Clemente Riva

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Clemente Riva, I.C.
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato5 giugno 1922 a Medolago
Ordinato presbitero24 marzo 1951
Consacrato vescovo22 giugno 1975 dal cardinale Ugo Poletti
Deceduto30 marzo 1999 (76 anni)
 

Clemente Emilio Riva (Medolago, 5 giugno 192230 marzo 1999) è stato un vescovo cattolico italiano. Il suo nome è noto per l'impegno nei riguardi del dialogo fra le religioni, in particolare con l'ebraismo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondogenito di nove figli, nacque a Medolago, in provincia e diocesi di Bergamo, il 5 giugno 1922.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1935 fa l'esame di ammissione alla prima Ginnasiale al Seminario Diocesano di Bergamo; risultato negativo, si indirizza, anche per motivi economici, a fare domanda all'Istituto della Carità. Nel 1935 Clemente Riva entra quindi all'Aspirantanto di Pusiano dei padri rosminiani.

Nel 1939 arriva al Sacro Monte Calvario di Domodossola, sede del noviziato rosminiano: qui emette i primi voti, il 1º luglio 1941 (memoria liturgica del Preziosissimo Sangue di Gesù e anniversario della morte di Antonio Rosmini), i voti perpetui il 10 settembre 1944, i voti di Coaudiatore spirituale il 27 luglio 1963 e successivamente quelli di sacerdote il 20 febbraio 1967.

Venne ordinato sacerdote a Roma il 24 marzo 1951: anche in questo caso una coincidenza con Rosmini, nato proprio il 24 marzo. Nel 1951 è Assistente della FUCI per il Vicariato di Roma.

Nel 1953 ottiene la laurea in teologia alla Pontificia Università Lateranense; la tesi ha per titolo Il problema dell'origine dell'anima intellettiva secondo A. Rosmini.

Nel 1966 Riva è rettore della basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso a Roma, affidata alla cura dei padri rosminiani, presso la quale abiterà fino alla morte. Il 20 febbraio 1967, anniversario della fondazione dell'Istituto della carità, don Clemente Riva emette i voti di Presbitero all'Istituto, voto speciale con cui un confratello promette solennemente e significativamente obbedienza al Sommo Pontefice.

Nel 1971, l'allora preposito generale dei rosminiani, padre Giovanni Gaddo, nomina Riva Vicario Generale della Carità Intellettuale della Curia dell'Istituto.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 giugno 1975 riceve l'ordinazione episcopale nella basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso per l'imposizione delle mani del cardinale Ugo Poletti, vicario generale per la diocesi di Roma, co-consacranti Giovanni Canestri, arcivescovo titolare di Monterano e vicegerente della diocesi di Roma, e da Enrico Bartoletti, arcivescovo emerito di Lucca, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Svolge il suo ministero come vescovo ausiliare di Roma per la zona Sud, titolare di Atella. Già presidente della Commissione Ecumenica di Roma, Riva era un profondo conoscitore del pensiero di Antonio Rosmini, sacerdote fondatore dell'Istituto della Carità di cui faceva parte.

Nel 1982 assume la Presidenza della Commissione Diocesana per l'ecumenismo ed il dialogo interreligioso,[1] nel 1984 diventa membro del Pontificio Consiglio per l'unità dei Cristiani (fino al 1988 cfr. Annuario Pontificio 1985/86/87/88/89) e nella CEI, dopo essere stato membro (e segretario per un biennio) della Commissione per la Famiglia (1976-1982), nel 1982 diventa Segretario della Commissione per l'ecumenismo ed il dialogo.[2]

Nel 1997, quando Riva compie i 75 anni di età, il cardinale vicario per la città di Roma Camillo Ruini chiede a Giovanni Paolo II di prorogargli il mandato per un anno. Nel 1998 al suo posto viene nominato mons. Salvatore Fisichella, che si rivelerà molto importante per la causa di beatificazione di Antonio Rosmini, poiché Fisichella era tra i concelebranti della beatificazione di Antonio Rosmini.

Muore il 30 marzo 1999.

In occasione della morte di Clemente Riva, papa Giovanni Paolo II invia al cardinal Ruini un messaggio in cui ricorda il presule rosminiano come uomo di profonda spiritualità e particolarmente attento al dialogo interreligioso. Anche la comunità ebraica di Roma espresse un profondo cordoglio: l'ex rabbino capo di Roma, Elio Toaff si recò alla camera ardente per rendergli omaggio.

