamente, ma Leo viene tramortito e sequestrato. Al suo risveglio il ragazzo si ritrova in una grande villa, dove incontra Ayesha, bellissima donna definita "Colei che attende", i due mostrano immediatamente di amarsi e lei gli dona un anello e una mappa che conduce alla perduta città di Kuma, dove lei lo attenderà. Quando Leo ritorna dai suoi compari, li convince immediatamente ad accompagnarlo in questo viaggio. Dopo qualche giorno di cammino nel deserto, i tre vengono assaliti dai predoni e Leo viene ferito gravemente, ma nonostante ciò, egli è deciso più che mai a continuare il viaggio.

Dopo un breve tragitto, il gruppo incontra Ustane, che racconta loro della sua vita nella città di Kuma: di come suo padre, un tempo comandante dell'esercito della regina Ayesha, venne punito in seguito ad una ribellione e ridotto al sorvegliante degli schiavi della regina, chiamati Amahagger. Una volta giunti al villaggio di questi ultimi, gli schiavi, pensando di avere il supporto degli dei, tentano di sacrificare Leo, ormai debole e in fin di vita, ma la cerimonia viene interrotta da un drappello di soldati di Ayesha, guidati da Billali, sacerdote di quest'ultima. Giunti alla città di Kuma, Leo si riprende completamente, e Ayesha tenta di convincerlo che in lui vi è la reincarnazione del sacerdote di Iside, da lei amato in antichità, ma anche ucciso a causa della sua profonda gelosia e della sua irrefrenabile ira. A causa di questo, inoltre Ayesha tenta di punire Ustane, avendola vista baciare Leo, immergendola in un cratere di lava bollente, ovvero la stessa punizione che spettava agli schiavi che osavano ribellarsi o quantomeno disobbedirle. A causa dell'insistenza di Holly, la cerimonia si interrompe, ma Ayesha decide di mandare via dalla città sia lui che Job.

Mentre Leo e i compagni si salutano, il comandante dell'esercito di Kuma accompagnato da una parte dei suoi soldati, si reca al villaggio di schiavi per riconsegnare Ustane (ormai in cenere) al padre, che vedendola, preso dalla rabbia, incita gli schiavi contro la regina. Infatti proprio mentre Leo e Job stanno per lasciare la città, gli schiavi sferrano l'attacco, intercettati dall'esercito di Kuma, e anche dagli stessi Job e Holly, che temono che gli schiavi uccidano Leo. Durante la battaglia Ayesha conduce Leo nell'antro della fiamma della vita eterna affinché loro due possano vivere insieme per l'eternità, ma mentre Leo tenta di entrarvi sopraggiunge Billali, che si considera anch'esso degno dell'immortalità.

Durante lo scontro tra Leo e Billali, Ayesha trafigge il sacerdote con una lancia, uccidendolo. E mentre quest'ultimi entrano insieme nella fiamma, sopraggiungono Holly e Job, ma Ayesha entrandovi perde la sua bellezza invecchiando e successivamente incenerendosi, mentre Leo decide di rimanere ad attendere un nuovo attimo della fiamma, per non essere condannato ad un infelice vita eterna.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

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