Utente:Sannagiuu/Sandbox

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Sannagiuu/Sandbox
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC6450H9916N1714O2023S38
Massa molecolare (u)145058,2 g/mol
Numero CAS242138-07-4
Codice ATCR03DX05
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Iniezione sottocutanea
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità62%
Emivita26 giorni
Indicazioni di sicurezza

L'omalizumab, venduto dalla casa farmaceutica Novartis con il nome commerciale di Xolair, è un anticorpo monoclonale anti-IgE usato nel trattamento dell'asma. In seguito al legame selettivo del farmaco alle immunoglobuline E, l'effetto terapeutico più importante è la riduzione della frequenza e della gravità delle esacerbazioni dell'asma allergico mediato da IgE.[1] L'omalizumab è stato sviluppato dalla Genentech Inc.[2]

Meccanismo d'azione[modifica | modifica wikitesto]

L'omalizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato appartenente alla classe delle IgG, prodotto per mezzo della tecnologia del DNA ricombinante. Esso agisce legandosi specificamente alle IgE umane circolanti, impedendo il loro legame con il recettore FcεR1 posto su mastociti e basofili.[3] In questo modo, inibisce la degranulazione mastocitaria, responsabile delle manifestazioni allergiche. La sua azione diminuisce le IgE plasmatiche a livelli non rilevabili e riduce significativamente la risposta broncospastica dovuta alla stimolazione antigenica.[4] Oltre a neutralizzare le IgE libere, l'omalizumab provoca down-regulation FcεR1 sulla superficie dei mastociti, riducendo il numero delle IgE legate ad essi.[4] Inoltre, blocca anche il legame delle IgE al recettore a bassa affinità per le IgE (FcεR2) presente su linfociti B e T, macrofagi ed eosinofili, inibendo l'attivazione di queste cellule da parte degli allergeni e, di conseguenza, l'infiammazione cronica.[5] A differenza dei tradizionali farmaci anti-IgE, omalizumab non interagisce con le IgE già legate ai mastociti e ai basofili.[4] La somministrazione ripetuta diminuisce l'infiammazione bronchiale e la gravità dell'asma, migliora i sintomi nasali e congiuntivali e riduce la richiesta di glucocorticoidi in pazienti con asma.[2]

Indicazioni[modifica | modifica wikitesto]

L'omalizumab viene utilizzato per il trattamento di asma allergico grave negli adulti e negli adolescenti che presentano una sintomatologia non efficacemente controllata da alti dosaggi di glucocorticoidi, somministrati per via inalatoria ed in associazione con un beta agonista a lunga durata d'azione[1]. Il suo utilizzo è stato approvato anche per il trattamento dell'orticaria cronica spontanea.[6]

Posologia[modifica | modifica wikitesto]

La dose appropriata e la frequenza di somministrazione dell'omalizumab sono determinate dai livelli di IgE basali, rilevati prima di iniziare il trattamento, e dal peso corporeo[3]. Esso viene somministrato da un medico o da un infermiere soltanto come iniezione sottocutanea, nella regione deltoidea del braccio o in alternativa nella coscia. Le somministrazioni possono essere fatte in 1-3 iniezioni sottocutanee ad intervalli di 2-4 settimane. La dose massima raccomandata di omalizumab è di 600mg ogni due settimane[3]. L'omalizumab è un farmaco destinato ad un trattamento a lungo termine, devono infatti trascorrere almeno 12-16 settimane prima che ne venga constatata l'efficacia[3]. Esso è disponibile come polvere liofilizzata in fiale da 5 ml, per uso iniettivo[3].

