Gary Barlow

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Gary Barlow
Gary Barlow in concerto nel 2013
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenerePop
Pop rock
Periodo di attività musicale1990 – in attività
StrumentoPianoforte
Gruppi attualiTake That
Album pubblicati6
Studio4
Raccolte2
Sito ufficiale

Gary Barlow (Frodsham, 20 gennaio 1971) è un cantautore, musicista e produttore discografico britannico, leader del gruppo musicale pop dei Take That. Sia all'interno del gruppo che da solista, Barlow ha ottenuto un grande successo commerciale, arrivando alla numero 1 della classifica britannica 13 volte come interprete e 14 come autore.[1] Nella sua carriera ha pubblicato 4 album da solista. Il quinto è stato pubblicato nel 2020.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

L'infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Gary Barlow nasce il 20 gennaio 1971 a Frodsham[2], nella contea del Cheshire (Inghilterra settentrionale). Figlio di Colin (morto nel 2009) e Marjorie, ha un fratello, Ian, maggiore di tre anni.

Fin da piccolo mostra una propensione per la musica e per lo spettacolo in generale. In un'intervista ha dichiarato che il primo disco che acquistò nella sua vita era un disco dei Pet Shop Boys[3], di cui è sempre stato fan.

All'età di nove anni riceve in dono dai genitori un synth, strumento in voga in quegli anni, con cui si diletta a riprodurre le melodie delle canzoncine per bambini e i pezzi pop più passati nelle radio. Contemporaneamente, si dedica all'apprendimento di alcuni semplici trucchi di magia che, uniti alla sua abilità musicale, lo spingono sui palchi dei circoli ricreativi della sua città come divertente e insolita "piccola stella". Crescendo, abbandona la magia per dedicarsi alla musica.

All'età di sedici anni inizia a proporsi come cantante di pianobar e karaoke anche al di fuori di Frodsham. Il passaparola legato al suo nome fa sì che i suoi guadagni aumentino al punto da poter allestire nella sua stanza un piccolo studio di registrazione con cui realizzare i primi demo. Con queste autoproduzioni partecipa a vari concorsi organizzati per promuovere giovani talenti, vincendone alcuni.

Conclusi gli studi, la sua attività principale e unica fonte di reddito diventano le serate in giro per la contea, i cui ricavi aumentano anche grazie alla vendita dei demo registrati in casa che iniziano anche a circolare tra gli addetti ai lavori. In questo periodo fonda il suo primo gruppo, i Curtis Rush, assieme all'allora fidanzata Heather. Propongono delle cover di pezzi noti, Gary è al piano e Heather alla voce. Il sodalizio non è destinato a durare, dal momento che la forte personalità artistica di Gary è ben definita, e mal sopporta di dover condividere la ribalta con Heather.

L'esordio: Take That (1989 - 1996)[modifica | modifica wikitesto]

La grande occasione viene da un annuncio sul giornale, in cui il produttore Nigel Martin Smith cerca componenti per formare una boyband. L'intenzione dell'uomo, dettata più da ragioni economiche che artistiche, è quella di realizzare un gruppo composto da cinque ragazzi inglesi, in risposta alla band più in voga al momento, gli statunitensi New Kids on the Block. Gary risponde all'annuncio accludendo una delle sue cassette e il responso è immediato e positivo. Martin Smith dichiarerà di essere rimasto "folgorato" dal talento di questo ragazzo dall'aspetto dimesso, e di aver subito pensato di costruire la nascente band intorno a lui. Gli altri membri che supereranno il provino saranno Howard Donald, Robbie Williams, Mark Owen e Jason Orange e nascono così i Take That nell'autunno del 1989.

La carriera discografica dei Take That inizia nel luglio del 1991 (con la pubblicazione del singolo pop dance Do What You Like) e conclude la sua prima parte nel febbraio del 1996 (con l'uscita di How Deep Is Your Love, cover di un pezzo dei Bee Gees, e la raccolta Greatest Hits).

Gary Barlow costituisce un punto fermo nella storia del gruppo, in quanto la maggioranza dei brani incisi dalla band porta la sua firma e la sua voce.

