Classe I-15

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Classe I-15
Il sommergibile I-25
Descrizione generale
Tiposommergibile portaerei
ClasseI-15
ProprietàImpero Giapponese
Entrata in servizio1940
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione3654 t
Dislocamento in emersione2584 t
Lunghezza111,4 m
Larghezza9,3 m
Altezza5,12 m
Profondità operativa100 m
Propulsione2 motori diesel, con una potenza complessiva di 12400 hp; motori elettrici 2000 hp
Velocità in immersione 8 nodi
Velocità in emersione 23,5 nodi
Autonomia14 000 miglia a 16 nodi (25 930 km a 29,63 km/h)
Equipaggio94
Armamento
Artiglieria1 cannone da 140 mm Type 11
Siluri6 tubi lanciasiluri da 533 mm, con 17 siluri
Mezzi aerei1 Yokosuka E14Y
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La classe I-15 (Tipo B1 secondo la classificazione giapponese) era costituita da sommergibili portaerei oceanici di sviluppo e costruzione giapponese, utilizzati durante la seconda guerra mondiale. Entrati in servizio a partire dal 1940, ne furono realizzati 20 unità, di cui solo una sopravvissuta al conflitto. Si tratta della più numerosa classe di sommergibili costruita dall'Impero del Sol Levante[1].

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

I classe I-15 erano sommergibili piuttosto veloci, e dotati di buona autonomia. Questi battelli erano in grado di trasportare un idrovolante da ricognizione Yokosuka E14Y, che poteva decollare grazie ad una catapulta posta davanti alla torre. L'aereo veniva tenuto, smontato, in un hangar (il montaggio richiedeva 10 minuti).
Occorre precisare che diversi esemplari furono oggetto di modifiche più o meno estese. Ad esempio, l'I-17 aveva la catapulta sistemata a poppa. Inoltre alcuni battelli vennero modificati rimuovendo l'hangar per l'aereo e montando al suo posto un ulteriore cannone da 140 mm, oppure furono predisposti per il trasporto di siluri umani Kaiten (da quattro a sei)

Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

I classe I-15 vennero utilizzati intensamente dalla marina giapponese durante la seconda guerra mondiale, raccogliendo diversi successi. Tra questi, particolarmente rilevanti furono l'affondamento della portaerei Wasp e dell'incrociatore Juneau, oltre al danneggiamento della portaerei Saratoga e della nave da battaglia North Carolina. Inoltre, fu un aereo decollato da un esemplare della classe (I-25) a condurre il primo bombardamento sugli Stati Uniti continentali.
Su 20 battelli, 19 furono affondati nel corso delle ostilità. L'unico superstite, l'I-36, fu affondato a cannonate il 1º aprile 1946 dalla nave americana per appoggio sommergibili Nereus.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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