Ciliverghe

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ciliverghe
frazione
Ciliverghe – Veduta
Ciliverghe – Veduta
La chiesa parrocchiale dedicata a San Filippo Neri
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Comune Mazzano
Territorio
Coordinate45°29′52″N 10°20′44″E / 45.497778°N 10.345556°E45.497778; 10.345556 (Ciliverghe)
Abitanti3 422[2] (31-12-2012)
Altre informazioni
Cod. postale25080
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleF063[1]
Nome abitanticiliverghesi
PatronoSan Filippo Neri
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ciliverghe
Ciliverghe

Ciliverghe (Söleèrghe oppure Silièrghe in dialetto bresciano, Coelivergae in latino) è una frazione geografica del comune di Mazzano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima testimonianza documentale che si ha di Ciliverghe risale all'anno 1187.

Ciliverghe era la zona di campagna di Virle con il quale costituiva un solo comune e una sola parrocchia.

Il paese si sviluppò intorno ad una collina chiamata "Monte Coeli Aperti" (da qui il toponimo Ciliverghe) che si innalzava sopra il terreno circostante, incolto e paludoso. In questo luogo si costituì l'antico nucleo del paese di cui si ha notizia fin dal XIV secolo, attraverso le molte carte geografiche del tempo.

Tra il XV e il XVI secolo iniziarono le opere di bonifica ad opera degli abitanti della zona. La creazione poi della roggia Mazzanesca, che attraverso i suoi cinque rami convogliava le acque che provenivano dal Naviglio, permise alla popolazione di guadagnare terreni utili per l'agricoltura.

Iniziarono a costituirsi così i primi nuclei abitati, ordinati in tre contrade parallele, con le rispettive suddivisioni dei terreni agricoli.

Nel 1722, in un antico casale della "Seconda contrada", si stabilisce la famiglia Mazzucchelli che, grazie al suo più celebre esponente il Conte Giammaria Mazzucchelli, la trasformerà in una sontuosa villa palladiana. Il Mazzucchelli, letterato di spicco nell'Italia del Settecento, avrà un ruolo fondamentale nei procedimenti per l'indipendenza religiosa e politica del Paese.

A causa del progressivo aumento della popolazione, nel 1755 Ciliverghe ottenne la separazione da Virle diventando comune autonomo.

Durante l'epoca veneta, il comune appartenne alla quadra di Rezzato.

Nonostante avesse ottenuto l'autonomia amministrativa, Ciliverghe rimaneva sotto la giurisdizione ecclesiastica della parrocchia di Virle e gli abitanti per ogni celebrazione dovevano ogni volta percorrere una non breve distanza.

Nell'anno 1680 il Vescovo Bartolomeo Gradenigo concede in nulla osta per la costruzione della chiesa di San Filippo Neri, eretta poi a chiesa parrocchiale nel 1757 per decreto del Vescovo Giovanni Molin.

A seguito della costituzione della Repubblica Bresciana (1797), il comune di Ciliverghe fu inserito nel Cantone di Garza Orientale, per poi entrare nel Dipartimento del Mella alla confluenza della stessa nella Repubblica Cisalpina e poi nel Regno Italico.

Durante il dominio austriaco, il comune appartenne al Distretto I della provincia di Brescia del regno Lombardo-Veneto. A seguito della pace di Zurigo, fu annesso al Regno di Sardegna, poi Regno d'Italia, ed incluso nel mandamento IV di Rezzato della nuova provincia di Brescia. Si mantenne autonomo fino a quando il Regio Decreto 11 marzo 1928, n. 549, non stabilì l'unione del comune di Ciliverghe al comune di Mazzano.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa Parrocchiale di San Filippo Neri

Costruita a partire dal 1680 su progetto di Luca Serena, la chiesa di San Filippo Neri sorse su un terreno frutto di un lascito. La sua pianta è semplice, ad aula unica e in stile neoclassico. All'interno si trovano i due altari laterali dedicati alla Madonna del Rosario e al Sacro Cuore di Gesù. I dipinti della volta attualmente visibili sono ad opera del pittore Giacomo Olini e risalgono al 1970. Vennero sostituiti alle decorazioni geometriche risalenti al '700. Nell'abside è rappresentata la Trasfigurazione, anche questa rimaneggiata dall'Olini sull'originale settecentesco, come anche l'Assunzione di Maria raffigurata nella piccola cupola sopra al presbiterio. La Pala dell'altare maggiore, degli inizi del XVIII secolo, è di Domenico Voltolini e rappresenta la Vergine fra i Santi Domenico e Filippo Neri.