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

In seguito alla somministrazione di una dose singola per via sottocutanea, l'omalizumab viene assorbito lentamente, raggiungendo il picco di concentrazione sierica dopo una media di 7-8 giorni. Il farmaco viene assorbito con una biodisponibilità pari al 62%.[4] Il metabolismo dell'omalizumab è determinato dalla sua struttura IgG1 e dalla sua capacità di legare in modo specifico le IgE. L'eliminazione delle IgG avviene da parte del fegato, ed include la degradazione nel sistema reticoloendoteliale e nelle cellule endoteliali. Le IgG immodificate vengono inoltre escrete nella bile. L'emivita di eliminazione è di circa 26 giorni. La clearance dell'Omalizumab coinvolge i normali processi di clearance delle immunoglobuline G umane, tra cui i processi di eliminazione dovuti alla formazione di complessi con target specifico, le immunoglobuline E.[3]

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

L'assunzione di omalizumab risulta controindicata in qualsiasi caso di ipersensibilità nei confronti del principio attivo e di uno qualsiasi degli eccipienti in polvere contenuti nella sua formulazione farmaceutica (saccarosio, L-istidina, L-istidina cloridrato monoidrato, polisorbato 20); durante l'allattamento e la gravidanza; nel trattamento di reazioni anafilattiche provocate da allergia alimentare, dermatite atopica, rinite allergica; iperimmunoglobulinemia E; aspergillosi polmonare. Nel caso, invece, di malattie autoimmuni, condizioni patologiche mediate da immunocomplessi, insufficienza renale o epatica è necessario utilizzare omalizumab con cautela.[3]

