Alfonso Badini Confalonieri (vescovo)

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Alfonso Badini Confalonieri
vescovo della Chiesa cattolica
Mons. Badini Confalonieri a Ventimiglia in occasione della solennità di san Secondo, il 26 agosto 2009.
Non mihi Domine
 
TitoloSusa
Incarichi attualiVescovo emerito di Susa (dal 2019)
Incarichi ricoperti
 
Nato1º agosto 1944 (79 anni) a Valenza
Ordinato presbitero26 giugno 1978 dal vescovo Giuseppe Garneri
Nominato vescovo13 dicembre 2000 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo31 gennaio 2001 dal cardinale Angelo Sodano
 

Alfonso Badini Confalonieri (Valenza, 1º agosto 1944) è un vescovo cattolico italiano, dal 12 ottobre 2019 vescovo emerito di Susa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Valenza, in provincia e diocesi di Alessandria, il 1º agosto 1944. È figlio di Vittorio Badini Confalonieri, ministro del turismo e dello spettacolo del governo Andreotti II, e bisnipote del senatore del Regno Alfonso Badini Confalonieri.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Studia economia e commercio all'Università di Torino e svolge la professione di dottore commercialista. Entrato nel seminario diocesano di Susa, vi frequenta gli studi ecclesiastici, completati poi presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma.

Il 29 giugno 1978 è ordinato presbitero, nella chiesa di Sant'Ippolito a Bardonecchia, dal vescovo Giuseppe Garneri[1]. Dopo l'ordinazione è assistente del seminario minore di Susa.

È chiamato nel maggio 1981 a prestare servizio presso la Segreteria di Stato della Santa Sede; in contemporanea collabora con la parrocchia di santa Paola Romana ed è anche assistente dell'Azione Cattolica e del gruppo scout.

Il 21 marzo 1986 è insignito del titolo di cappellano di Sua Santità[2].

Il 6 luglio 1994 papa Giovanni Paolo II lo nomina delegato della sezione ordinaria dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica[3].

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 dicembre 2000 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Susa[4]; succede a Vittorio Bernardetto, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 31 gennaio 2001 riceve l'ordinazione episcopale, all'altare della Cattedra nella basilica di San Pietro in Vaticano, dal cardinale Angelo Sodano, co-consacranti gli arcivescovi Agostino Cacciavillan e Francesco Monterisi (poi entrambi cardinali)[1]. L'11 febbraio seguente prende possesso della diocesi.

All'interno della Conferenza Episcopale Italiana è stato presidente del Comitato per gli interventi caritativi a favore dei paesi del terzo mondo e membro della Commissione episcopale per l'evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le chiese.

Il 12 ottobre 2019 papa Francesco accoglie la sua rinuncia per raggiunti limiti di età; gli succede, come amministratore apostolico, l'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia. Da vescovo emerito si ritira a Bardonecchia presso la parrocchia di Sant'Ippolito.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grand'Ufficiale dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bollettino parrocchiale Bardonecchia e le sue frazioni, 2000, pp. 56-60. URL consultato il 5 settembre 2019.
  2. ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), su vatican.va, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1986, p. 397. URL consultato il 12 settembre 2019.
  3. ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), su vatican.va, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1994, p. 706. URL consultato il 5 settembre 2019.
  4. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Susa (Italia) e nomina del successore, su press.vatican.va, 13 dicembre 2000. URL consultato il 5 settembre 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Delegato della sezione ordinaria dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica Successore
Gianni Danzi 6 luglio 1994 – 13 dicembre 2000 Carlo Liberati
Predecessore Vescovo di Susa Successore
Vittorio Bernardetto 13 dicembre 2000 – 12 ottobre 2019 Roberto Repole
(arcivescovo-vescovo)
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