Decibel (gruppo musicale)

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Decibel
Da sinistra: Enrico Ruggeri, Fulvio Muzio, Mino Riboni, Silvio Capeccia; (Milano, 1979)
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenerePunk rock
New wave
Rock
Periodo di attività musicale1977 – in attività
Album pubblicati8
Studio6
Live1
Raccolte1
Sito ufficiale

I Decibel sono un gruppo musicale italiano punk/new wave[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

La storia della band è fortemente legata alla città di Milano e in particolare al liceo classico Giovanni Berchet dove Enrico Ruggeri e Fulvio Muzio erano compagni di classe, e al limitrofo liceo scientifico "Einstein", dove studiava Silvio Capeccia; i tre amici, accomunati da gusti musicali poco consueti in Italia per quell’epoca (glam rock e proto-punk), nei primissimi anni ’70 si scambiano suggestioni e stimoli musicali, quindi iniziano a suonare talora insieme, talora in gruppi diversi[2]. Attraverso vicissitudini e cambi di formazione, nel 1976 Capeccia e Ruggeri confluiscono nel gruppo heavy metal “Trifoglio” costituito da Pino Mancini (chitarra), Roberto Turatti (batteria) e Erri Longhin (basso), dando vita agli Champagne Molotov, mentre Muzio fonda con Mino Riboni e Marcello Catalano il gruppo progressive Il Vortice[3].

Il periodo punk[modifica | modifica wikitesto]

In coincidenza con l’avvento del punk, nel 1977, gli Champagne Molotov prendono il nome di “Decibel” mentre Silvio Capeccia lascia temporaneamente la formazione. Sull’onda del clamore suscitato dal punk e anche grazie ad alcune trovate mediatiche di Ruggeri (finto concerto alla discoteca “Piccola Broadway” di Milano)[4] i Decibel ottengono un contratto con la Spaghetti Records (casa discografica di Milano che si affidava per la distribuzione alla multinazionale RCA)[5]. I Decibel realizzano il loro primo album, denominato Punk e in seguito si impegnano nella sua promozione partecipando alle classiche manifestazioni dell’epoca (Cantagiro) e aprendo il concerto di star internazionali (Heartbreakers, XTC, Adam and the Ants)[6]. Nonostante Punk sia stato all’epoca un insuccesso sia di critica sia di pubblico, attualmente è stato rivalutato e costituisce in ogni caso un raro cimelio per appassionati e collezionisti[7].

Il periodo New-Wave[modifica | modifica wikitesto]

All’inizio del 1979, a seguito dell’insuccesso di Punk tutti e tre gli “ex Trifoglio” lasciano il gruppo ed Enrico Ruggeri riorganizza la line up richiamando in organico Silvio Capeccia e l’ex compagno di classe Fulvio Muzio; alla formazione prendono parte anche il batterista quindicenne Tommy Minazzi, e il bassista Mino Riboni, proveniente da “Il Vortice”[8]. I Decibel firmano un nuovo contratto con la Spaghetti Records il 24 gennaio 1979 e successivamente entrano in sala di incisione agli Stone Castle Studios di Carimate, sotto la direzione artistica di Shel Shapiro, per realizzare il 45 giri Indigestione Disko, con lato b, Mano Armata, canzone in cui la connotazione punk è ancora predominante, ma già intrisa di suggestioni elettroniche tipiche della new wave[9].

Sanremo[modifica | modifica wikitesto]

I Decibel rientrarono in sala d’incisione nel novembre del 1979 per realizzare con Shel Shapiro l’album Vivo da re. Nel frattempo la formazione vede la fuoriuscita del batterista Tommy Minazzi che confluirà nei Vanadium; il suo posto viene occupato temporaneamente da Walter Calloni, il batterista della Premiata Forneria Marconi, che in precedenza aveva suonato con Lucio Battisti[3]. I nuovi brani composti da Ruggeri, Capeccia e Muzio sono pervasi di testi ironici e suoni sintetici o musiche che rispecchiano l’interesse per il cabaret tedesco degli anni venti, come in Contessa (testo di Ruggeri, musica di Muzio, da non confondersi con l'omonimo di Paolo Pietrangeli), brano che convince la Spaghetti Records a far partecipare i Decibel al Festival di Sanremo; l’idea non viene inizialmente accolta con entusiasmo dal gruppo ma viene poi accettata come idea provocatoria e di sfida con il gruppo (definito rivale dalla stampa) degli Skiantos[10]. A gennaio del 1980 i Decibel iniziano le qualificazioni per il Festival di Sanremo nella sezione giovani e superano le varie fasi fino a confluire nel gruppo dei big alla finalissima (secondo regolamento della manifestazione per quell’anno)[11].