Di particolare interesse sono le due tele del pittore bresciano Francesco Savanni poste ai due lati della navata, la prima raffigurante la Deposizione di Cristo dalla Croce e la seconda la Vergine fra i santi Vincenzo Ferreri e Francesco di Paola.

Ogni cinque anni il 15 agosto dalla chiesa parrocchiale parte la Processione dell'Assunta e di San Rocco, un'antica tradizione nata come ringraziamento per la cessazione del colera del 1855, sulla scia delle processioni che si compivano alla Cappella di San Rocco fin dal 1577 per la fine della peste. È tuttavia dall'anno 1900 che la processione ha assunto l'attuale connotazione: circa sessanta figuranti interpretano dei santi che precedono la statua del Patrono San Filippo Neri, di San Rocco e della Vergine per giungere alla Cappella campestre di San Rocco, luogo di viva devozione della popolazione di Ciliverghe.

Hubert Goltz, Sine Cerere et Baccho friget Venus (1580)

Villa Mazzucchelli

Nella storica "seconda contrada" si trova villa Mazzucchelli, nella cui ala destra hanno sede i Musei Mazzucchelli:[3]

  • il "Museo del Vino e del Cavatappi";
  • il "Museo della Moda e del Costume";
  • la "Casa Museo Gianmaria Mazzucchelli";
  • la pinacoteca "Giuseppe Alessandra".

I musei sono gestiti dalla Fondazione Giacomini-Meo-Fiorot. All'estremità dell'ala ovest è presente un oratorio consacrato a Santa Cristina.[4]

Monte Coeli Aperti

Sul monte Coeli Aperti, una bassa collina posta ad est del centro abitato, è situato il Palazzo Appiani, strutturato a forma di castello, con abbellimenti neogotici ottocenteschi.[5] In prossimità del borgo è presente la chiesetta consacrata a San Valentino.[6]

Chiesa di San Valentino

Costruita nel 1517 e situata sul Monte Coeli Aperti, è l'edificio di culto più antico di Ciliverghe. La chiesa ha cambiato vari nomi nel corso del tempo: Corpo di Cristo, Sangue di Cristo, Santa Maria ad Nives, Oratorio dell'Assunta e infine San Valentino.

Le "Due Porte"

Le “Due Porte” era il centro commerciale del paese. Nei primi dell'800 c'erano ben 13 botteghe proprio per la sua posizione strategica, mentre nemmeno una se ne contava nel resto del paese. Insieme al Monte, è la borgata più antica di Ciliverghe: risale infatti al 1300.

La Cappella di San Rocco

Venne costruita nell'anno 1577 in occasione della fine della peste. A quanto pare nei pressi della cappella vennero sepolti coloro che morirono di peste e che erano ricoverati al Lazzaretto. Si scelse questo posto perché lontano dal paese. Questo spiega la presenza dell'immagine, sulla chiave di volta del sacello, di un teschio che sovrasta due femori decussati.

Il Lazzaretto

È una cascina al termine di via Albini. Deve il suo nome al lazzaretto che ospitò nella seconda metà del ‘500 dove vennero confinati i malati di peste. Le pareti annerite della casa sono la testimonianza dei falò con cui si bruciavano gli abiti sporchi dei malati. Su alcune carte geografiche si trova spesso, nei pressi di questo luogo, il toponimo "Lazzaretto".

Ex Oratorio di San Vincenzo Ferreri - Borgo Caldana

Costruita nel 1748 e dedicata al santo domenicano invocato contro la siccità, la chiesetta, detta "dei Caldana", resterà attiva fino al 1909 quando, dopo aver cambiato nome due volte (San Luigi e Vergine del Rosario), verrà trasformata in abitazione. I paramenti e i beni delle chiesetta furono donati alla parrocchia, tra questi la pala del Savanni che si trova tutt'oggi nella parrocchiale.

Tradizioni locali[modifica | modifica wikitesto]

Il patrono della frazione è San Filippo Neri, festeggiato il 26 maggio di ogni anno.

