Giannina

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Giannina
comune
(EL) Ιωάννινα
Giannina – Veduta
Giannina – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Grecia Grecia
PeriferiaEpiro
Unità perifericaGiannina
Amministrazione
Sindacovacante
Territorio
Coordinate39°39′49″N 20°51′08″E / 39.663611°N 20.852222°E39.663611; 20.852222 (Giannina)
Altitudine470 m s.l.m.
Superficie403 km²
Abitanti103 101 (2001)
Densità255,83 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale45xxx
Prefisso26510
Fuso orarioUTC+2
TargaINx
Nome abitantiIoànnites
Cartografia
Mappa di localizzazione: Grecia
Giannina
Giannina
Giannina – Mappa
Giannina – Mappa
Sito istituzionale

Giannina[1][2][3] (in greco Ιωάννινα?, Ioànnina, in albanese Janina[4][5][6]) è un comune della Grecia situato nella periferia dell'Epiro (unità periferica di Giannina) con 103 101 abitanti secondo i dati del censimento 2001.[7]

A seguito della riforma amministrativa detta programma Callicrate in vigore dal gennaio 2011[8] che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, la superficie del comune è ora di 403 km² e la popolazione è passata da 70 203[9] a 103 101 abitanti.

La città conserva ancora alcune strutture artistiche e architettoniche risalenti al periodo della dominazione ottomana (una moschea, i resti di una scuola coranica, un bazar), mentre su una piccola isola del lago sorgono alcuni monasteri ortodossi.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La città sorge sulle rive del lago Pamvotida (greco: Παμβώτιδα) e dista 460 km da Atene e 290 km da Salonicco.

Quartieri[modifica | modifica wikitesto]

  • Exochi
  • Marmara
    • Ammos
    • Kardamitsia
    • Kato Marmara
    • Olympiada
  • Neochoropoulo
    • Kato Neochoropoulo
  • Stavraki
    • Penteli
    • Tsiflikopoulo
    • Velissarios

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prima del 1430 la città ricadeva nell'influenza della famiglia dei Tocco. Nel 1430, la città di Giannina si arrese pacificamente all'Impero Ottomano. L'ammiraglio Sinan Pascià garantì ai popoli locali diritti e benefici e la protezione delle proprietà della chiesa con un documento scritto. Nel 1611 il metropolita di Larissa-Trikis, Dionisos il Filosofo (“Skilosofos”), capeggiò un ampio movimento per la liberazione dalla sovranità ottomana[10]. La rivolta fu schiacciata dal comandante Aslan Pasha, di origine albanese. La conclusione di questa rivolta fu l'abolizione dei privilegi garantiti ai cristiani della città, i quali furono cacciati dall'area del castello e costretti a sistemarsi intorno ad esso. Di conseguenza, turchi ed ebrei si stabilirono all'interno del castello. La chiesa di San Giovanni Battista, all'interno delle mura della città, fu distrutta ed i suoi monaci uccisi; sulle sue rovine fu costruita nel 1618 una moschea chiamata moschea di Aslan Pascià, in onore al sedatore della rivolta di Dionisos. Oltre a questa moschea, che oggi è sede del Museo Etnografico Municipale di Giannina, è presente anche la moschea Fethiye. Un'altra moschea, Veli Pasha, è priva di minareto. L'Impero Ottomano perse Giannina quando l'esercito greco occupò la città il 6 marzo 1913 durante la prima guerra balcanica, e in seguito il Trattato di Londra ne sancì il definitivo passaggio alla Grecia. Giannina, oggi, è riconosciuta come la città più importante della Grecia nordoccidentale. Nel 1994 si tenne un consiglio straordinario degli Stati membri dell'Unione europea, e venne raggiunto un accordo noto come compromesso di Ioànnina.

Ma particolarmente interessante è la tecnica costruttiva con cui sono realizzati alcuni edifici monumentali della città attraverso l'uso del Castone[11] o Cloisonné.

Attrazioni[modifica | modifica wikitesto]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

L'Aeroporto re Pirro di Giannina è un'infrastruttura di grande importanza, con 2 voli giornalieri per Atene. Sul campo volo di Dudular il 10 gennaio 1917 arrivò la 47ª Squadriglia e dal 1º giugno la 1ª Sezione della 83ª Squadriglia del Corpo di spedizione italiano in Macedonia.

Autostrade[modifica | modifica wikitesto]

L'autostrada A2 (conosciuta anche come Egnatia Odos percorso moderno dell'antica Via Egnatia) collega la città con Igoumenitsa e Salonicco e fa parte delle strade europee E90 e E92.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

  • Il 19 maggio 1996 la 3ª tappa del Giro d'Italia si è conclusa a Giannina con la vittoria di Giovanni Lombardi.
  • La principale squadra di calcio della città è il Panipeirotikos Athlitikos Syllogos Giànnina o più semplicemente PAS Giannina fondato nel 1966.
  • La seconda squadra per importanza è l'AE Giannena fondata nel 1994, che milita nella Gamma Ethniki, l'equivalente della serie C italiana.

Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]

Giannina è molto famosa in quanto è una delle zone ufficiali dove viene prodotto un tradizionale formaggio greco, la feta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giannina, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Giánnina, in Sapere.it, De Agostini.
  3. ^ Atlas. L'atlante geografico de Agostini, Istituto geografico De Agostini, Novara, 1993, p. 113.
  4. ^ Specchio geografico-storico-politico di tutte le nazioni del globo, Volume 7.
  5. ^ L’Albania indipendente e le relazioni italo-albanesi (1912-2012): Atti del Convegno, a cura di Alberto Becherelli, Andrea Carteny
  6. ^ War in the Balkans: An Encyclopedic History from the Fall of the Ottoman Empire, a cura di Richard C. Hall.
  7. ^ Popolazione comuni greci, su statoids.com. URL consultato il 9 marzo 2011.
  8. ^ programma Callicrate (PDF), su kedke.gr. URL consultato il 2 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2017).
  9. ^ Censimento 2001 (XLS), su ypes.gr. URL consultato il 2 marzo 2011.
  10. ^ Tesprozia. Storia, su thesprotia.gr.
  11. ^ C. Canali e V. C. Galati, La tecnica costruttiva del castone ("cloisonné") murario nell'architettura Medio-bizantina tra struttura, accorgimenti antisismici e decorazione (IX-XV secolo),, in Bollettino della Società di Studi Fiorentini, vol. 30-31, n. 2021-2022..

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Controllo di autoritàVIAF (EN147754409 · LCCN (ENn81042105 · GND (DE4197925-4 · BNF (FRcb12251843j (data) · J9U (ENHE987007557209605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81042105
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