Dylan Tichenor

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Dylan Tichenor (Filadelfia, 1968[1]) è un montatore statunitense. Frequente collaboratore del regista Paul Thomas Anderson, è stato candidato due volte all'Oscar al miglior montaggio, nel 2008 per Il petroliere e nel 2013 per Zero Dark Thirty.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo primo impiego nell'industria cinematografica è quello di assistente di produzione sul set del film di John Sayles La città della speranza (1991).[2] Muove poi i suoi primi passi sotto la guida di Geraldine Peroni nel montaggio de I protagonisti (1992).[1][2] Dopo aver lavorato per cinque anni come suo assistente,[2][3] esordisce come montatore principale di un lungometraggio nel 1996 col documentario di Robert Altman Jazz '34,[1] trasmesso all'interno del programma Great Performances, per cui viene candidato ai premi Emmy. Usa i software di montaggio Avid dalla sua esperienza come montatore associato di Mrs. Parker e il circolo vizioso (1994).[3]

Al cinema, monta fra anni novanta e duemila Boogie Nights - L'altra Hollywood, Magnolia, Unbreakable - Il predestinato e I Tenenbaum.[2] Del regista dei primi due film Paul Thomas Anderson, con cui collaborerà più volte tra cinema e videoclip, ha dichiarato: «comprende a fondo il contributo [artistico apportato dal montatore al regista] [...] è una delle ragioni per cui ho così tanto rispetto di Paul».[1][2]

Nel 2004 subentra al montaggio de I segreti di Brokeback Mountain della Peroni, deceduta durante la post-produzione del film, condividendovi una candidatura ai premi BAFTA.[2][3] Riceve la sua prima candidatura all'Oscar nel 2008 per il montaggio de Il petroliere di Anderson, la cui durata media di un'inquadratura (ASL) è di circa 13,3 secondi contro quella hollywoodiana di 3 o 4.[1][4]

È stato il montatore, con William Goldenberg, del film sull'uccisione di Osama bin Laden Zero Dark Thirty (2012), per cui ha ricevuto un'altra candidatura agli Oscar: ha cominciato a lavorare al montaggio del film dal solo mentre questo veniva girato, dovendo occuparsi in totale di oltre 320 ore di girato, di cui 40 solo della scena del raid.[5]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Video musicali[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Justin Chang, FilmCraft: Editing, Parigi, Hachette, 2012, pp. ..., ISBN 9781908150684.
  2. ^ a b c d e f (EN) Debra Kaufman, Pieces of Dylan Tichenor, su studiodaily.com, 1º dicembre 2005. URL consultato l'11 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2020).
  3. ^ a b c (EN) From Heartbreak to Triumph on Brokeback Mountain, su avid.co.uk, Avid Technology, gennaio 2006. URL consultato l'11 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2008).
  4. ^ (EN) Zach Sharf, ‘There Will Be Blood’: What You Learn About Paul Thomas Anderson By Counting All 678 Shots — Watch, su IndieWire, 28 luglio 2017. URL consultato l'11 febbraio 2021.
  5. ^ (EN) Sarv Kreindler, Editing ‘Zero Dark Thirty:’ Dylan Tichenor and William Goldenberg Assemble the Perfect Procedural, su creativeplanetnetwork.com, 20 dicembre 2012. URL consultato l'11 febbraio 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN7043254 · LCCN (ENno2001056878 · GND (DE1155206657 · J9U (ENHE987007446260005171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2001056878