Janice Dickinson

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Janice Dickinson
Altezza178[1] cm
Misure86.5-58.5-86.5
Taglia38 (UE) - 8 (US)
Scarpe39 (UE) - 8.5 (US)
OcchiCastani
CapelliCastano scuro

Janice Doreen Dickinson (New York, 15 febbraio 1955) è un'ex modella, scrittrice e personaggio televisivo statunitense.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Brooklyn, ma cresciuta ad Hollywood[2][3], Janice Dickison abbandona giovanissima il tetto familiare per via dei problemi di violenza e droga dei suoi genitori.[3] Nei primi anni settanta, la Dickinson si trasferisce a New York ed inizia a lavorare come modella all'età di 17 anni.[3]

Il 28 novembre 1977 appare per la prima volta sulla copertina dell'edizione francese di Elle[1], e da lì a poco seguiranno altre importanti apparizioni su riviste quali Vogue (cinque volte sull'edizione francese, una su quella italiana, due su quella britannica e due su quella statunitense), Cosmopolitan, Harper's Bazaar.[1] e Playboy, sfilando anche sulle passerelle di Calvin Klein, Gianni Versace e Giorgio Armani. La modella nel corso degli anni è stata anche testimonial per marchi importanti come Clairol, Max Factor, Orbit Gum, Revlon, Valentino e Versace.[1]

Autoproclamatasi prima supermodella della storia della moda durante un'intervista a E! Entertainment Television[4], la Dickinson raccontò che una volta il suo manager le rimproverò il fatto di lavorare troppo, dicendole che lei non era Superman. La modella in quell'occasione rispose di non essere Superman, ma una supermodel.[4] Tuttavia la rivendicazione del ruolo di prima supermodel della storia è stata smentita dal fatto che il termine fu precedentemente attribuito a Dorian Leigh, la cui carriera di supermodel era terminata prima ancora che la Dickison nascesse.[5][6] Anche Gia Carangi[7][8] e Lisa Fonssagrives[9] sono spesso citate come le prime supermodel del ventesimo secolo.

Oltre alla carriera da modella, Janice Dickinson è spesso apparsa in televisione. Nel 2003 ha fatto parte della giuria del reality show America's Next Top Model, in seguito al quale ha fondato la propria agenzia di moda The Janice Dickinson Modeling Agency.[3] Sempre nel 2005, ha fatto parte del cast regolare della quinta stagione dello show televisivo The Surreal Life[3] e nel 2007 ha condotto insieme alla collega Abigail Clancey il reality show Abbey & Janice: Beauty & The Best, trasmesso dal canale Oxygen. Nel novembre dello stesso anno, ha preso parte al reality britannico I'm a Celebrity... Get Me Out of Here!, dove si è classificata al secondo posto. Ha inoltre recitato nel primo episodio dell ottava stagione della serie Streghe nel 2005 interpretando se stessa in una delle trasformazioni di Paige.

Nel 2002 ha pubblicato la sua prima autobiografia No Lifeguard on Duty: The Accidental Life of The World's First Supermodel, al quale è seguito nel 2004 Everything About Me Is Fake... And I'm Perfect!, nel quale si dichiara contraria a qualsiasi intervento di chirurgia estetica.[10] L'autrice inoltre denuncia il mondo della moda, e come per le modelle sia facile incappare in droga, alcolismo e disturbi alimentari.[10] L'ultimo libro pubblicato da Janice Dickinson è Check Please! Dating, Mating and Extricating, in cui l'autrice racconta gli amori della sua vita.[11]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È stata sposata tre volte. Dal 1987 al 1992 è stata sposata con Simon Fields, dal quale ha avuto un figlio, Nathan, nato nel 1987. Nel 1994 ha avuto una figlia, Savannah, nata dalla relazione con il produttore Michael Birnbaum.

Nelle sue autobiografie ed in varie interviste, la Dickinson ha ammesso di aver avuto numerosi amanti di ambo i sessi nel corso degli anni.[12] Fra i suoi svariati flirt, si ricordano Warren Beatty, Sylvester Stallone, Jack Nicholson,[13] Liam Neeson,[13] Mick Jagger,[13] Dolph Lundgren, Grace Jones, Kelly LeBrock e Bruce Willis.[14]

Nel novembre del 2014, durante un'intervista, ha accusato l'attore Bill Cosby di averla violentata a Bali nel 1982[15][16].

Agenzie[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Janice Dickinson, su Fashion Model Directory, Fashion One Group. Modifica su Wikidata
  2. ^ Celebrity Bios: Janice Dickinson, su usmagazine.com, Us Weekly. URL consultato il 9 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2008).
  3. ^ a b c d e Janice Dickinson biography, su askmen.com, AskMen.com, 18 settembre 2008. URL consultato il 15 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2008).
  4. ^ a b E! True Hollywood Story: Janice Dickinson, E!
  5. ^ Gross, Michael: "Model: The Ugly Business of Beautiful Women", 2003, Harper Paperbacks, ISBN 0-06-054163-6
  6. ^ Scott, Walter: "Parade", page 2, June 10, 2007. "It's absurd. ...The first American supermodel was Dorian Leigh, who worked the late 1940s and '50s."
  7. ^ Paul Vallely, Gia: The tragic tale of the world's first supermodel, in The Independent, 10 settembre 2005. URL consultato il 28 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2008).
  8. ^ Louise Carolin, Gia - the tragedy of a lesbian supermodel, in Diva. URL consultato il 17 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2007).
  9. ^ Rosemary Ranck, "The First Supermodel", The New York Times 9 febbraio 1997 online Ultimo accesso: 24 settembre 2006
  10. ^ a b Everything About Me Is Fake... And I'm Perfect!
  11. ^ Check Please! Dating, Mating and Extricating
  12. ^ Drew MacKenzie, Dickinson, on the covers - and under them, su nydailynews.com, Daily News. URL consultato il 24 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2004).
  13. ^ a b c Janice Dickinson - Dickinson: 'Neeson Has The World'S Biggest Penis'
  14. ^ Gemma Calvert, Jungle Janice: I'm a CeLESBrity!, su newsoftheworld.co.uk, News of the World. URL consultato il 25 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2007).
  15. ^ Ancora guai per Bill Cosby. Accuse di abusi da ex modella tv, Corriere della Sera, 19 novembre 2014
  16. ^ Processo Cosby, la testimonianza di Janice Dickinson: "E' stato schifoso", su Tgcom24. URL consultato il 22 aprile 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN55966212 · ISNI (EN0000 0001 0974 8080 · Europeana agent/base/153829 · LCCN (ENn2002010151 · GND (DE1167938607 · WorldCat Identities (ENlccn-n2002010151