Castenaso

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Castenaso
comune
Castenaso – Stemma
Castenaso – Veduta
Castenaso – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Città metropolitana Bologna
Amministrazione
SindacoStefano Sermenghi (centrosinistra) dall'08/06/2009
Territorio
Coordinate44°30′35″N 11°28′14″E / 44.509722°N 11.470556°E44.509722; 11.470556 (Castenaso)
Altitudine42 m s.l.m.
Superficie35,74 km²
Abitanti14 444[1] (18-11-2011)
Densità404,14 ab./km²
FrazioniFiesso, Marano, Veduro, Villanova
Comuni confinantiBologna, Budrio, Granarolo dell'Emilia, Ozzano dell'Emilia, San Lazzaro di Savena
Altre informazioni
Cod. postale40055, 40050
Prefisso051
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT037021
Cod. catastaleC292
TargaBO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Nome abitanticastenasini o castenasensi
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castenaso
Castenaso
Castenaso – Mappa
Castenaso – Mappa
Posizione del comune di Castenaso nella provincia di Bologna
Sito istituzionale

Castenaso (Castnès in dialetto bolognese[3], Castrum Nasicae in Latino) è un comune italiano di 14.029 abitanti della provincia di Bologna.

Storia

I primi insediamenti risalgono alla prima fase della civiltà villanoviana. dove il termine villanoviano prende il nome dall'omonima frazione di Castenaso in cui aveva sede il podere del conte Giovanni Gozzadini, personaggio autorevole del panorama archeologico e culturale bolognese della fine dell'Ottocento.

La presenza romana nella zona è attestata dalle tracce della centuriazione agraria ancora quasi perfettamente leggibile nella suddivisione ortogonale dei campi, dove le capezzagne e i fossi di scolo restano ad indicare gli antichi cardines e decumani.

Da un punto di vista amministrativo, la campagna a sinistra del torrente Idice faceva parte dell' ager Bononiensis e dipendeva quindi da Bologna, mentre quella a est del fiume apparteneva all' ager Claternatae, facendo quindi capo al municipium di Claterna, città romana nei pressi di Ozzano. I toponimi attestano non tanto nuclei abitativi importanti quanto un fitto popolamento rurale.

Nel periodo altomedievale si assistette all'espansione dell'influenza di Bologna sul contado. Sono di questo periodo i primi documenti in cui si nomina Castro Castenacj o Castenasio o Castenaxe. Dal Basso Medioevo fino alle soglie dell'Ottocento, Castenaso rimase un abitato agricolo caratterizzato da un insediamento rurale sparso e da un piccolo nucleo aggregativo.

A partire dalla fine dell'Ottocento il paese cominciò ad acquistare una propria identità sociale: si formò lo stemma, si costituì il comune, cominciarono a sorgere le prime associazioni culturali e sindacali, i movimenti politici socialisti e cattolici e le prime cooperative dei lavoratori: quella dell'escavazione della ghiaia dell'Idice, quella del polverificio di Marano e la Casa del Popolo.

Durante la Seconda guerra mondiale, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, nel territorio agirono diverse formazioni partigiane, in particolare la VII GAP. Si ricordano l'eccidio di Vigorso e il bombardamento che nel 1945 distrusse quasi completamente il paese.

Simboli

Lo stemma cittadino descrive ciò che la storia racconta: il torrente Idice, che esce da una brocca, divide il campo in due parti, a destra con le insigne dei Romani e a sinistra con le insigne dei Galli. Lo stemma venne realizzato nel 1852 su richiesta dell'autorità di Bologna, per opera di illustri esponenti della comunità di Castenaso. Esso è la trasposizione pittorica della tradizione storica locale sulle origini del primo nucleo abitativo. Questa tradizione non è però attestata da ritrovamenti archeologici o epigrafi e si può considerare il frutto di un'operazione di ricostruzione storica condotta da un'autorevole commissione di membri della comunità con l'intento, legittimo in quell'epoca, di attribuire illustri origini al proprio paese.

