Akitsushima

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Akitsushima
La Akitsushima
Descrizione generale
Tipoportaidrovolanti
ClasseAkitsushima
Numero unità3 programmate, 1 costruita
ProprietàMarina imperiale giapponese
CantiereKawasaki
Impostazione29 ottobre 1940
Varo25 luglio 1941
Completamento29 aprile 1942
Entrata in servizio29 aprile 1942
Radiazione10 novembre 1944
Destino finaleAffondata in un attacco aereo nel 1944
Caratteristiche generali
Dislocamento5000 t
Lunghezza114,8 m
Larghezza15,8 m
Pescaggio5,4 m
Ponte di volo242,2 × 29m
Propulsione4 motori diesel Kampon Mk.22 Modello 10, 2 eliche, 8000 hp
Velocità19 nodi (35,19 km/h)
Autonomia8 000 miglia a 14 nodi (14 820 km a 25,93 km/h)
Capacità di carico689 t di benzina
36 siluri Type 91
30 bombe da 800 kg
15 bombe da 500 kg
100 bombe da 250 kg
100 bombe 60 kg
Equipaggio565
Armamento
Armamentoartiglieria alla costruzione:
Mezzi aerei1 idrovolante, solo in ancoraggio
dati in parte presi da[1]
voci di navi presenti su Wikipedia

La Akitsushima è stata una nave portaidrovolanti della Marina imperiale giapponese, in servizio tra il 1942 e il 1944.

Progetto[modifica | modifica wikitesto]

Dopo vari progetti che prevedevano la costruzione di navi portaidrovolanti in dimensioni variabili da 2400 a 10000 t, nel 1938 venne deciso di costruire questa classe di navi per supportare un attacco aereo tramite idrovolanti contro Pearl Harbor partendo dalle Isole Marshall, che non disponevano di alcuna installazione di supporto agli idrovolanti. La Akitsushima era una versione maggiorata del progetto da 2400 t, e doveva permettere anche la riparazione di battelli volanti come il Kawanishi H8K, che le navi appoggio idrovolanti allora in servizio non erano in grado di effettuare.

Ne vennero progettati cinque esemplari, dei quali il primo venne varato nel 1942 ed immesso subito in servizio. Il secondo venne impostato e demolito sullo scalo successivamente, gli ultimi tre cancellati. la nave venne dotata di una gru da 35 tonnellate in grado di portare a bordo anche i più grandi idro all'epoca disponibili, i Kawanishi H6K, e successivamente i più grandi Kawanishi H8K[1].

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

Un battello volante Kawanishi H8K1 al decollo.

Dopo il varo la nave venne destinata alla 25ª Flottiglia, 11ª flotta aerea, di base alle Isole Shortland, e fece rotta per Saipan e poi Rabaul. Al suo arrivo, avvenuto il 16 agosto 1942, iniziò la campagna di Guadalcanal, e due settimane dopo la nave venne colpita dalle bombe di un Boeing B-17 vicino all'isola di Buka. Le riparazioni durarono fino al 5 febbraio 1943; la nave successivamente, il 30 giugno 1943, fece rotta per l'isola di Paramushir per partecipare alla evacuazione dell'isola di Kiska, ritornando poi via Shanghai a Truk, dove fu danneggiata durante l'operazione Hailstone.

Dopo alcuni aggiornamenti che la trasformavano in nave riparazioni, venne assegnata alla Seconda Flotta. Nell'agosto 1944 fece rotta verso le Filippine, dove arrivò il 23 settembre, e nella baia di Coron venne attaccata ed affondata dagli aerei della Task Force 38 prima dell'inizio di quella che sarebbe stata la campagna delle Filippine (1944-1945)[1].

Il relitto della nave è stato scoperto successivamente ed è meta di immersioni subacquee[2]

Navi nella classe[modifica | modifica wikitesto]

Numero di scafo Nave Costruttore Impostata Varata Completata Destino
131 Akitsushima (秋津州?)[3] Kawasaki Shipbuilding, cantiere di Kōbe 29 ottobre 1940 25 luglio 1941 29 aprile 1942 Affondata in un attacco aereo a Coron Bay 11°59′N 120°02′E / 11.983333°N 120.033333°E11.983333; 120.033333, 24 settembre 1944.
303 Chihaya (千早?) Kawasaki Shipbuilding, cantiere di Kōbe 25 luglio 1941 Costruzione fermata nell'autunno 1942. Rottamata in seguito.
5031
5032
5033
Cancellata il 5 maggio 1944.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c http://www.modelwarships.com/reviews/ships/ijn/cv/hsg-350-akit/hsg-review.html Hasegawa 1/350 Seaplane Tender IJN Akitsushima - la storia della nave riproposta in un kit modellistico
  2. ^ https://secure2.pbase.com/bmcmorrow/akitsushima&page=all Akitsushima Wreck su pbase.com
  3. ^ Un altro nome del Giappone nelle cronache Kojiki e nella raccolta poetica Man'yōshū.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rekishi Gunzō, su rekigun.net., History of Pacific War Vol.62, Ships of The Imperial Japanese Forces, Gakken (Japan), January 2008, ISBN 978-4-05-605008-0
  • Model Art Extra No.537, Drawings of Imperial Japanese Naval Vessels Part-3, Model Art Co. Ltd., su modelart.jp. URL consultato il 2 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2012). (Japan), May 1999
  • Collection of writings by Sizuo Fukui Vol.7, Stories of Japanese Aircraft Carriers, Kōjinsha, su kojinsha.co.jp. (Japan), August 1996, ISBN 4-7698-0655-8
  • Ships of the World special issue Vol.40, History of Japanese Aircraft Carriers, Kaijinsha, su ships-net.co.jp., (Japan), May 1994
  • The Maru Special, Japanese Naval Vessels No.25 Japanese seaplane tenders, Ushio Shobō, su kojinsha.co.jp. (Japan), March 1979

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]