Se all'inizio questo costituirà un punto di forza dal punto di vista artistico, con il passare del tempo e soprattutto con la crescente e sempre più difficilmente gestibile popolarità, la preminenza di Gary rispetto agli altri componenti porterà alla nascita di tensioni e dissapori all'interno del gruppo. Proprio in seguito a questa situazione, il 17 luglio del 1995 Robbie Williams decide di lasciare i Take That, esasperato dall'atteggiamento a suo dire dispotico di Nigel Martin Smith (nel frattempo diventato manager della band).

I Take That sopravvivono in quattro elementi ancora per qualche mese, fino alla decisione di sciogliersi maturata nel dicembre dello stesso anno. Decisione resa pubblica il 13 febbraio del 1996 (curiosamente, giorno del compleanno di Robbie) con una conferenza stampa non priva di momenti tesi.

I media puntano il dito contro Gary e la sua ambizione di sfondare come cantante solista, accusandolo di aver sollecitato lo scioglimento del gruppo o di esserne stato la causa scatenante. Le dichiarazioni di Robbie Williams, grondanti rancore e risentimento, danno il via al dualismo che caratterizzerà la prima parte delle rispettive carriere soliste.

La carriera solista (1996-1999)[modifica | modifica wikitesto]

Il primo disco a firma Gary Barlow esce nel giugno del 1997 e si intitola Open Road. Anticipato dai singoli Forever Love, uscito l'anno prima che raggiunge la numero 1 nelle classifiche di quasi tutta Europa, e Love won't wait (scritto, tra gli altri, da Madonna), l'album ottiene un discreto successo.

Essendo stato il fautore della maggioranza dei testi e delle musiche dei Take That, anche questo nuovo lavoro si iscrive nello stesso filone pop. Delicate ballate si alternano a pezzi più ritmati, ma sempre rimanendo fedele allo stile che aveva portato il gruppo inglese al predominio delle classifiche di quasi tutto il mondo.

Nello stesso periodo avviene l'atteso esordio solista di Robbie Williams con Life thru a Lens, le cui inizialmente deludenti vendite sono riscattate dal quarto singolo estratto, il pezzo più rappresentativo della sua carriera: Angels.

Si trasferisce così negli Stati Uniti dove lavora al suo nuovo album. Forte dell'appoggio del produttore Clive Davis della Arista Records inizia la stesura di nuovi pezzi, ma il disco vedrà la luce solo nel 1999, con il titolo Twelve months, eleven days, e passa pressoché inosservato.

Gli anni bui (1999-2005)[modifica | modifica wikitesto]

Conclusa in malo modo l'avventura americana, nel 2000 torna in patria e decide di sposare la fidanzata Dawn con cui ha iniziato una relazione nel 1995. Il matrimonio avviene il 12 gennaio 2000 ai Caraibi, e ad agosto nasce il primogenito Daniel.

Se dal punto di vista personale la vita di Gary sembra andare a gonfie vele, lo stesso non si può dire di quella professionale. Viene licenziato dalla casa discografica con una telefonata, e questo avvenimento costituisce il punto di rottura.

Gary sprofonda nella depressione, nell'abuso di alcol e droghe e perde completamente la sua vena creativa. Nonostante continui saltuariamente a scrivere pezzi per altri cantanti (tra cui un progetto solista per Victoria Beckham), il suo nome non compare mai. La stessa Victoria, intervistata sull'argomento, negherà di aver mai collaborato con lui.

Nel 2001, inizia la sua lenta rinascita professionale. Gary fonda la casa discografica True North[4] insieme agli amici e colleghi compositori Eliot Kennedy e Tim Woodcock. Dalla sua penna escono canzoni di successo, fra gli altri per: Delta Goodrem, i Westlife, i Blue, le Sugababes, Donny Osmond ma sempre lavorando dietro le quinte. Si ritira a vita privata, sfuggendo i fotografi a causa del suo aspetto fisico che risente della sua condizione psicologica. Nel 2002 nasce la sua secondogenita, Emily.

