Edoardo Aldo Cerrato

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Edoardo Aldo Cerrato, C.O.
vescovo della Chiesa cattolica
Mons. Cerrato, a Oropa nel 2022
Ille fidelis
 
TitoloIvrea
Incarichi attualiVescovo di Ivrea (dal 2012)
Incarichi ricopertiProcuratore generale della Confederazione dell'oratorio di San Filippo Neri (1994-2012)
 
Nato13 ottobre 1949 (74 anni) ad Asti
Ordinato presbitero28 giugno 1975 dal vescovo Vittorio Piola
Nominato vescovo28 luglio 2012 da papa Benedetto XVI
Consacrato vescovo8 settembre 2012 dal cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B.
 

Edoardo Aldo Cerrato (Asti, 13 ottobre 1949) è un vescovo cattolico italiano, dal 28 luglio 2012 vescovo di Ivrea.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce ad Asti, città capoluogo di provincia e sede vescovile, il 13 ottobre 1949. Si trasferisce a Torino con la famiglia, originaria di San Marzanotto, frazione di Asti.[1]

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Compiuti gli studi classici presso l'Università degli Studi di Torino, nel 1972 consegue la laurea in lettere classiche. Compiuto il biennio filosofico a Torino, entra poi nella Confederazione dell'oratorio di Biella dove completa il triennio teologico.

Il 28 giugno 1975 è ordinato presbitero dal vescovo Vittorio Piola; si incardina in diocesi di Biella, secondo l'uso dei padri oratoriani.[2]

Insegna letteratura italiana e latina nei licei per vent'anni e per dieci anni è docente di Patrologia nel seminario vescovile di Biella. In diocesi di Biella, oltre all'attenzione pastorale in seno alla sua Congregazione rivolta ai giovani e alla cultura, svolge per anni l'ufficio di consulente ecclesiastico dell'Unione Cattolica Insegnanti Medi e di assistente ecclesiastico dell'Associazione Maestri Cattolici.[2]

Dal 1984 al 2005 è preposito della casa oratoriana di Biella e, successivamente, preposito della casa oratoriana di Roma dal 2006 al 2009.

Eletto procuratore generale della Confederazione dell'oratorio dal Congresso generale degli oratoriani, guida la congregazione dal 1994 fino al momento della sua consacrazione episcopale, essendo confermato, per altri due mandati, dai congressi generali del 2000 e del 2006. Durante il suo lungo mandato di procuratore generale accompagna alla fondazione canonica 20 nuove congregazioni, facendo crescere il carisma filippino in tutto il mondo.[2]

È autore di numerosi articoli sulla storia della Congregazione dell'oratorio e di opere agiografiche su san Filippo Neri, su san John Henry Newman e sul venerabile Cesare Baronio.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 28 luglio 2012 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo di Ivrea;[3] succede ad Arrigo Miglio, precedentemente nominato arcivescovo metropolita di Cagliari. L'8 settembre successivo riceve l'ordinazione episcopale, nella chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma, dal cardinale Tarcisio Bertone, co-consacranti gli arcivescovi Arrigo Miglio, amministratore apostolico di Ivrea, ed Adriano Bernardini, nunzio apostolico in Italia e San Marino. Il 7 ottobre prende possesso della diocesi, nella cattedrale di Ivrea.[2]

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grand'Ufficiale dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ San Marzanotto è in festa per il nuovo vescovo di Ivrea, in La Stampa, 29 luglio 2012. URL consultato il 18 maggio 2022.
  2. ^ a b c d Biografia – Diocesi di Ivrea, su diocesivrea.it. URL consultato il 18 maggio 2022.
  3. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Vescovo di Ivrea (Italia), su press.vatican.va, 28 luglio 2012. URL consultato il 18 maggio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Ivrea Successore
Arrigo Miglio dal 28 luglio 2012 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN76646044 · ISNI (EN0000 0003 7435 6301 · SBN TO0V429746 · LCCN (ENno2009045433 · GND (DE1044844280 · BNF (FRcb157484289 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2009045433