Alessandro Bergonzoni

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Alessandro Bergonzoni (2015)

Alessandro Bergonzoni (Bologna, 21 luglio 1958) è un comico, cabarettista, drammaturgo, scrittore, umorista, attore e paroliere italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver frequentato l'Accademia Antoniana e dopo essersi laureato in Giurisprudenza, comincia la sua collaborazione artistica con Claudio Calabrò. Già dai suoi primi lavori teatrali, Bergonzoni sviluppa i temi comici che lo caratterizzeranno nella sua figura di artista: l'assurdo comico, il rifiuto del reale come riferimento artistico e la capacità di giocare col linguaggio per creare situazioni surreali paradossali[1]. Il suo debutto avviene a soli 24 anni con lo spettacolo teatrale Scemeggiata (1982). Nel 1985 è lanciato in tv dal Maurizio Costanzo Show[2]. Nel 1986 partecipa al programma televisivo, trasmesso da Rai Uno e condotto da Loretta Goggi, Il bello della diretta.[3]

Opere principali e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

È solo dal 1987 però che Bergonzoni ottiene i primi riconoscimenti, sia da parte della critica, con la menzione speciale del premio I.D.I. 1988 per lo spettacolo Non è morto né Flic né Floc, che da parte del grande pubblico. Nel 1985 viene scoperto "televisivamente" da Maurizio Costanzo, e tra il 1988 e il 1989 aumenta le sue partecipazioni ai programmi radio-televisivi, tra cui Buona Domenica, Maurizio Costanzo Show e Babele. Sempre nello stesso periodo inizia una serie di incontri con studenti universitari e liceali sui temi della comicità, incontri che durano a tutt'oggi. Collabora con l'edizione dell'Emilia-Romagna de La Repubblica curando una rubrica settimanale dal titolo il s'abato di Alessandro Bergonzoni.

Nel 1989 vince con Le balene restino sedute la Palma D'Oro di Bordighera come miglior libro comico dell'anno. Da questo libro prende vita l'omonimo spettacolo teatrale che porterà in tournée per oltre due anni. Nel 1991 inizia la sua collaborazione con Radio2 per la quale realizzerà oltre 140 episodi di tre serie di trasmissioni quotidiane di tre minuti ciascuna: Zitta che si sente tutto, Il vento ha un bel nasino e Missione sguazzino.

Nel 1992 collabora con il Corriere della Sera e le riviste Max e Comix. Ha collaborato anche con le riviste letterarie Panta, Il racconto e Storie.

Alessandro Bergonzoni alla presentazione di Urge, Milano, 2011

Avvia inoltre una collaborazione con il gruppo musicale Stadio che lo vedrà coinvolto nel 1991 come autore del "concept" presente nei credits dell'album Siamo tutti elefanti inventati (anche il titolo è opera di Bergonzoni).

L'anno successivo continua la collaborazione col gruppo scrivendo il brano L'appostamento per l'album Stabiliamo un contatto. Prosegue negli anni la collaborazione con gli Stadio, per i quali è ormai ideatore di fiducia dei titoli per i loro album: Di volpi, di vizi e di virtù, Il canto delle pellicole, Dammi 5 minuti e Donne & colori. Nel 1995 vince il premio Saint Vincent e il premio Gradara Ludens. Nel 1998 viene invitato dall'Istituto di Cultura italiana a Parigi per presentare una sintesi delle sue opere teatrali, questo gli fa prendere la decisione di tradurre la sua opera teatrale Zius in francese. L'anno successivo pubblica il libro Opplero. Storia di un salto.

Nel 2000 intensifica le sue partecipazioni a Radio Rai e comincia una collaborazione con la Casa dei Risvegli - Luca de Nigris di cui diviene testimonial. Nel 2001 scrive il testo della canzone Bomba Boomerang cantata da Piero Pelù. Tra altre collaborazioni e vari altri lavori (Coma reading nel 2001, Carta bianca nel 2002 e tre anni di repliche di Madornale 33), nel 2003 scrive la sceneggiatura del suo primo lungometraggio. Nel 2004 torna in teatro con Predisporsi al micidiale, che gli porterà il premio dell'Associazione nazionale dei critici di teatro.

