Albatros W.5

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Albatros W.5
Descrizione
Tipoidrosilurante
Equipaggio3
CostruttoreBandiera della Germania Albatros
Data primo volo1916
Data entrata in servizio1917
Utilizzatore principaleBandiera della Germania Kaiserliche Marine
Esemplari1
Sviluppato dalAlbatros W.3
Dimensioni e pesi
Lunghezza13,1 m
Apertura alare22,7 m
Altezza4,25 m
Superficie alare100
Peso a vuoto2 263 kg
Peso carico3 665 kg
Propulsione
Motore2 Benz Bz.III
Potenza150 PS (110 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max133 km/h
Velocità di salitaa 1 000 m (3 280 ft) in 20 min
Armamento
Mitragliatrici2 Parabellum MG 14 calibro 7,92 mm[1]
Missiliun siluro

i dati sono estratti da German Aircraft of the First World War[2]

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L'Albatros W.5 era un idrosilurante bimotore biplano sviluppato dalla allora azienda tedesco imperiale Albatros Flugzeugwerke GmbH negli anni dieci del XX secolo.

Sviluppo ulteriore del precedente W.3, venne realizzato in piccola serie ed adottato da reparti aerei della Kaiserliche Marine, la marina militare dell'Impero tedesco, durante le ultime fasi della prima guerra mondiale.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver realizzato, all'inizio del 1916, l'idrovolante biplano W.3, un bimotore in configurazione spingente con il quale avviare la sperimentazione nel lancio di siluri con un aeromobile, l'Albatros decise di avviarne un ulteriore sviluppo migliorativo.

Il modello conservava l'impostazione generale del precedente ma introduceva numerosi dettagli. Si decise di intervenire nella velatura, con un'ala ora leggermente a freccia e che integrava ora una coppia di alettoni su entrambi i piani alari, e sulla fusoliera, che ora integrava parzialmente l'unico siluro agganciato nella sua parte inferiore. Di nuovo disegno anche l'elemento verticale triangolare dell'impennaggio ed i galleggianti, ora più grandi. Leggermente diverso anche il posizionamento dei motori al fine di migliorare il loro raffreddamento.[2]

Vennero realizzati cinque esemplari (identificativo da 845 a 849), consegnati tra il maggio 1917 ed il gennaio 1918.[2]

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

L'Albatros W.5 era un modello di grandi dimensioni che, pur mantenendo l'aspetto generale del suo predecessore W.3 e caratterizzato dalla configurazione alare biplana e dalla collocazione dei motori in configurazione spingente, introduceva alcune differenze a livello tecnico.

La fusoliera appare dalle poche fotografie a sezione rettangolare ed integrava i due abitacoli aperti in tandem, con quello anteriore che accoglieva due posti affiancati; la stessa terminava in un impennaggio classico monoderiva dotato di un solo elemento orizzontale. Rispetto al W.3 l'elemento verticale presentava forme meno smussate.

La configurazione alare era biplana, dotata da una leggera freccia, con i due piani alari dotati di alettoni, collegati tra loro da una doppia coppia, due per lato, di montanti interalari. L'ala inferiore era tagliata sul bordo d'uscita in corrispondenza dell'intersezione del moto delle eliche dei motori.

Il galleggiamento era assicurato da una coppia di grandi scarponi collegati alla parte inferiore della fusoliera tramite un'intelaiatura tubolare.

La propulsione era affidata ad una coppia di motori Benz Bz.III, un 6 cilindri in linea raffreddato a liquido capace di erogare una potenza pari a 150 PS (110 kW), posizionati in configurazione spingente in altrettante gondole collocate sopra l'ala inferiore, collegate all'ala inferiore e alla fusoliera tramite una serie di montanti. I motori erano abbinati ad un'elica bipala in legno a passo fisso di grandi dimensioni.

L'armamento offensivo era costituito da un singolo siluro agganciato alla parte inferiore della fusoliera mentre quello difensivo era affidato ad una coppia di mitragliatrici Parabellum MG 14 calibro 7,92 mm.[1]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Germania Germania

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Peter Gray, Owen Thetford, German Aircraft of the First World War, 2nd edition, London, Putnam, 1970 [1962], ISBN 0-370-00103-6.
  • (DE) Günter Kroschel, Helmut Stützer, Die deutschen Militärflugzeuge 1910-18, Wilhelmshaven, 1977, ISBN non esistente.
  • (DE) Heinz J. Nowarra, Die Entwicklung der Flugzeuge 1914–18, München, Lehmanns, 1959, ISBN non esistente.
  • (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, London, Studio Editions, 1989, ISBN 0-517-10316-8.

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