José Aurelio Gay

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
José Aurelio Gay
Nazionalità Bandiera della Spagna Spagna
Altezza 174 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1999 - giocatore
Carriera
Giovanili
Real Madrid
Squadre di club1
1984-1988Castilla109 (14)
1988-1991Espanyol80 (12)
1991-1996Real Saragozza114 (20)
1996-1997Real Oviedo13 (0)
1997-1999Toledo30 (2)
Nazionale
1983Bandiera della Spagna Spagna U-181 (0)
1985Bandiera della Spagna Spagna U-191 (0)
1985Bandiera della Spagna Spagna U-206 (0)
1986Bandiera della Spagna Spagna U-214 (1)
Carriera da allenatore
2001Toledo
2001-2002Real Madrid C
2002-2005Pontevedra
2005-2006Real Jaén
2006Lorca Deportiva CF
2008Fuenlabrada
2009Pontevedra
2009Real Saragozza B
2009-2010Real Saragozza
2012-2013Racing Santander
2013-2015Real Madrid C
2016Palencia
2019-2021Espanyol B
2023Bandiera non conosciuta Vaca Diez
2023Guabirá
Palmarès
 Mondiali di Calcio Under-20
Argento URSS 1985
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 16 gennaio 2024

José Aurelio Gay (Madrid, 10 dicembre 1965) è un allenatore di calcio ed ex calciatore spagnolo, di ruolo centrocampista.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Madrid, Gay inizia la sua carriera nelle giovanili del Real Madrid, arrivando a giocare per il Castilla. Dopo due stagioni nella Segunda División nel 1988 passa all'Espanyol e fa il suo esordio in massima serie. Rimane in Catalogna fino al 1991 quando passa al Real Zaragoza. In cinque anni diventò una delle bandiere della squadra contribuendo alla vittoria della Coppa del Re e della Coppa delle Coppe. Il suo ultimo anno in Aragona è condizionato da diversi infortuni gioca sporadicamente e nell'estate del 1996 lascia la squadra. Seguono due brevi esperienze a Oviedo e Toledo fino a quando nel 1999 annuncia il suo ritiro e comincia la sua carriera come allenatore proprio a Toledo.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la prima esperienza in panchina a Toledo, Gay allena diverse squadre, senza riuscire però a superare il campionato di Segunda División, prima di arrivare sulla panchina del Real Zaragoza B. Dopo l'esonero di Marcelino García Toral il 12 dicembre 2009, viene scelto come allenatore della prima squadra.[1] Al suo esordio il Real Zaragoza perde 6-0 contro il Real Madrid, dopo la partita diverse voci lo vedono esonerato e sostituito da Víctor Muñoz,[2] tuttavia queste voci si rivelano infondate e Gay rimane in panchina fino a fine campionato portando presto la squadra fuori dalla zona retrocessione. Termina il campionato al quattordicesimo posto e viene confermato anche per la stagione successiva.[3]

Il 18 novembre 2010 a causa dell'eliminazione dalla Coppa del Re e di una sola vittoria in undici partite di campionato, Gay viene esonerato dal Real Zaragoza, che lo ringrazia comunque per il lavoro svolto e per la dedizione dimostrata nella passata stagione. Il messicano Javier Aguirre prende il suo posto.[4]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Real Saragozza: 1993-1994

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Real Saragozza: 1994-1995

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Pontevedra: 2003-2004

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) José Aurelio Gay dirige su primer entrenamiento, su marca.com, Diario Marca, 15 dicembre 2009. URL consultato il 26 febbraio 2010.
  2. ^ (EN) Cyrus C. Malek, Real Zaragoza Change Coaches Again; Victor Munoz To Replace Jose Aurelio Gay - Report, su goal.com, 23 dicembre 2009. URL consultato il 26 febbraio 2010.
  3. ^ Raimondo De Magistris, Ufficiale: Real Saragozza, rinnova il tecnico Gay, su tuttomercatoweb.com, 4 giugno 2010. URL consultato il 28 agosto 2010.
  4. ^ UFFICIALE: Aguirre nuovo allenatore del Saragozza, su tuttomercatoweb.com, 18 novembre 2010. URL consultato il 18 novembre 2010.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]