Africa (Toto)

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Africa
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaToto
Pubblicazione1982
Durata4:55
Album di provenienzaToto IV
Dischi1
Tracce2
Genere[1]Rock
Album-oriented rock
EtichettaColumbia
ProduttoreToto
Formati7", 12"
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera del Canada Canada[2]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Germania Germania (3)[3]
(vendite: 750 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (11)[4]
(vendite: 770 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca (2)[5]
(vendite: 180 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda (7)[6]
(vendite: 210 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (4)[7]
(vendite: 2 400 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[8]
(vendite: 60 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (8)[9]
(vendite: 8 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia (2)[10]
(vendite: 140 000+)
Toto - cronologia
Singolo precedente
(1982)
Singolo successivo
(1982)

Africa è un singolo del 1982 del gruppo rock Toto, estratto dall'album Toto IV. Nel 2021 la rivista Rolling Stone ha inserito la canzone alla posizione 452 nella sua lista dei 500 migliori brani musicali di tutti i tempi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La canzone è stata scritta dal tastierista della band, David Paich, che canta le due strofe della canzone, e dal batterista Jeff Porcaro.[1] Bobby Kimball canta il ritornello.

Il singolo ha raggiunto la testa della classifica Billboard Hot 100 nel febbraio 1983. Il ritornello della canzone è una metafora che vuole rappresentare l'amore dell'autore per la sua donna. Successivamente venne ripubblicato come lato B del singolo Georgy Porgy/Africa.[11][12]

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Il videoclip di Africa, girato da Steve Barron, vede David Paich come protagonista assoluto. Paich si trova in una biblioteca insieme a una ragazza. Mentre cerca dei libri da leggere, ne scova uno dal titolo "Africa".

Nelle scene successive del video appare la band, che suona sopra il libro già citato prima, mostrato in dimensioni mastodontiche. L'immaginazione del regista lo porta a far apparire nel video anche un uomo africano, che scaglia una lancia, colpisce una pila di libri e li fa cadere sopra una candela, che a sua volta cade a terra, bruciando un disegno di un uomo africano, lo stesso disegno che Paich aveva trovato nel libro.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Versione americana[modifica | modifica wikitesto]

  • Africa
  • Good for You

Versione mondiale[modifica | modifica wikitesto]

  • Africa
  • We Made It

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Musicisti aggiunti[modifica | modifica wikitesto]

Popolarità[modifica | modifica wikitesto]

Il brano Africa appare in episodi di molte serie televisive:

È presente anche in alcuni videogiochi:

  • Come colonna sonora nel videogioco Grand Theft Auto: Vice City sulla stazione Emotion 98.3.
  • Come canzone da cantare nella categoria Singstar Rock Ballads di Singstar.
  • Come citazione nel videogioco Firewatch. È possibile cantare il ritornello della canzone mentre si esplora una grotta.

È anche la canzone del giorno di laurea nella Lawrence University in America.

Diversi artisti hanno reinterpretato il brano in altre chiavi, tra questi Karl Wolf, Iyaz e Jason Derulo (Iyaz e Derulo tramite il brano Fight for You), è stato inoltre molto campionato nell'ambito della musica rap ad esempio in "Tempo Critico" delle Sacre Scuole, in "New World" del rapper Nas e più recentemente in "Huey Newton" di Wiz Khalifa e Curren$y, è inoltre citato in Ringo Starr dei Pinguini Tattici Nucleari.

Una cover del coro a cappella sloveno Perpetuum Jazzile ha totalizzato fino ad oggi (settembre 2021) quasi 23 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Nell'arte contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

L'artista tedesco Max Siedentopf ha creato un'installazione, in un deserto namibiano, che riproduce all'infinito il brano musicale Africa.[13]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1982) Posizione
Belgio (Fiandre)[25] 79
Nuova Zelanda[26] 42
Paesi Bassi[27] 25
Classifica (1983) Posizione
Australia[14] 25
Canada[28] 16
Italia[29] 75
Stati Uniti[30] 24

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Africa, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ (EN) Toto – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 24 maggio 2015.
  3. ^ (DE) Toto – Africa – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 20 gennaio 2023.
  4. ^ (EN) ARIA Accreditations - September 2022 (PDF), su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 4 ottobre 2022.
  5. ^ (DA) Africa, su IFPI Danmark. URL consultato il 3 maggio 2022.
  6. ^ (EN) Official Top 40 Singles - 08 January 2024, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 5 gennaio 2024.
  7. ^ (EN) Africa, su British Phonographic Industry. URL consultato il 30 aprile 2023.
  8. ^ (EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 13 febbraio 2024. Digitare "Toto" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
  9. ^ (EN) Toto - Africa – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 20 luglio 2022.
  10. ^ Africa (certificazione), su FIMI. URL consultato il 22 novembre 2021.
  11. ^ (EN) Georgy Porgy/Africa, su AllMusic, All Media Network.
  12. ^ (EN) Georgy Porgy / Africa, su Discogs, Zink Media.
  13. ^ Claudio Biazzetti, “Africa” dei Toto suonerà in eterno nel deserto della Namibia, in Rolling Stone, 15 gennaio 2019. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  14. ^ a b David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  15. ^ a b c d e f (NL) Toto - Africa, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 24 maggio 2015.
  16. ^ (EN) Top Singles - Volume 37, No. 24, February 12 1983, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2015).
  17. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  18. ^ (FR) Accès direct à ces Artistes, su infodisc.fr. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2015). Selezionare "TOTO" e premere "OK".
  19. ^ Irish Recorded Music Association, Search the Charts - Africa, su irishcharts.ie, Fireball Media. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2015).
  20. ^ Hit Parade Italia - Indice per Interprete: T, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 24 maggio 2015.
  21. ^ (EN) Chart Archive – Toto – Africa, su chartarchive.org, Chart Stats. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
  22. ^ Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  23. ^ a b (EN) Toto – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 24 maggio 2015. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  24. ^ (EN) South African Rock Lists Website SA Charts 1969 – 1989 Acts (T), su Rock.co.za, John Samson. URL consultato il 24 maggio 2015.
  25. ^ (NL) Ultratop.be – Jaaroverzichten 1982, su ultratop.be. URL consultato il 24 maggio 2015.
  26. ^ (EN) Top Selling Singles of 1982, su nztop40.co.nz, Recording Industry Association of New Zealand. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2015).
  27. ^ (NL) Dutch charts jaaroverzichten 1982, su dutchcharts.nl. URL consultato il 24 maggio 2015.
  28. ^ (EN) Top Singles - Volume 39, No. 17, December 24 1983, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2015).
  29. ^ I singoli più venduti del 1983, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 24 maggio 2015.
  30. ^ (EN) Billboard Top 100 – 1983, su Longboredsurfer.com, The Longbored Surfer. URL consultato il 24 maggio 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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