Scissione[modifica | modifica wikitesto]

Nella primavera del 1980, esaurito lo slancio del 45 giri Contessa, viene pubblicato l’album Vivo da re, iniziato un tour promozionale nonché le tradizionali manifestazioni estive come il Cantagiro e Un disco per l'estate. Durante l’autunno 1980 il gruppo partecipa a un tour teatrale con ampio dispiego di mezzi (attrezzature dei Rockets, tecnici dei Pooh) che riscuote un successo inferiore a quello previsto[12]. A seguito di liti interne tra i tre soci della Spaghetti Records, Silvio Crippa e Shel Shapiro lasciano la casa discografica nelle mani del solo Alessandro Colombini, che dei tre soci era il meno coinvolto con i Decibel, i quali tuttavia, a eccezione di Ruggeri, non trovano in quel momento adeguate motivazioni per affrontare le vicissitudini legali di una rottura del contratto; si perviene pertanto alla scissione con Ruggeri che rompe il contratto e segue Silvio Crippa, mentre i restanti Decibel rimangono nella Spaghetti Records; la fase successiva è caratterizzata da strascichi legali che fermano per quasi due anni l’attività sia di Ruggeri sia dei Decibel[13].

Fase elettronica[modifica | modifica wikitesto]

Nella primavera del 1982, una volta risolte le vertenze legali che intrecciavano a triplo filo Ruggeri, la Spaghetti e i Decibel, Ruggeri dà inizio alla sua carriera solista mentre i membri residui (Muzio, Capeccia, Riboni) tornano in sala di registrazione agli Stone Castle Studios di Carimate per realizzare l’album Novecento, con il supporto di Ellade Bandini alla batteria, mentre le parti vocali sono affidate a Silvio Capeccia , e la produzione è di Mauro Paoluzzi e di Alessandro Colombini. Poco dopo la Spaghetti si trasforma in una società di produzione multimediale e Fulvio Muzio e Silvio Capeccia, terminata la promozione del disco, concludono gli studi universitari laureandosi rispettivamente in medicina ed economia[10]. La fase successiva è caratterizzata dalla sperimentazione elettronica, con rare performance dal vivo e dalla fuoriuscita dal gruppo di Mino Riboni e la presenza in formazione del cantante Maurilio Menzinger e del bassista Andrea Milanesi. Questa fase termina con la scelta di Muzio di lasciare l'Italia per lavorare fino al 1991 al The University of Kansas Hospital[14].

Soundtracks e Ambient Music[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni novanta i Decibel si concentrano nella produzione di musica esclusivamente strumentale, abbandonano quindi temporaneamente la classica formazione della rock band per realizzare colonne sonore di documentari geografici[15]: il risultato di questa nuova attività è una serie di soundtracks per cinque documentari su Messico, Guatemala, Vietnam, Laos e Cambogia: le musiche sono abbinate alle immagini e pubblicate su videocassette, mentre viene mantenuta una dimensione live grazie alla proiezione di video e musica in alcune sale cinematografiche. Dopo l'esperienza nella realizzazione di colonne sonore per documentari, Silvio Capeccia e Fulvio Muzio, nel novembre 1997 ritornano in sala di registrazione con Shel Shapiro, il produttore dei Decibel degli esordi e con l’arrangiatore Marco Zanoni, per realizzare il quarto album targato “Decibel”, che prenderà il nome di Desaparecida[16], da alcuni etichettato come ambient music e che si colloca in un filone che ha attraversato il rock da Mike Oldfield a Vangelis sino a Brian Eno e si compone di nove brani strumentali, tutti composti da Silvio Capeccia e Fulvio Muzio [17]. Seguendo il nuovo trend allora emergente viene pubblicato e commercializzato esclusivamente sul web, sulla piattaforma californiana Mp3.com, allora emergente.

Psicoacustica[modifica | modifica wikitesto]

Le esperienze individuali di Fulvio Muzio nel campo della musicoterapia e di Silvio Capeccia in quello della musica d’ambiente, confluiscono in una serie di CD dal titolo “Psychoacoustic Brain Power”, basati su toni binaurali inseriti all’interno di brani musicali di carattere “ambient”: l'obiettivo dichiarato è quello di facilitare l’attivazione di processi mentali positivi come l’attenzione, la concentrazione, la creatività e il rilassamento e suscita l’interesse della comunità scientifica con studi realizzati da centri di ricerca (Facoltà di Psicologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, scuola di specializzazione in neurologia dell'Università degli Studi di Milano) in svariati campi (capacità di rilassamento, sogno, fibromialgia, cefalea, insonnia, ecc.)[18].

