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Bündnis Sahra Wagenknecht

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Bündnis Sahra Wagenknecht – Vernunft und Gerechtigkeit
PresidenteSahra Wagenknecht
Amira Mohamed Ali
StatoGermania (bandiera) Germania
SedeKrausenstraße 9–10
10117 Berlino
AbbreviazioneBSW
Fondazione26 settembre 2023 (associazione)
8 gennaio 2024 (partito)
Derivato daDie Linke[1]
IdeologiaConservatorismo sociale[2]
Populismo di sinistra[3]
Populismo[4]
CollocazioneTrasversale[5]/
Sinistra[6]
Partito europeoNessuno
Gruppo parl. europeoNon Iscritti
Seggi Bundestag
0 / 630
Seggi Bundesrat
5 / 69
Seggi Europarlamento
5 / 96
Seggi Parlamenti dei Länder
46 / 1 891
Sito webbsw-vg.de/

Bündnis Sahra Wagenknecht – Vernunft und Gerechtigkeit (BSW, lett. "Alleanza Sahra Wagenknecht – Ragione e Giustizia") è un partito politico tedesco, fondato l'8 gennaio 2024.

Inizialmente istituito come associazione registrata il 26 settembre 2023, è costituito fondamentalmente da dissidenti del partito di sinistra Die Linke.[7] Il partito è incentrato, anche nel nome, attorno alla persona della sua fondatrice, Sahra Wagenknecht, personalità politica di lungo corso[8] ed ex esponente di punta della Linke, spesso definita come populista.[9][10]

Tra la seconda metà degli anni 2010 e l'inizio degli anni 2020 sorgono dissidi tra la corrente guidata da Sahra Wagenknecht e altri esponenti della Linke su tematiche come la politica migratoria, le vaccinazioni contro il COVID-19, la posizione della Germania sul conflitto russo-ucraino e l'invasione russa, che fanno presagire una possibile defezione dei primi dal partito.[9]

Alla fine del 2023 alcuni sondaggi danno un eventuale partito condotto dalla Wagenknecht a una percentuale compresa tra il 12 e il 20%.[8][11][12] In una conferenza stampa nell'ottobre 2023, insieme ai deputati Amira Mohamed Ali e Christian Leye, Wagenknecht annuncia l'intenzione di fondare un nuovo partito assieme a Lukas Schön, altro esponente della Linke della Renania Settentrionale-Vestfalia, e all'imprenditore Ralph Suikat.[13][14]

Il BSW esprime posizioni scettiche rispetto alle politiche ecologiste, all'immigrazione di massa[15] ed è contraria al sostegno all'Ucraina nel conflitto russo-ucraino.[11][16] Il partito è ostile alla NATO[17] ed è moderatamente euroscettico.[18]

Secondo Die Tageszeitung, BSW promuoverebbe un "socialismo con codici di destra".[19] Libération, quotidiano francese, lo definisce un partito populista di sinistra.[20] Altri giornali riportano la presenza di elementi conservatori di destra.[21][22]

Wagenknecht stessa ha respinto l'etichetta di partito di "sinistra", in quanto questa collocazione sarebbe associata ormai a "dibattiti elitari", mentre BSW ambisce ad attirare uno "spettro più ampio di potenziali elettori".[23] Wagenknecht ha criticato l’ala progressista all'interno di Die Linke per essere troppo preoccupata circa l'"uso dei pronomi e la percezione del razzismo" anziché focalizzarsi sulla "povertà e [sul] crescente divario tra abbienti e indigenti."[21]

Nonostante il partito sia spesso descritto come "socialista", Wagenknecht sostiene l'ordoliberalismo, e quindi l'economia di mercato, definendo la sua visione come "socialismo creativo".[24][25]

