Eric Lander

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Eric Lander
Eric Lander nel 2008

Direttore dell'Ufficio per le politiche scientifiche e tecnologiche
Durata mandato2 giugno 2021 –
18 Febbraio 2022
PredecessoreKei Koizumi
SuccessoreAlondra Nelson

Dati generali
Titolo di studiodottorato di ricerca
UniversitàUniversità di Oxford, Università di Princeton e Stuyvesant High School
Professionematematico e genetista

Eric Steven Lander (New York, 3 febbraio 1957) è un biologo e funzionario statunitense[1], professore di biologia presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e di biologia dei sistemi presso la Harvard Medical School e nominato da Joe Biden Direttore dell'Ufficio per le politiche scientifiche e tecnologiche[2][3][4][5].

Lander è stato un membro del Whitehead Institute, direttore e fondatore del Broad Institute ed è stato co-presidente del Consiglio dei Consulenti in materia di scienza e tecnologia.[6][7]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lander è nato a Brooklyn, New York, da genitori ebrei,[8] figlio di Harold Lander, avvocato, e Rhoda G. Lander, insegnante di studi sociali. Era il capitano della squadra di matematica alla Stuyvesant High School e medaglia d'argento alle Olimpiadi internazionali di matematica per gli Stati Uniti, diplomandosi al liceo nel 1974. Ha frequentato e successivamente insegnato al programma Summer Studies in Mathematics dell'Hampshire College. All'età di diciassette anni, ha scritto un articolo sui numeri quasi perfetti con cui ha vinto la Westinghouse Science Talent Search.[9]

Lander ha frequentato la Princeton University, dove si è laureato nel 1978. Ha completato la sua tesi di laurea, dal titolo "Sulla struttura dei moduli proiettivi", sotto la supervisione di John Coleman Moore. Ha poi frequentato il Wolfson College di Oxford e ha scritto la tesi di dottorato (PhD) sulla teoria algebrica dei codici e sui progetti di blocchi simmetrici, sotto la supervisione di Peter Cameron.

Riconoscimenti e premi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN110399654 · ISNI (EN0000 0000 8299 4133 · ORCID (EN0000-0002-8843-5302 · LCCN (ENn82084572 · GND (DE170676617 · J9U (ENHE987007449594305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82084572