Nel novembre 2005 un documentario mandato in onda dal canale inglese ITV per celebrare il 10 anni dallo scioglimento dei Take That riaccende i riflettori sul gruppo. L'attenzione dei media è alta, i fan ancora numerosi, la richiesta di averli come ospiti grande. Gary, Mark, Howard e Jason decidono di tornare.

My Take[modifica | modifica wikitesto]

Nel settembre del 2006 è uscita in Inghilterra per la casa editrice Bloomsbury l'autobiografia di Gary intitolata My Take (scritta in collaborazione con lo scrittore e autore televisivo britannico Richard Havers).

In essa, si ripercorrono le varie tappe di una vita e di una carriera per la maggior parte sotto i riflettori, corredando la narrazione con una galleria fotografica. Visto il successo di questa prima edizione anche grazie a un signing-tour che ha portato Gary nelle maggiori librerie del Regno Unito nell'autunno del 2006 a presentare personalmente il volume, Bloomsbury ha promosso l'uscita di una seconda edizione in versione paperback, nella primavera del 2007, con una copertina diversa, prezzo ridotto e un capitolo in più che descrive alcuni momenti salienti della lavorazione in studio di Beautiful World e della relativa promozione.

Ritorno con i Take That (2006 -)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 ritorna il gruppo iconico che ebbe così tanto successo da caratterizzare fortemente gli anni novanta. Infatti i Take That hanno ispirato la creazione di altri gruppi musicali quali: Boyzone, Westlife, Spice Girls che sono nati successivamente.

In risposta al documentario di ITV ne nasce un altro, prodotto e realizzato dai membri della band a cui si unisce anche Robbie Williams. Il filmato, uscito in DVD con il titolo Take That For The Record, ha un grande successo.

Il gruppo (senza Robbie), con l'Ultimate Tour, tiene una serie di concerti negli stadi e arene inglesi nell'estate dello stesso anno, raccogliendo un numeroso pubblico.

Il consenso è tale che decidono di riunirsi in studio, nei locali di Abbey Road, per realizzare il quarto disco della band a distanza di 12 anni dal precedente. Nel novembre 2006 esce così Beautiful World e il relativo tour tocca anche l'Italia per due date, a Bologna e Milano, il 23 e 24 ottobre del 2007.

Nel 2008 è ancora con i Take That per il loro quinto album in studio, The Circus, in cui è sempre coautore di musiche e testi, che viene seguito, nell'estate del 2009 da un tour negli stadi inglesi. Il 15 gennaio 2009 nasce Daisy, ed è padre per la terza volta.

Nel 2009 pubblica il singolo "Shame" con Robbie Williams. La canzone sancisce la riappacificazione fra i due artisti dopo più di 10 anni.

Nel 2011 dopo aver annunciato il 15 luglio 2010 la reunion con Robbie Williams, i Take That, nell'originaria formazione a cinque, pubblicano gli album Progress e Progressed, e nei mesi di maggio, giugno e luglio 2011 si esibiscono negli stadi di mezza Europa con il Progress Live tour, che passa alla storia come Live Show che ha venduto più biglietti e più velocemente nella storia della musica inglese (quasi un milione di biglietti venduti in meno di 24 ore).

Altri lavori e carriera solista (2009 -)[modifica | modifica wikitesto]

Dalla stagione televisiva 2011 (l'ottava) fino a quella 2013 siede nella giuria del programma di intrattenimento X Factor, edizione inglese. Nel 2012 viene incaricato dalla regina Elisabetta II di organizzare il concerto per il suo Giubileo di Diamante. In quell'anno, viene insignito dalla Regina anche del titolo OBE (Ordine dell'Impero Britannico) per meriti professionali e per l'impegno sociale.

Nel febbraio 2012, Barlow annuncia l'arrivo di una quarta figlia, Poppy, che però nasce già morta il 4 agosto 2012. Nonostante la perdita di sua figlia, Barlow canta la hit Rule the World alla cerimonia di chiusura dei Giochi della XXX Olimpiade a Londra.