Effetti indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli effetti indesiderati più comuni si riscontrano prevalentemente febbre, specialmente nei bambini in età pediatrica; reazioni al sito di iniezione quali dolore, gonfiore, prurito e arrossamento; dolore addominale superiore e cefalea. Tra gli effetti indesiderati meno comuni si annoverano: vertigini, sonnolenza o stanchezza; formicolio o intorpidimento di mani o piedi; svenimento, ipotensione posturale; vampate; mal di gola; tosse; problemi respiratori acuti; malessere e nausea; diarrea; indigestione; orticaria; eruzione cutanea; maggiore sensibilità della pelle al sole; aumento di peso; sintomi di tipo influenzale; gonfiore agli arti superiori. Gli effetti indesiderati rari sono di più grave entità e comprendono invece: infezione da parassiti e da elminti; disturbi del sistema immunitario quali: reazioni allergiche locali o sistemiche di tipo I, compresi anafilassi e shock anafilattico, malattia da siero, reazioni allergiche di tipo III. Il meccanismo fisiopatologico suggerito per tali manifestazioni comprende la formazione e il deposito di immunocomplessi in seguito alla formazione di auto-anticorpi diretti contro l’omalizumab. I pazienti con asma grave possono raramente presentare orticaria cronica spontanea, lupus eritematoso sistemico, sindrome ipereosinofila sistemica o sindrome di Churg-Strauss, con rash vasculitico, peggioramento dei sintomi polmonari, anormalità dei seni paranasali, complicanze cardiache, neuropatia. La sospensione di omalizumab deve essere considerata in tutti i casi gravi.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bertram G. Katzung e Anthony J. Trevor, Farmacologia generale e clinica, 10ª ed., Piccin, 2017, p. 397, ISBN 978-88-299-2847-7.
  2. ^ a b Allergic Asthma and CIU Treatment | XOLAIR® (Omalizumab), su www.xolair.com. URL consultato il 19 novembre 2018.
  3. ^ a b c d e f g h Agenzia Italiana Farmaco (AIFA), Riassunto delle caratteristiche del prodotto (Omalizumab), su farmaci.agenziafarmaco.gov.it.
  4. ^ a b c d Foye, Lemke, Williams, Roche e Zito, Principi di Chimica Farmaceutica, 6ª ed., Piccin, 2014, p. 1405, ISBN 978-88-299-2663-3.
  5. ^ Goodman & Gilman, Goodman and Gilman - Il Manuale - Le Basi Farmacologiche della Terapia, a cura di Laurence L. Brunton, R. Hilal-Dandan, 2ª ed., Zanichelli, 2015, ISBN 978-88-081-7904-3..
  6. ^ Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), Riassunto della EPAR (Omalizumab) (PDF), su ema.europa.eu.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bertram G. Katzung e Anthony J. Trevor, Farmacologia generale e clinica, 10ª ed., Piccin, 2017, ISBN 978-88-299-2847-7.
  • Goodman & Gilman, Goodman and Gilman - Il Manuale - Le Basi Farmacologiche della Terapia, a cura di Laurence L. Brunton, R. Hilal-Dandan, 2ª ed., Zanichelli, 2015, ISBN 978-88-081-7904-3.
  • Foye, Lemke, Williams, Roche e Zit, Principi di Chimica Farmaceutica, 6ª ed., Piccin, 2014, ISBN 978-88-299-2663-3.
  • Agenzia Italiana Farmaco (AIFA), Riassunto delle caratteristiche del prodotto (Omalizumab), su farmaci.agenziafarmaco.gov.it.
  • Caruso M, Morjaria J, Emma R, Amaradio MD, Polosa R., Biologic agents for severe asthma patients: clinical perspectives and implications, Intern Emerg Med. 2018 Mar;13(2):155-176. doi: 10.1007/s11739-017-1773-y. Epub 2017 Dec 14. Review. PMID: 29238905
  • Di Bona D, Fiorino I, Taurino M, Frisenda F, Minenna E, Pasculli C, Kourtis G, Rucco AS, Nico A, Albanesi M, Giliberti L, D'Elia L, Caiaffa MF, Macchia L., Long-term "real-life" safety of omalizumab in patients with severe uncontrolled asthma: A nine-year study, Respir Med. 2017 Sep;130:55-60. doi: 10.1016/j.rmed.2017.07.013. Epub 2017 Jul 19.PMID: 29206634
  • Corren J, Kavati A, Ortiz B, Vegesna A, Colby JA, Ruiz K, Panettieri RA Jr, Patient-reported outcomes in moderate-to-severe allergic asthmatics treated with omalizumab: a systematic literature review of randomized controlled trials, Curr Med Res Opin. 2018 Jan;34(1):65-80. doi: 10.1080/03007995.2017.1395734. Epub 2017 Nov 10. PMID: 29057669
  • Ohta K, Nagase H, Suzukawa M, Ohta S, Antibody therapy for the management of severe asthma with eosinophilic inflammation, Int Immunol. 2017 Jul 1;29(7):337-343. doi: 10.1093/intimm/dxx045. Review. PMID: 28910970
  • Bhutani M, Yang WH, Hébert J, de Takacsy F, Stril JL, The real world effect of omalizumab add on therapy for patients with moderate to severe allergic asthma: The ASTERIX Observational study, PLoS One. 2017 Aug 31;12(8):e0183869. doi: 10.1371/journal.pone.0183869. eCollection 2017. PMID: 28859150
  • António Miguel Ferrão Silveira, Luís Carreto, Cecília Pardal, Evaluating the efficacy of omalizumab in severe persistent asthma patients, European Respiratory Journal 2017 50: PA4020; DOI: 10.1183/1393003.congress-2017.PA4020
  • Stanley Szefler, Jenya Antonova, Benjamin Trzaskoma, Benjamin Ortiz, Brandee Paknis, Ahmar Iqbal, Stanley Goldstein, Omalizumab treatment reduces asthma exacerbations in children with moderate or severe persistent asthma, European Respiratory Journal 2017 50: PA587; DOI: 10.1183/1393003.congress-2017.PA587
  • Giorgio Walter Canonica, Claudia Pitotti, Fabiana Saccheri, Laura Rigoni, Omalizumab decreases medical resource utilisation in patients with severe allergic asthma in an Italian real-life setting, European Respiratory Journal 2017 50: PA3961; DOI: 10.1183/1393003.congress-2017.PA3961

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]