Il suo funerale si è svolto nella basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso, officiato dal cardinal Vicario del papa per la città di Roma Camillo Ruini e concelebrato dai vescovi ausiliari della città e dai suoi confratelli rosminiani. La sua tomba si trova nella cappella centrale del cimitero di Medolago.

Con deliberazione del 27 gennaio 2010, la giunta comunale di Roma ha approvato la proposta di intitolare alla memoria di mons. Clemente Riva una grande area verde a pochi passi dal litorale di Ostia, facente parte del settore Sud di Roma di cui appunto Riva ne era la guida in qualità di Vescovo Ausiliare della capitale.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

Curatele di scritti di Rosmini[modifica | modifica wikitesto]

Clemente Riva ha curato le seguenti opere di Antonio Rosmini:

  • Antropologia in servizio della scienza morale, Roma-Milano, Fratelli Bocca, 1954
  • Fedeltà alla chiesa, Brescia, Morcelliana, 1963
  • La società teocratica, Brescia, Morcelliana, 1963
  • Questioni politico-religiose, Pescara, Edizioni Paoline, 1964
  • Saggio sui divertimenti pubblici, Pescara, Edizioni Paoline, 1964
  • Saggio sul comunismo e socialismo, Pescara, Edizioni Paoline, 1964
  • Delle cinque piaghe della Santa Chiesa: trattato dedicato al clero cattolico, Brescia, Morcelliana, 1966

Scritti sul Rosmini[modifica | modifica wikitesto]

  • Il problema dell'origine dell'anima intellettiva secondo Antonio Rosmini, Domodossola, Sodalitas, 1956
  • Clemente Riva, La caritas, sorgente dell'ordinamento della Chiesa, in Rosmini, Milano, Giuffrè, 1972?, p. 321, OCLC 797689789. Ospitato su archive.is.
  • La missione diplomatica di Rosmini a Roma nel 1848-49, Roma, Cossidente, 1966
  • Attualità di A. Rosmini, Roma, Studium, 1970
  • Italo Scotucci, La creazione in Rosmini, (premessa di Clemente Riva), Roma, Studium, 1972

Altri scritti[modifica | modifica wikitesto]

  • Atteggiamento religioso nel mondo intellettuale, Roma, Studium dicembre 1961
  • Fondamenti di vita spirituale, Milano, Edizioni Corsia dei Servi, 1962
  • Pensiero e coerenza cristiana, Brescia, Morcelliana, 1963
  • La Chiesa per il mondo: la 2. sessione del Concilio Ecumenico, Brescia, Morcelliana, 1964
  • La Chiesa in dialogo, Brescia, Morcelliana, 1965
  • La libertà religiosa nel vaticano 2: genesi storico-dottrinale, Torino, Leumann, Elle Di Ci, 1967
  • Il cristiano nel mondo, Roma, A.V.E., 1970
  • La partecipazione nella Chiesa, Roma, A.V.E., 1970
  • Responsabilità dei Cristiani, Roma, Leoniana, 1975
  • Cristiani per l'uomo, Assisi, Cittadella Editrice, 1978
  • L'intelligenza nella chiesa, Assisi, Cittadella Editrice, 1978
  • Chiesa e società oggi, Roma, A.V.E., 1979
  • Al centro della città metterei l'uomo, Assisi, Cittadella Editrice, 1985

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lettera personale di mons. Riva a Maria Vingiani, conservata in Centro per l'Ecumenismo in Italia - Venezia.
  2. ^ Notiziario della CEI, dal 1976 in poi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianni Maritati e Fabrizio Condò, Clemente Riva. Vescovo del dialogo, Stresa, Edizioni Rosminiane, 2000.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Atella Successore
Decio Lucio Grandoni 24 maggio 1975 – 30 marzo 1999 Luigi Bonazzi
Controllo di autoritàVIAF (EN79507653 · ISNI (EN0000 0000 7819 1813 · SBN RAVV031923 · BAV 495/135825 · LCCN (ENn79063371 · GND (DE124973884 · WorldCat Identities (ENlccn-n79063371