Viaggio nell'interspazio

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Viaggio nell'interspazio
Titolo originaleSpaceways
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1953
Durata76 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generefantascienza, spionaggio
RegiaTerence Fisher
SoggettoCharles Eric Maine (radiodramma)
SceneggiaturaRichard H. Landau, Paul Tabori
ProduttoreMichael Carreras
Casa di produzioneHammer Film Production, Lippert Pictures
FotografiaReginald H. Wyer
MontaggioMaurice Rootes
Effetti specialiLes Bowie
MusicheIvor Slaney, Ivor Slaney (direttore musicale)
TruccoDick Bonnor-Morris
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Viaggio nell'interspazio (Spaceways) è un film del 1953 diretto da Terence Fisher. È una pellicola di fantaspionaggio liberamente ispirata a un radiodramma scritto da Charles Eric Maine. Costituisce - assieme al film Four Sided Triangle dello stesso anno - l'esordio nel genere fantascientifico della casa di produzione britannica Hammer Film.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In una stazione segreta britannica lo scienziato Steve Mitchell collabora nella realizzazione di un razzo che, progettato per raggiungere la quota di 1000 miglia, dovrebbe diventare il primo satellite artificiale della storia. Viene lanciato in orbita un modello sperimentale ma, a causa di un guasto, non raggiunge la quota prevista fermandosi ad un'altezza di 633 miglia nell'esosfera. Si scopre inoltre che la moglie di Steve, Vanessa, e il dottor Crenshaw, uno degli scienziati, sono scomparsi.

A investigare sulla scomparsa viene chiamato Smith, che accusa Steve di aver ucciso i due a seguito della scoperta della loro relazione segreta e di avere nascosto i cadaveri nel missile, manomettendo quest'ultimo per impedirne il ritorno.

Steve, per provare la propria innocenza, aiutato dalla sua amica e assistente Lisa, progetta di decollare con il successivo razzo e riportare a terra il primo. Nel frattempo Smith svela la verità su Vanessa e Crenshaw: li scopre in un albergo durante una lite, proprio nel momento in cui lui la uccide con un colpo di pistola. Crenshaw in realtà è una spia dell'Est. Smith corre alla stazione per fermare il lancio e denunciare il complotto, ma il razzo è già in orbita.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il regista Terence Fisher venne scelto dal produttore Michael Carreras, con il quale stava lavorando nello stesso anno al film Four Sided Triangle, "per realizzare una spy-story nello spazio ispirata a un radiodramma" di Charles Eric Maine, in una delle primissime pellicole di fantascienza della casa di produzione Hammer Film.[1]

Alcuni spezzoni degli effetti speciali del razzo in decollo vennero tratti dal film RX-M Destinazione Luna.[senza fonte]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Spezzoni (solo sonori) di questo film sono presenti anche nel film I mostri (episodio L'oppio dei popoli), in cui il personaggio interpretato da Ugo Tognazzi resta assorto davanti alla visione del film e nulla lo distrae.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Venne distribuito negli Stati Uniti il 7 agosto 1953, nel Regno Unito il 21 dicembre 1953, mentre in Italia uscì nel 1959.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Fantafilm la definisce una "pellicola senza pretese, con scenografie poco fantasiose, salvata in parte dall'uso che il regista fa delle angolazioni per rendere più vivace l'azione."[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Viaggio nell'interspazio, in Fantafilm. URL consultato il 22 settembre 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Claudia Mongini e Giovanni Mongini, Storia del cinema di fantascienza: Dal 1998 al 1999, Fanucci, 1999, p. 288, ISBN 978-88-347-0773-9.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]