Onorificenze

Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«La piccola comunità di Castenaso, con eroico coraggio e indomito spirito patriottico, contribuiva alla lotta di Liberazione, dando ospitalità e rifugio a gruppi partigiani. Subiva una feroce e cieca rappresaglia da parte delle truppe tedesche che trucidarono civili inermi, tra cui donne e giovani adolescenti e incendiarono alcuni edifici. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio.»
— Fraz. Fiesso - Castenaso (BO), 21 ottobre 1944

Monumenti e luoghi di interesse

Chiesa parrocchiale

La chiesa parrocchiale è dedicata a San Giovanni Battista e custodisce arredi sacri di scuola bolognese risalenti al XVIII secolo, compreso il prezioso portello del tabernacolo, in rame dipinto, di Ubaldo Gandolfi (1728-1781).

L'organo, collocato nel presbiterio in cantoria "in cornu evangeli", fu costruito da Giuseppe Guermandi di Bologna nel 1845 e modificato da Abele Marenzi nel 1909. Gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, è stato ricostruito nel 1992 utilizzando il materiale superstite.

Palazzo Guidotti

Palazzo Guidotti conserva delle interessanti volte a botte databili al XVII secolo.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Geografia antropica

Frazioni

Marano/Veduro

Lo stesso argomento in dettaglio: Marano (Castenaso) e Veduro.

Presso la frazione Marano di Castenaso si segnala la Pieve di S. Giminiano che sorge su un antico impianto risalente al XII secolo. Completamente distrutta nel XVI secolo dalle truppe di Cesare Borgia detto Duca Valentino, venne ricostruita in forme neoromaniche solamente nel 1929 conservando il campanile cinquecentesco. Di rilievo Villa Molinari-Pradelli, conosciuta come Villa Marana. La villa, che fu di proprietà del Maestro Francesco Molinari-Pradelli (1911-1996), presenta una facciata secentesca e ospita la preziosa collezione d'arte privata Molinari-Pradelli. Tra le altre opere della collezione, l'Angelo annunciante e Vergine Annunciata di Luca Giordano (1634-1705) e alcune tele di Lorenzo De Caro. Veduro è una frazione di appena 16 abitanti, che praticano quasi esclusivamente un'attività agricola, favorita dala vicinanza allo scolo Fiumicello Dugliolo. Al centro del piccolo abitato sorge una chiesa ora in rovina.

Villanova

Lo stesso argomento in dettaglio: Villanova (Castenaso).

La frazione di Villanova di Castenaso è celebre per il ritrovamento di necropoli e resti della civiltà villanoviana (che prende il nome proprio dalla località), civiltà protostorica dell'Età del Ferro da cui derivano gli Etruschi.

Località

Madonna

Madonna di Castenaso è una località di Castenaso dove sorge la Chiesa della Beata Vergine del Pilar (Nostra Signora del Pilar) che dà il nome alla zona e che fu dedicata dal Rettore del Collegio di Spagna alla Vergine venerata a Saragozza. L'attuale costruzione risale alla fine del XVII secolo. L'interno, decorato in chiaro stile barocco, ospita un'immagine della Vergine, dipinta da G.B. Bolognini, di grande rilievo. In questa chiesa furono celebrate le nozze di Gioacchino Rossini il 16 marzo 1822 con il soprano Isabella Colbran; una lapide ne ricorda l'avvenimento. Il celebre compositore visse a Madonna per una decina di anni dopo aver acquistato un podere, ancora oggi proprietà della Fondazione Rossini. Di Villa Rossini non rimane ormai più nulla se non un caratteristico pozzetto.

Amministrazione

Calcio

La squadra locale, l'ASD Castenaso partecipa al campionato di Serie D 2012-2013 dopo la promozione dal campionato di Eccellenza nel campionato 2011/12.

Baseball

Castenaso ha una squadra di baseball chiamata Castenaso Baseball. Milita nel campionato professionistico Italian Baseball League, nella IIa divisione, con la denominazione Fortitudo Castenaso, in franchigia con Fortitudo Baseball Bologna (militante nella Ia divisione).

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ [1] - Popolazione residente al 18 novembre 2011.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Luigi Lepri, Daniele Vitali (a cura di), Dizionario Bolognese Italiano / Italiano-Bolognese, Bologna, Pendragon, 2007, ISBN 978-88-8342-594-3.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

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