È intervenuto l'8 settembre 2007 al V-Day, organizzato da Beppe Grillo in Piazza Maggiore a Bologna. Alcuni dei suoi spettacoli vengono trasmessi sulla piattaforma Sky sul canale Jimmy, nel Jimmy Live Show. Nel 2008 vince il Premio Hystrio – Teatro Festival Mantova[4]. Nel 2009 vince il premio Ubu come miglior attore per Nel.

Nel maggio 2009 è stato invitato a parlare alla Oxford University Italian Society. Nel 2008 e nel 2009, tiene lezioni magistrali al Festival della Filosofia di Modena-Carpi-Sassuolo. Il 16 maggio 2015 prende parte a una manifestazione a Bologna in favore della popolazione rom.[5]

Nel 2007 debutta con lo spettacolo teatrale Nel. Da ottobre del 2010 per quattro anni si esibisce nella tournée teatrale dello spettacolo Urge. Da aprile 2014 debutta il nuovo spettacolo Nessi. Nel 2018 interpreta Trascendi e sali, andato in scena fino al 2021.

Nel 2022 è stato insignito del Premio Nazionale Cultura della Pace.[6]

Spettacoli teatrali[modifica | modifica wikitesto]

Alessandro Bergonzoni durante uno spettacolo nel 2004
  • Scemeggiata (1982)
  • Chi cabaret fa per tre (1983)
  • La regina del Nautilus (1984)
  • La saliera e l'ape Piera (1985)
  • Non è morto né Flic né Floc (1987)
  • Le balene restino sedute (1989)
  • Anghingò (1992)
  • La cucina del frattempo (1994)
  • Zius (1997)
  • Madornale 33 (1999)
  • Predisporsi al micidiale (2004); vincitore del Premio dell'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro
  • Nel (2007); vincitore del Premio UBU come miglior attore
  • Urge (2010)
  • Nessi (2014)
  • Trascendi e sali (2018)

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Piccola Mattanza (1996)

Film[modifica | modifica wikitesto]

Trasmissioni radiofoniche e televisive[modifica | modifica wikitesto]

  • Zitta, che si sente tutto - Radio2 Rai (1991)
  • Il vento ha un bel nasino - Radio2 Rai (1992) vincitore nel 1992 del premio della critica radio/televisiva come migliore trasmissione comica dell'anno
  • Missione sguazzino - Radio2 Rai (1993)
  • Carta Bianca - Tele+Bianco (2002)

Nei fumetti[modifica | modifica wikitesto]

Il personaggio del Mago delle Parole, apparso nel numero 2936 di Topolino, è ispirato a Bergonzoni.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://wisesociety.it/video/alessandro-bergonzoni-lasciatemi-vivere-in-un-altro-pianeta/ Bergonzoni: Il funambolo delle parole
  2. ^ «QN Quotidiano Nazionale», 22 marzo 2015, pag. 28.
  3. ^ teche.rai.it Archiviato il 19 giugno 2012 in Internet Archive.
  4. ^ (EN) Le motivazioni 2008 – Premio Hystrio, su premiohystrio.org. URL consultato il 26 agosto 2020.
  5. ^ Corteo rom, in centinaia al via cantando l’inno di Mameli e il presidio di ultradestra: "Aiutano solo loro" - Cronaca
  6. ^ Conferito con la seguente motivazione: «Alessandro Bergonzoni con il suo lavoro di artista, di uomo di teatro e di spettacolo, è riuscito in questi anni a trasmettere e creare una "cultura di pace" sapendo leggere la realtà con quel giusto spirito critico che permette di vivere con coscienza attiva i giorni della nostra esistenza». Vedi Premio Cultura della Pace ad Alessandro Bergonzoni, in ttv.it, 18 ottobre 2022. URL consultato il 19 ottobre 2022.

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