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Bouli Lanners

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Bouli Lanners nel 2010

Philippe Lanners, detto Bouli (Plombières, 20 maggio 1965), è un attore, regista e sceneggiatore belga.

Lanners è vincitore di diversi premi Magritte, compresi tre riconoscimenti come miglior regista per Un'estate da giganti (2011), Les Premiers, les Derniers (2016) e Nessuno deve sapere (2021), due come migliore attore per C'est ça l'amour (2018) e La notte del 12 (2022), e uno come migliore attore non protagonista per Un sapore di ruggine e ossa (2012).

In occasione dei premi Oscar 2009, Eldorado Road, scritto e diretto da Lanners, è stato selezionato come proposta belga per l'Oscar al miglior film straniero.

Bouli Lanners nacque nel 1965 a Moresnet-Chapelle,[1] non lontano dal tripunto di frontiera con la Germania e i Paesi Bassi, e crebbe a La Calamine, una delle nove comuni di lingua tedesca del Belgio, situata al confine ed ex territorio neutrale (tra il 1816 e il 1919).

Formazione e esordi

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Dopo un breve periodo all'Académie royale des beaux-arts di Liège, intraprese una vita fatta di piccoli lavori saltuari e della capacità di cavarsela, continuando però a dipingere.

In qualità di régisseur per i Snuls, questi lo impiegavano occasionalmente come attore, facendone progressivamente un personaggio ricorrente e popolare. Così iniziò la sua carriera d'attore in Belgio e in Francia.

Carriera da regista

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Nel 1999 scrive e dirige Travellinckx, un cortometraggio road movie in super 8 in bianco e nero, che viene proiettato nei festival. Due anni dopo, il cortometraggio Muno viene selezionato a Cannes, nella sezione Quinzaine des réalisateurs.

Il suo primo lungometraggio, Ultranova, esce nel 2005 e viene premiato al Festival di Berlino. Gira il suo secondo lungometraggio Eldorado Road nell'estate del 2007,[2] film che verrà selezionato per la Quinzaine des réalisateurs a Cannes nel 2008, dove si aggiudica il premio Regards jeunes, il premio del label Europa Cinemas per il miglior film europeo della Settimana della critica e il premio FIPRESCI. L'anno successivo, il film viene nominato per il César al miglior film straniero.

Il suo terzo lungometraggio, Un'estate da giganti, ha ricevuto due premi alla Quinzaine des réalisateurs del Festival di Cannes 2011, il premio della Société des auteurs et compositeurs dramatiques e l'Art Cinema Award, assegnato dalla Confederazione internazionale dei cinema d'essai.[3]

Bouli Lanners con la moglie Elise nel 2014

Abita a Liège con la moglie Élise Ancion, sceneggiatrice, regista e costumista.

Impegno sociale

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Bouli Lanners milita attivamente per la fine dell'energia nucleare attraverso associazioni come il FDN o il RAN. Si è fatto notare grazie a brevi video di sfogo diffusi sui social network. Ha partecipato a marce per il clima e ad azioni di disobbedienza civile.[4]

È vicino ai movimenti della decrescita[4] e sponsorizza campagne di sensibilizzazione legate alla salute.[5]

Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

Premi e riconoscimenti

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Chicago International Film Festival - 2021
Miglior attore per Nobody Has to Know
Premio César
Premio Magritte
Miglior film per Un'estate da giganti (Les géants)
Miglior regista per Un'estate da giganti (Les géants)
Miglior attore non protagonista per Un sapore di ruggine e ossa (De rouille et d'os)
Miglior film per Les Premiers, les Derniers
Miglior regista per Les Premiers, les Derniers
Miglior attore per C'est ça l'amour
Miglior film per Nessuno deve sapere (L'Ombre d'un mensonge)
Miglior regista per Nessuno deve sapere (L'Ombre d'un mensonge)
Miglior attore per La notte del 12 (La Nuit du 12)
Candidatura a migliore sceneggiatura originale o adattamento per Nessuno deve sapere (L'Ombre d'un mensonge)
  1. ^ (FR) Gilles Renault, Bouli Lanners, mordant, su Libération. URL consultato il 28 aprile 2025.
  2. ^ (FR) Le cinema povera de Bouli Lanners - lesoir.be, su www.lesoir.be. URL consultato il 28 aprile 2025.
  3. ^ (FR) A Cannes, la bataille des sections parallèles, 21 maggio 2011. URL consultato il 28 aprile 2025.
  4. ^ a b (FR) Reporterre, Bouli Lanners : l'acteur écolo sort du bois, su Reporterre, le média de l'écologie - Indépendant et en accès libre, 27 aprile 2021. URL consultato il 28 aprile 2025.
  5. ^ (FR) Nos parrains, su Fondation Léon Fredericq. URL consultato il 28 aprile 2025.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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