È festeggiato, il 16 agosto, anche San Rocco, al quale è dedicata una santella in campagna.[7]

Ogni cinque anni, il 15 agosto, si tiene la Processione dell'Assunta e di San Rocco.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

7° B.Est cross country - 02.12.2018, campestre Fidal Brescia

Corsa campestre[modifica | modifica wikitesto]

Da qualche anno il parco extraurbano di Ciliverghe è oggetto di manifestazioni sportive come la corsa campestre giovanile della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) denominata B.Est cross country, dove B.Est rappresenta Brescia est ovvero la sua collocazione geografica. La gara è organizzata sotto l'egida della Federazione Italiana Di Atletica Leggera ed è patrocinata dai comuni di Mazzano, Rezzato, Botticino, Nuvolera e Nuvolento. Le prime 3 edizioni della gara si sono svolte presso il parco extraurbano, a partire dal 2015 la corsa campestre è stata spostata nel parco della settecentesca Villa Mazzucchelli per impossibilità di utilizzo del parco extraurbano.

Nel 2019 la gara ha assegnato le maglie di campioni provinciali di corsa campestre disputata il primo dicembre sempre all'interno del parco di Villa Mazzucchelli.

Ciclocross[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2022 al parco extraurbano di Ciliverghe si svolge una gara di ciclocross con un percorso che si snoda all'interno dello stesso parco sino a lambire l'antico cimitero del Lazzaretto. La gara è organizzata sotto l'egida della FCI (Federazione Italiana Ciclismo) ed è denominata CX Verghe ovvero giocando sulla sua collocazione geografica.

Nel 2023 la gara ha assegnato le maglie di campioni provinciali di ciclocross e quelle regionali per gli atleti master 'i veci' di questo bellissimo sport.

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La squadra di calcio locale è il Ciliverghe Calcio che gioca nello stadio comunale di Mazzano sito nella frazione di Molinetto. Il miglior piazzamento della compagine è stato il secondo posto ottenuto alla fine della stagione 2016-2017, sotto la guida dell'ex giocatore Emanuele Filippini con seguente vittoria dei play-off del girone B di Serie D, prima contro la Pro Patria, poi contro la Virtus Bergamo nella finale unica. Attualmente milita nel girone C di Eccellenza Lombarda . Allenatore della squadra è l'ex calciatore professionista Sergio Volpi. Tra i passati spicca anche Filippo Carobbio. Gioca al centro sportivo Casa Cili di Molinetto. Il 29 gennaio 2022 la compagine vince la Coppa Italia Lombardia Dilettanti vincendo 2 a 1 contro il Mapello allo stadio 'Tullio Saleri ' di Lumezzane, qualificandosi così alle fasi nazionali di Coppa Italia Dilettanti. Alle fasi nazionali il Ciliverghe raggruppato con Alba (Piemonte) e Fezzanese (Liguria) passa il girone. Successivamente nei quarti supera Montecchio Maggiore( Veneto ) venendo eliminata alle semifinali dal Salsomaggiore (Emilia Romagna).

Giocatori attuali di rilievo sono Minelli, Andriani, Franzoni, Mozzanica e Vignali oltre al già citato Carobbio (ritirato dopo partita Coppa Italia a Lecce). Nelle stagioni precedenti il Ciliverghe ha avuto attaccati di gran rilievo e importanti per la permanenza nel campionato come Galuppini, Bertazzoli e De Angelis.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il codice catastale attribuito all'ex comune di Ciliverghe è C687 ed è utilizzato solamente per il periodo antecedente alla sua unione con il comune di Mazzano.
  2. ^ Statistiche popolazione residente del Comune di Mazzano - Popolazione residente al 31 dicembre 2012.
  3. ^ Sito dei Musei Mazzucchelli Archiviato il 27 febbraio 2009 in Internet Archive.
  4. ^ Sito della Parrocchia di Ciliverghe: Santa Cristina Archiviato il 17 dicembre 2012 in Internet Archive.
  5. ^ Sito della Parrocchia di Ciliverghe: Palazzo Appiani Archiviato il 17 dicembre 2012 in Internet Archive.
  6. ^ Sito della Parrocchia di Ciliverghe: San Valentino Archiviato il 17 dicembre 2012 in Internet Archive.
  7. ^ Sito della Parrocchia di Ciliverghe: San Rocco Archiviato il 17 dicembre 2012 in Internet Archive.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia