Vino moldavo

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La vineria Purcari circondata dai suoi vigneti. Il vigneto in primo piano è un "villaggio" usato per il vino fatto in casa

Con una produzione di 124.200 tonnellate di vino (fino al 2009), la Moldavia possiede un'industria vinicola ben sviluppata. Ha un'area vinicola di 148.500 ettari (367.000 acri) di cui 107.800 ettari (266.000 acri) sono usati per produzione commerciale.[1] I rimanenti 40.700 ettari (101.000 acri) sono vigneti piantati nei villaggi attorno alle case usati per fare vino fatto in casa. Molte famiglie possiedono le loro ricette e fili d'uva che sono stati tramandate attraverso le generazioni.

Nel 2014, la Moldavia era il ventesimo produttore di vino nel mondo. Gran parte della produzione industriale di vino nel paese è destinata all'esportazione; ogni anno vengono esportate 67 milioni di bottiglie di vino,[senza fonte] verso Polonia, Romania, Russia e Stati Uniti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Francobollo moldavo, dedicato alla Giornata Nazionale del Vino

I fossili delle foglie di vino Vitis teutonica presso il villaggio di Naslavcia nel nord della Moldavia indica che l'uva sia cresciuta qui approssimativamente tra i 6 e i 25 milioni di anni fa. La dimensione delle impronte di semi d'uva trovati presso il villaggio di Varvarovca, risalente al 2800 a.C., prova che all'epoca l'uva era già stata coltivata. La viticoltura e la vinificazione nell'area tra i fiumi Nistru e Prut, iniziate 4000–5000 anni fa, ebbero periodi di alti e bassi ma sopravvissero a tutti i cambiamenti sociali e alle condizioni economiche.

Dalla fine del III sec. a.C., la popolazione locale stabilì collegamenti commerciali con i Greci e dal 107 d.C. con i Romani, un fatto che ha fortemente influenzato l'intenso sviluppo della viticoltura e della vinificazione.[senza fonte]

Dopo la formazione dello stato feudale moldavo nel XIV secolo, la viticoltura iniziò a svilupparsi e fiorì nel XV secolo durante il regno di Stefano il Grande, il quale promosse l'importazione di varietà di alta qualità e il miglioramento della qualità del vino, che fu una delle esportazioni chiave della Moldavia nel periodo medievale, soprattutto verso Polonia, Ucraina e Russia.

Dopo il Trattato di Bucarest nel 1812, quando la regione diventò una provincia dell'Impero russo, l'industria vinicola fiorì ancora. Le principali varietà erano le tradizionali: Rară Neagră, Plavai, Galbena, Zghiharda, Batuta Neagră, Fetească Albă, Fetească Neagră, Tămâioasa, Cabasia e molte altre locali,ma anche varietà ungheresi, bulgare, greche e turche. In questo periodo, i viticoltori ottennero il sostegno del governo e dal 1837 l'area vinicola in Bessarabia raggiunse 14.000 ettari, e la produzione di vino raggiunse i 12 milioni di litri. La seconda metà del XIX secolo vide una piantagione intensiva di varietà francesi di nuova introduzione, come Pinot blanc, Pinot noir, Pinot gris, Aligote, Cabernet Sauvignon, Sauvignon blanc, Gamay, Muscat blanc. Fu allora che vini come Negru de Purcari e Romanesti, che hanno reso famosa la Moldavia come un buon produttore di vino, iniziarono ad essere prodotti.

Dopo il danno della phylloxera alla fine del XIX secolo, fu solo nel 1906 che le vigne iniziarono a riprendersi con innesti di materiale. Fino al 1914 la Bessarabia aveva la più grande area vinicola dell'Impero Russo.

Entrambe le Guerre Mondiali danneggiarono pesantemente i vigneti moldavi e l'industria vinicola. La re-introduzione dei vigneti moldavi iniziò durante l'Unione Sovietica, negli anni 50. Più di 150.000 ettari furono piantati in 10 anni, e fino al 1960 la totale area vinicola aveva raggiunto i 220.000 ettari.