Risultati elettorali

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Elezione Voti % Seggi
Europee 2024 2 453 652 6,17
6 / 96
Federali 2025 2 468 670 4,97
0 / 360
  1. ^ (DE) Die Linke liegt am Boden: Erster Schritt für Wagenknecht-Partei, su augsburger-allgemeine.de.
  2. ^ In Germania la sinistra ora è conservatrice, su ilgiornale.it.
  3. ^ (DE) Linkspopulistische "BSW"-Partei formiert sich, su eulerpool.com.
  4. ^ Copia archiviata, su faz.net. URL consultato il 21 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2023).
  5. ^ https://europeelects.eu/germany/
  6. ^ (DE) Marco Bitschnau, Linkskonservativ, linksautoritär, linksnationalistisch? Sprachliche Wünschelrutengänge um das Bündnis Sahra Wagenknecht, in Zeitschrift für Parteienwissenschaften, n. 3, 2024, pp. 346-347, DOI:10.24338/mip-2024332-347.
  7. ^ (DE) Bernhard Junginger, Die Linke liegt am Boden: Erster Schritt für Wagenknecht-Partei, in Augsburger Allgemeine, 9 ottobre 2023. URL consultato il 19 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2023).
  8. ^ a b Ben Knight, Wagenknecht: A far-left challenge to Germany's far-right AfD, su Deutsche Welle, 23 ottobre 2023. URL consultato il 24 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2023).
  9. ^ a b (DE) Oliver Georgi, Was Wagenknecht riskiert, in Frankfurter Allgemeine Zeitung, 23 ottobre 2023, ISSN 0174-4909 (WC · ACNP). URL consultato il 23 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2023).
  10. ^ Hans Von der Burchard, German hard-left icon set to start a new populist party, su Politico, 24 ottobre 2023. URL consultato il 24 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2023).
  11. ^ a b Germany's far-left star quits post-Communists to found populist party, in Reuters, 23 ottobre 2023. URL consultato il 24 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2023).
  12. ^ Nick Alipour, Germany's left-wing rebel launches populist party to run in EU elections, su Euractiv.com, 23 ottobre 2023. URL consultato il 24 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2023).
  13. ^ (DE) Thomas Vorreyer, Bald neue Partei: Wo Sahra Wagenknecht hinwill, su Tagesschau, 20 ottobre 2023. URL consultato il 20 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2023).
  14. ^ (DE) Wagenknecht will Partei-Pläne am Montag vorstellen, su Rundfunk Berlin-Brandenburg, 20 ottobre 2023. URL consultato il 20 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2023).
  15. ^ aburatti, Contro l’immigrazione e il sostegno all’Ucraina: la nuova sinistra tedesca di Sahra Wagenknecht, su Il grand Continent - IT, 9 gennaio 2024. URL consultato il 16 gennaio 2024.
  16. ^ (DE) Bona Hyun, Wagenknecht im Visier Putins? Deutsche Antikriegskoalition mit AfD soll Westen diskreditieren, in Frankfurter Rundschau, 23 aprile 2023, ISSN 0940-6980 (WC · ACNP). URL consultato il 24 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2023).
  17. ^ (DE) deutschlandfunk.de, Wagenknecht-Partei: Chancen, Inhalte und Folgen, su Deutschlandfunk. URL consultato il 16 gennaio 2024.
  18. ^ Nick Alipour, La “ribelle” della sinistra tedesca Wagenknecht lancia un nuovo partito per le europee, su euractiv.it, 24 ottobre 2023. URL consultato il 20 gennaio 2024.
  19. ^ (DE) Ostbelgien Direkt, Wagenknecht gründet eigene Partei: "Sozialismus mit rechtem Code" oder eine "rechte Sozialistin"?, su Ostbelgien Direkt, 23 ottobre 2023. URL consultato il 16 gennaio 2024.
  20. ^ (FR) LIBERATION, AFP, En Allemagne, Sahra Wagenknecht quitte Die Linke pour créer un parti populiste de gauche, su Libération. URL consultato il 16 gennaio 2024.
  21. ^ a b (EN) Germany's new far-left party could challenge far-right AfD – DW – 10/23/2023, su dw.com. URL consultato il 16 gennaio 2024.
  22. ^ (DE) Tobias Lill, Sahra Wagenknecht auf dem Weg zur eigenen Partei: Besser Populisten als Rechtsextreme, su abendzeitung-muenchen.de, 8 agosto 2023. URL consultato il 16 gennaio 2024.
  23. ^ (DE) Warum Sahra Wagenknecht ihre neue Partei nicht links nennen will, in Frankfurter Allgemeine Zeitung, 27 ottobre 2023, ISSN 0174-4909 (WC · ACNP). URL consultato il 30 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2023).
  24. ^ Sahra Wagenknecht's Alliance: Shaking Up Germany's Political Landscape, su bnn.network. URL consultato il 3 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2023).
  25. ^ (EN) Sahra Wagenknecht Can’t Unite Germany’s Working Class, su jacobin.com. URL consultato il 3 settembre 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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