Classe Marconi (sommergibile)

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Classe Marconi
Il sommergibile Da Vinci della classe Marconi in arrivo a Bordeaux
Descrizione generale
TipoSommergibile
Numero unità6
CantiereCRDA di Monfalcone
Caratteristiche generali
Dislocamentoin emersione: 1.191 t
in immersione: 1489 t
Lunghezza70,04 m
Larghezza6,82 m
Pescaggio4,72 m
Profondità operativa100 m
Equipaggio7 Ufficiali
50 Sottufficiali e Comuni
Armamento
Artiglieria1 cannone da 100/47 Mod. 1938,
4 mitragliere AA Breda Mod. 31 da 13,2mm (2 binate)
Siluri8 tubi lanciasiluri da 533 mm
fonti citate nel corpo del testo
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La classe Marconi fu una classe di sommergibili della Regia Marina costruita negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale costruita nei cantieri CRDA di Monfalcone.

Fu la prima classe di sommergibili italiani sulla quale fu sperimentata la saldatura elettrica, sebbene limitatamente al fasciame dello scafo resistente[1].

Unità[modifica | modifica wikitesto]

Le unità della classe Marconi furono:

Durante il secondo conflitto mondiale operarono quasi esclusivamente in Atlantico, dove si dimostrarono i sommergibili italiani di maggior successo: ottennero infatti il discreto risultato di 39 mercantili affondati per 222.643 tonnellate di stazza lorda (cui si aggiunge un solo affondamento in Mediterraneo, quello del cacciatorpediniere Escort ad opera del Marconi), cui il gemello Da Vinci contribuì per 17 bastimenti e 120.243 tsl, risultando in assoluto il miglior sommergibile italiano.

Nella primavera del 1943 l'unico superstite della classe, il Torelli, fu trasformato in sommergibile da trasporto materiali preziosi e inviato in Estremo Oriente; lì fu catturato in seguito all'armistizio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, p. 211

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