Nel settembre 2013 annuncia l'uscita del suo terzo album solista Since I Saw You Last, in uscita il 25 novembre 2013, anticipato dal singolo Let Me Go.

Nel 2014 viene presentato il musical di Broadway Finding Neverland, sulla storia di Peter Pan. Chiamato dal produttore Harvey Weinstein, Gary ne ha riscritto le musiche con Elliot Kennedy.

Nel 2015 scrive un musical con Tim Firth tratto dal film Calendar Girls. Il musical, intitolato The Girls, debuttò a Leeds nel 2015, prima di andare in scena a Salford nel 2016 e, infine, nel West End londinese nel 2017. The Girls rimase in scena per cinque mesi al Phoenix Theatre, dal 28 gennaio al 15 luglio, ed è stato candidato a tre Laurence Olivier Award, tra cui quello al miglior nuovo musical.[5] Nel 2018 il musical va in tournée per la Gran Bretagna con il nuovo titolo di Calendar Girls.

Nel 2017, viene presentato The Band, un musical jukebox con musica e testi di Take That e un libro di Tim Firth, coprodotto da David Pugh, Dafydd Rogers e Take That, tra cui Robbie Williams. Nel 2020 l'artista annuncia la pubblicazione di un quinto album dal sound orchestrale.[6] Il 30 settembre 2020 viene pubblicato il primo singolo Elita, in collaborazione con Michael Bublé e Sebastian Yatra.[7] Seguono il singolo da solista Incredible, pubblicato il 30 ottobre 2020, e l'annuncio dell'album Music Played By Humans, pubblicato il 27 novembre 2020.[8] Nel 2021 pubblica l'album natalizio The Dream of Christmas.

Discografia come solista[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1996 - Forever Love (UK #1, GER #5, ITA #8)
  • 1997 - Love Won't Wait (UK #1, GER #35, ITA #5)
  • 1997 - So Help Me Girl (UK #11, GER #78, USA #44)
  • 1997 - Open Road (UK #7, GER #63)
  • 1998 - Superhero (USA #106)
  • 1998 - Hang On In There Baby (featuring Rosie Gaines) (GER #69)
  • 1999 - Stronger (UK #16, GER #73)
  • 1999 - For All That You Want (UK #24, GER #94)
  • 2010 - Shame (with Robbie Williams) (UK #2, GER #11, ITA #7)
  • 2012 - Sing (with The Commonwealth Band featuring Military Wives) (UK #1)
  • 2013 - Let Me Go (UK #2, GER #25)
  • 2013 - I Should've Followed You Home (with Agnetha Fältskog) (UK #99)
  • 2014 - Face To Face (featuring Elton John) (UK #69)
  • 2014 - Since I Saw You Last (UK #65)

Album[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine dell'Impero britannico - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Official Charts Analysis: Gary Barlow tops Album and Singles lists | News | Music Week, su www.musicweek.com. URL consultato il 28 settembre 2020.
  2. ^ (EN) Dianne Bourne, Gary Barlow takes £4m for his Cheshire mansion, su manchestereveningnews.co.uk, Manchester Evening News, 17 gennaio 2013. URL consultato il 26 agosto 2015.
  3. ^ Take That special guests, su petshopboys.co.uk. URL consultato il 4 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2011).
  4. ^ Gary Barlow, su Discogs. URL consultato il 28 aprile 2019.
  5. ^ (EN) The Girls, Musical by Gary Barlow and Tim Firth, to Premiere in West End | Playbill, su Playbill. URL consultato il 12 luglio 2018.
  6. ^ (EN) Take That's Gary Barlow announces some very exciting new music plans, su Smooth. URL consultato il 28 settembre 2020.
  7. ^ Lucy Domachowski, Take That hitmaker Gary Barlow unites with Michael Buble for new single, su mirror, 25 settembre 2020. URL consultato il 28 settembre 2020.
  8. ^ (EN) Jenni McNight, Gary Barlow delights fans with 'incredible' news, su HELLO!, 30 ottobre 2020. URL consultato il 30 ottobre 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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