Reunion e ritorno al rock[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 febbraio 2010, Fulvio Muzio e Silvio Capeccia sono ospiti di Enrico Ruggeri nel corso della sessantesima edizione del Festival di Sanremo, nella serata dedicata agli ospiti, accompagnandolo sul palco nell'esecuzione del brano La notte delle fate[19]. Il 28 settembre 2014 Ruggeri, Capeccia e Muzio ritornano a suonare insieme nel locale “Scighera” di Milano, in occasione di una festa privata, eseguendo 6 brani fra cui due presenti nell'album Novecento mai cantati prima da Ruggeri e la prima versione originale di Vivo da re con il testo in inglese[20]. Nel dicembre 2014 Enrico Ruggeri, Fulvio Muzio e Silvio Capeccia si incontrano a Londra in occasione del concerto celebrativo per il quarantennale dell'album degli Sparks Kimono My House. In quei giorni trascorsi insieme a Londra, iniziano a delinearsi le basi di un progetto comune, da realizzare insieme in un prossimo futuro[21].

Il 14 dicembre 2016, Ruggeri, Muzio e Capeccia convocano una conferenza stampa al liceo classico Giovanni Berchet di Milano per dare l’annuncio della reunion dei Decibel[22]. Il 10 marzo 2017 viene pubblicato il nuovo disco dei Decibel dal titolo Noblesse oblige, con 12 inediti e 3 successi del passato, in quest'occasione ricantati. Nell'album anche due camei da parte di due membri storici della band: il chitarrista Pino Mancini e il bassista Mino Riboni[23]. Durante la primavera e l'estate 2017 segue un tour nazionale che celebra la reunion e che supera le 40 date. L'8 novembre hanno tenuto il loro ultimo concerto del 2017 al Fabrique di Milano[24]. Nel febbraio 2018 partecipano al Festival di Sanremo 2018 con la canzone Lettera dal Duca, musica di Fulvio Muzio e Silvio Capeccia, testo di Enrico Ruggeri[25][26] a cui segue un nuovo tour nazionale che culmina con un concerto al Teatro Nazionale di Milano che vede la partecipazione del leader degli Ultravox Midge Ure, già presente a Sanremo in qualità di ospite dei Decibel [27]. Nel 2019 Fulvio Muzio e Silvio Capeccia contribuiscono come autori di alcuni brani alla realizzazione del nuovo progetto solista di Enrico Ruggeri intitolato Alma[28], contribuiscono al EP "Una storia da cantare" [29] dello stesso Ruggeri con una versione rivisitata di 10 ragazze di Lucio Battisti. Esce infine il cofanetto Punksotdead [30] che raccoglie in vinile, CD e DVD l'attività concertistica "live" degli ultimi anni.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Il nucleo della formazione è rappresentato da Enrico Ruggeri, Silvio Capeccia e Fulvio Muzio (che risultano essere anche gli unici tre autori di tutta la discografia originale del gruppo), con Mino Riboni che ha condiviso il periodo precedente e successivo alla partecipazione al Festival di Sanremo 1980 [31]. Durante la registrazione del primo album hanno fatto parte del gruppo oltre a Enrico Ruggeri, anche Erri Longhin (al basso), Roberto Turatti (alla batteria) e Pino Mancini (alla chitarra)[32]. All'incisione del singolo Indigestione Disko/Mano armata prese parte come batterista Tommy Minazzi, al tempo quindicenne[8]. Sergio Nicosia e Paolo Chieselli si sono alternati alla batteria nel tour del 1980, mentre Maurilio Menzinger e Andrea Milanesi hanno suonato nei rari concerti del periodo 1986-1989[33].

Formazione

  • Enrico Ruggeri – voce, raramente chitarra (dal 1977 al 1980, dal 2016 a oggi)
  • Fulvio Muzio – chitarra solista, cori, tastiere (dal 1978 a oggi)
  • Silvio Capeccia – tastiere, cori (dal 1978 a oggi)

Ex componenti

  • Mino Riboni – cori e basso elettrico (dal 1978 al 1985)
  • Pino Mancini – chitarra solista (dal 1977 al 1978)
  • Erri Longhin – basso (dal 1977 al 1978)
  • Roberto Turatti – batteria (dal 1977 al 1978)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Album live[modifica | modifica wikitesto]

  • 2019 – Punksnotdead

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • 2017 – Le origini - Gli anni d'oro (1978-1982)

