José Luis Del Palacio y Pérez-Medel
José Luis Del Palacio y Pérez-Medel vescovo della Chiesa cattolica | |
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Ama Deum et fac quod vis | |
Titolo | Callao |
Incarichi attuali | Vescovo emerito di Callao (dal 2020) |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Callao (2011-2020) |
Nato | 18 marzo 1950 a Madrid |
Ordinato presbitero | 3 febbraio 1985 dal papa Giovanni Paolo II |
Nominato vescovo | 12 dicembre 2011 da papa Benedetto XVI |
Consacrato vescovo | 7 gennaio 2012 dal cardinale Antonio María Rouco Varela |
José Luis Del Palacio y Pérez-Medel (Madrid, 18 marzo 1950) è un vescovo cattolico e missionario spagnolo, dal 15 aprile 2020 vescovo emerito di Callao.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]José Luis Del Palacio y Pérez-Medel è nato a Madrid il 18 marzo 1950.[1]
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Ha conseguito la laurea in sociologia presso l'Università Complutense di Madrid nel 1970; la laurea in psicologia presso lo stesso ateneo nel 1973; la licenza in teologia presso Pontificia Università di Comillas a Madrid nel 1974; la licenza in filosofia presso la Pontificia e Reale Università di San Tommaso d'Aquino a Manila nel 1990; il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università di Comillas a Madrid nel 1992 e il dottorato in teologia presso lo stesso ateneo nel 1997.[1]
È stato membro dell'equipe itinerante del Cammino neocatecumenale a Toledo, Cuenca, Murcia, Alicante, Siviglia, Huelva e Cadice dal 1970 al 1975.[1] Nel 1975 è divenuto responsabile dell'equipe itinerante del Cammino neocatecumenale in Perù.[1]
Il 3 febbraio 1985 è stato ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Madrid a Lima da papa Giovanni Paolo, in visita nel paese.[1]
Come docente è stato promotore e membro del consiglio direttivo della Facoltà di Teologia "Redemptoris Mater" di Callao dove è stato professore di teologia e di diritto canonico.[1]
Il 7 dicembre 2011 è stato nominato consultore del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione.[1][2]
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 12 dicembre 2011 papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Callao.[1][3][4][5] Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 7 gennaio successivo nella cattedrale dell'Almudena a Madrid dal cardinale Antonio María Rouco Varela, arcivescovo metropolita di Madrid, co-consacranti i cardinali Antonio Cañizares Llovera, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, e Paul Josef Cordes, presidente emerito del Pontificio consiglio "Cor Unum".[6]
Il 12 giugno 2012 ha conseguito un altro dottorato presso l'Università Cattolica Sant'Antonio di Murcia con una tesi sulla nuova evangelizzazione e l'antropologia intitolata "La nueva evangelización como culmen de la experiencia antropológica de la fiesta" (La nuova evangelizzazione come culmine dell'esperienza antropologica della festa).[7]
Nel maggio del 2017 ha compiuto la visita ad limina.
Il 15 aprile 2020 papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi.[8][9]
Ha curato diverse pubblicazioni circa l'iniziazione cristiana, la liturgia e la nuova evangelizzazione.[1]
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Serafino Vannutelli
- Cardinale Domenico Serafini, Cong. Subl. O.S.B.
- Cardinale Pietro Fumasoni Biondi
- Cardinale Antonio Riberi
- Cardinale Ángel Suquía Goicoechea
- Cardinale Antonio María Rouco Varela
- Vescovo José Luis Del Palacio y Pérez-Medel
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i Rinuncia del Vescovo di El Callao (Perú) e nomina del successore, in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 12 dicembre 2011. URL consultato il 20 maggio 2021.
- ^ Nomina di Consultori del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 7 dicembre 2011. URL consultato il 20 maggio 2021.
- ^ (ES) Un ‘kiko’ español, obispo de El Callao (Perú), in Religión, 12 dicembre 2011. URL consultato il 20 maggio 2021.
- ^ (ES) El Papa nombra al español José Luis del Palacio Pérez-Medel como nuevo obispo de la diócesis del Callao, su infocatolica.com, 12 dicembre 2011. URL consultato il 20 maggio 2021.
- ^ (ES) El Papa nombra un Obispo para Perú y dos para Canadá, su aciprensa.com, 12 dicembre 2011. URL consultato il 20 maggio 2021.
- ^ (ES) Monseñor Jose Luis del Palacio, nuevo Obispo del Callao recibió la ordenación episcopal, su buenanueva.es, 8 gennaio 2012. URL consultato il 20 maggio 2021.
- ^ (ES) José Luis Del Palacio y Pérez-Medel, La nueva evangelización como culmen de la experiencia antropológica de la fiesta, su repositorio.ucam.edu. URL consultato il 20 maggio 2021.
- ^ Rinuncia del Vescovo di Callao (Perú) e nomina dell’Amministratore Apostolico “sede vacante”, in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 15 aprile 2020. URL consultato il 20 maggio 2021.
- ^ Miguel Cuartero Samperi, Perù. Cambio nella diocesi di El Callao, lascia il vescovo inviso alla Teologia della Liberazione, su sabinopaciolla.com, 25 aprile 2020. URL consultato il 20 maggio 2021.
- ^ (ES) Felipe VI premia al obispo español del Callao, José Luis del Palacio: 40 años con los pobres en Perú, su religionenlibertadmx.blogspot.com, 7 aprile 2016. URL consultato il 20 maggio 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su José Luis Del Palacio y Pérez-Medel
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, José Luis Del Palacio y Pérez-Medel, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 163492589 · ISNI (EN) 0000 0001 1225 0486 |
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