Nel 2006, un conflitto diplomatico con la Russia sfociò nel divieto russo di vini moldavi e georgiani nel 2006, danneggiando pesantemente l'industria vinicola in Moldavia, poiché la Russia rimaneva di gran lunga il più grande importatore di vini moldavi[senza fonte]

. Un nuovo divieto fu imposto nel settembre 2013, a seguito dell'annuncio della Moldova di firmare una bozza di accordo di associazione con l'Unione europea.[2][3]

Regioni vinicole in Moldavia[modifica | modifica wikitesto]

In Moldavia vi sono quattro regioni per la viticoltura:

La regione più importante, l'area meridionale, è adatta per vini rossi dolci e semidolci. I vini bianchi hanno un alto contenuto di alcol. Anche micro regioni come Taraclia, Ciumai, Comrat, Ceadir-Lunga, Baurci, Cazaiac, Tomai, Cimislia ecc. si trovano a sud.

Varietà di uva[modifica | modifica wikitesto]

Rară Neagră - la principale varietà rossa locale

La viticoltura moldava è caratterizzata da una grande varietà di uve[4]:

Varietà Diffusione
Bianco 70%
Rosso 24%
Da tavola 6%
Tipi Diffusione
Europeo 70%
Locale 16%
Caucasico 14%

Varietà locali[modifica | modifica wikitesto]

Oggi in Moldavia sono ancora presenti solo alcune varietà locali:

  • Fetească albă: varietà locale bianca;
  • Fetească regală: varietà bianca, un incrocio naturale tra Fetească albă e Furmint;
  • Rară Neagră: Varietà rossa tradizionalmente utilizzata principalmente per la miscelazione con altre varietà, ad es. il famoso Negru de Purcari. Responsabile per la fama dei vini Purcari nel XVIII secolo, prima dell'introduzione del Cabernet Sauvignon. L'area totale piantata è di 170 ettari principalmente nella regione di Purcari;
  • Fetească neagră: varietà di uva rossa;
  • Plavai: varietà bianca, popolare nel XIX secolo e all'inizio del XX secolo. Oggi questa varietà è rara;
  • Busuioacă albă: varietà bianca aromatica.

Varietà introdotte[modifica | modifica wikitesto]

Varietà bianche: Chardonnay, Sauvignon blanc, Aligoté, Pinot gris, Pinot blanc, Riesling, Traminer, Muscat, Silvaner, Müller-Thurgau, Rkatsiteli.

Varietà rosse: Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot noir, Malbec, Saperavi, Gamay.

Recentemente: Syrah, Cabernet Franc, Petit Verdot, Carignan, Montepulciano, Sémillon, Ugni blanc, e Tempranillo sono stati condizionatamente registrati per il processo.

Divin[modifica | modifica wikitesto]

Il Divin rappresenta il nome, brevettato nella Repubblica di Moldova, del brandy del paese, prodotto in conformità con la tecnologia classica della produzione di cognac.

Cantine[modifica | modifica wikitesto]

Mileștii Mici – le più grandi cantine di vino nel mondo
Enoteca Nazionale a Cricova

La collezione di vini moldavi "Mileştii Mici", con quasi 2 milioni di bottiglie, è la più grande collezione di vini al mondo, secondo il Guinness dei primati. Si estende per 250 km, di cui sono attualmente in uso solo 120 km.

La cantina Cricova ha anche una vasta rete di gallerie sotterranee che si estendono per 120 km.

Castello e cantina della famiglia Mimi

Industria del vino[modifica | modifica wikitesto]

La Moldova Wine Guild è un'associazione no-profit fondata nell'agosto del 2007 da diverse cantine private leader della Moldavia, come Acorex Wine Holding, Vinaria Bostavan, Chateau Vartely, DK-Intertrade, Dionysos-Mereni, Lion-Gri, e Vinaria Purcari.

Insieme, le cantine esportano più di un terzo di tutto il vino moldavo. Le cantine associate sono unite dal loro desiderio di elevare il profilo della Moldavia come un importante paese produttore di vino europeo. Per raggiungere questo obiettivo, i membri lavorano insieme per promuovere i loro vini sul mercato internazionale attraverso iniziative di marketing congiunte e per educare il commercio internazionale del vino e la stampa sulla Moldavia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su vinmoldova.md. URL consultato il 25 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2018).
  2. ^ euractiv.com, https://www.euractiv.com/europes-east/russia-punishes-moldova-banning-news-530394.
  3. ^ decanter.com, http://www.decanter.com/news/wine-news/584351/russia-s-ban-on-moldovan-wine-unfounded.
  4. ^ Soiuri de vita-de-vie cultivate în Moldova (RO)

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]