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1979 – Indigestione Disko/Mano armata
  • 1980 – Contessa/Teenager
  • 1980 – Vivo da re/Decibel
  • 2017 – My my generation
  • 2017 – Gli anni del silenzio
  • 2017 – Universi paralleli
  • 2018 – Lettera dal Duca
  • 2018 – La banca

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Enciclopedia del Rock di Nick Logan e Bob Woffinden - Fratelli Fabbri Editori, Milano:267;1978
  2. ^ http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_aprile_09/a-quarant-anni-distanza-enrico-ruggeri-rifonda-decibel-3f110838-1c83-11e7-a92d-71d01d371297.shtml
  3. ^ a b Enrico Ruggeri - Sono stato più cattivo, Mondadori Editore, 2017 ISBN 9788804679790
  4. ^ http://www.rollingstone.it/musica/news-musica/i-decibel-sono-ancora-qui-sempre-piu-snob/2017-04-23/#Part2
  5. ^ Enrico Ruggeri e Massimo Cotto - La vie en Rouge, Sperling & Kupfer, 2001, ISBN 88-200-3240-6
  6. ^ http://www.musicaintorno.it/musica-intorno/artisti-band/enrico-ruggeri-ritorno-dei-decibel-allinsegna-noblesse-oblige/
  7. ^ Copia archiviata, su lamette.it. URL consultato il 21 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
  8. ^ a b http://www.orrorea33giri.com/decibel-indigestione-disko-mano-armata/
  9. ^ http://www.ondarock.it/italia/enricoruggeri.htm
  10. ^ a b https://noisey.vice.com/it/article/6xd4za/italian-folgorati-decibel
  11. ^ G. Borgna - L'Italia di Sanremo: cinquant'anni di canzoni, cinquant'anni della nostra storia, Arnoldo Mondadori Editore:166;1998, ISBN 88-04-43638-7
  12. ^ Enrico Ruggeri e Massimo Cotto, La vie en Rouge, Sperling & Kupfer, 2001, ISBN 978-8820032401.
  13. ^ Enrico Ruggeri, Quante vite avrei voluto, Rizzoli, 2007, ISBN 978-88-17-01738-1.
  14. ^ http://www.allmusicitalia.it/news/conferenza-stampa-enrico-ruggeri-dopo-40-anni-la-reunion-de-i-decibel.html
  15. ^ https://it.paperblog.com/decibel-tra-punk-e-new-wave-tricolore-559364/
  16. ^ http://www.spirit-of-rock.com/album-groupe-Decibel-nom_album-Desaparecida-l-en.html
  17. ^ http://www.rockshow.it/Interviste/intervista-a-fulvio-muzio.html
  18. ^ https://publicatt.unicatt.it/handle/10807/64650#.Vqz6ntdd7ow
  19. ^ Copia archiviata, su rai.it. URL consultato il 21 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2017).
  20. ^ https://www.gqitalia.it/show/musica/2016/12/14/la-reunion-dei-decibel-il-gruppo-di-enrico-ruggeri-dopo-40-anni/
  21. ^ http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/alzo-ancora-i-decibel-era-dura-essere-punk-i-fan-degli-inti-1343224.html
  22. ^ https://www.panorama.it/musica/enrico-ruggeri-decibel-reunion
  23. ^ Copia archiviata, su intelligonews.it. URL consultato il 21 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
  24. ^ http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_novembre_06/decibel-tutto-volume-punk-band-milanese-concerto-fabrique-enrico-ruggeri-0291602a-c24f-11e7-bf97-8f2129f2dc8b.shtml
  25. ^ Copia archiviata, su altrospettacolo.it. URL consultato il 23 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2018).
  26. ^ http://www.rollingstone.it/musica/news-musica/sanremo-2018-annunciati-i-nomi-dei-big-in-gara/2017-12-15/
  27. ^ https://www.ilgiorno.it/milano/spettacoli/decibel-ultravox-1.3924896
  28. ^ https://www.rockol.it/recensioni-musicali/album/8532/enrico-ruggeri-alma
  29. ^ https://www.discogs.com/Enrico-Ruggeri-Una-Storia-Da-Cantare/release/14838830
  30. ^ https://www.discogs.com/it/Decibel-Punksnotdead/release/14540915
  31. ^ https://notiziemusica.it/enrico-ruggeri-torna-al-punk-decibel-disco-nel-2017/news
  32. ^ http://www.orrorea33giri.com/decibel-decibel-unveiled-2016-bootleg
  33. ^ http://www.lisolachenoncera.it/rivista/recensioni/noblesse-oblige/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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