Utente:Chiara Dell'Artino/Sandbox

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Arteria Facciale[modifica | modifica wikitesto]

L'Arteria facciale o arteria mascellare esterna  è il ramo collaterale più grosso della carotide esterna. Nasce superiormente all'arteria linguale sopra il grande corno dell'osso ioide.

Vascolarizza il palato molle, la tonsilla palatina, la ghiandola sottomandibolare, la cute e i muscoli del mente, le labbra e il naso esterno.

Dall'arteria facciale originano molti rami collaterali che si suddividono in cervicali e facciali.

I rami cervicali sono: l'arteria palatina ascendente, tonsillare, rami ghiandolari e arteria sottomentale. I rami facciali sono: arteria labiale inferiore e superiore. Il ramo terminale, invece, è rappresentato dall'arteria nasale laterale (o arteria dell'ala del naso) che nasce al livello della radice del naso e decorre sulla superficie laterale anastomizzandosi con l'arteria dorsale del naso.

Nel collo, alla sua origine, è rivestita solo da cute, dal muscolo platisma, da fasce e spesso anche dal nervo ipoglosso. L’arteria facciale, inoltre, è ricoperta da tessuto adiposo della guancia, e accanto all’angolo della bocca, dai muscoli grande zigomatico e risorio, e decorre superficialmente ai muscoli buccinatore ed elevatore dell’angolo della bocca. Può decorrere sopra o attraverso il muscolo elevatore proprio del labbro superiore e segue un decorso complesso a lato del naso verso l’angolo mediale dell’occhio. Essa termina nel contesto del muscolo elevatore del labbro superiore e dell’ala del naso.

E’ possibile avvertire facilmente la pulsazione dell’arteria mascellare esterna in corrispondenza del margine inferiore della mandibola o leggermente sopra a questa e davanti al muscolo massetere.

Decorso[modifica | modifica wikitesto]

L'arteria facciale nasce sopra l’origine dell’arteria linguale e termina sulla parete laterale del naso esterno, in prossimità dell’angolo interno dell’orbita.

A partire dalla sua origine, l’arteria facciale percorre obliquamente verso l’alto e in avanti, incrociando il ventre posteriore del muscolo digastrico ed il muscolo stiloioideo sulla loro superficie mediale, per passare poi nel triangolo sottomandibolare; in questo punto l’arteria facciale è ricoperta dalla ghiandola sottomandibolare. Raggiungendo il margine superiore della ghiandola, l’arteria ruota bruscamente in direzione laterale, essendo localizzata o in una doccia della ghiandola stessa, oppure compresa nella parte interna del suo parenchima. La convessità di questa repentina curvatura è in genere ricoperta dall’angolo della mandibola e raggiunge una posizione vicina al polo inferiore della tonsilla palatina, dalla quale risulta separata grazie alla presenza di fasci del muscolo costrittore della faringe. La parte orizzontale dell’arteria, sopra la ghiandola sottomandibolare, è diretta obliquamente in avanti, lateralmente e leggermente verso il basso, in direzione del margine inferiore della mandibola che l’arteria raggiunge proprio davanti al margine anteriore del muscolo massetere. In questo punto, l’arteria descrive una seconda brusca curvatura, girando intorno al margine mandibolare, sotto l’incisura antigoniale, per entrare così nella faccia. La parte facciale dell’arteria, che dà il nome al vaso stesso, è caratterizzata da un percorso alquanto tortuoso per adattarsi, nel collo, alla mobilità della faringe durante la deglutizione e, nella faccia, ai movimenti della mandibola e delle guance e alla distensione delle labbra che è molto variabile.

L’arteria, dal punto in cui attraversa il margine inferiore della mandibola, si dirige verso la giuntura della bocca e prosegue quindi lungo il margine laterale della piramide nasale fino a raggiungere l’angolo interno dell’occhio. In questa regione essa termina come arteria angolare, anastomizzandosi con rami dell’arteria oftalmica che proviene dalla carotide interna.

Nel suo decorso verso l’alto ed in avanti, in direzione della commessura buccale, l’arteria facciale si trova profondamente al muscolo depressore della commessura buccale, al risorio ed allo zigomatico maggiore e, quindi si va a situare tra l’elevatore del labbro superiore e l’elevatore della commessura buccale.

Rami Collaterali[modifica | modifica wikitesto]

Dall'arteria facciale originano molti rami collaterali, che si suddividono in rami cervicali e facciali. I rami cervicali comprendono: l'arteria palatina ascendente, l’arteria tonsillare, rami ghiandolari e l’arteria sottomentale. Tra i rami facciali ritroviamo: l’arteria labiale inferiore e superiore.

L'arteria nasale laterale (o arteria dell'ala del naso) rappresenta il ramo terminale, che nasce all'altezza della radice del naso distribuendosi alla superficie laterale del naso esterno, dove va ad anastomizzarsi con l'arteria dorsale del naso.

Rami Cervicali[modifica | modifica wikitesto]

  • Arteria Palatina Ascendente: Nasce in prossimità dell’origine dell’arteria facciale. Decorre in alto tra i muscoli stiloglosso e lo stilofaringeo per raggiungere il versante laterale della faringe, lungo il quale risale tra il muscolo costrittore superiore della faringe e il muscolo pterigoideo mediale, verso la base cranica. Si biforca accanto al muscolo elevatore del velo palatino. Un ramo segue questo muscolo, insinuandosi sopra il margine superiore del muscolo costrittore superiore della faringe per irrorare il palato molle e per anastomizzarsi con l’omologa controlaterale e con il ramo palatino maggiore dell’arteria mascellare interna. L’altro ramo della biforcazione perfora il muscolo costrittore superiore della faringe per irrorare la tonsilla e la tuba faringotimpanica e per anastomizzarsi con le arterie tonsillare e faringea ascendente.
  • Arteria Tonsillare: Fornisce l’apporto ematico principale alla tonsilla palatina. Risale tra i muscoli pterigoideo interno e stiloglosso, perfora il muscolo costrittore superiore della faringe al margine superiore dello stiloglosso e penetra nel polo inferiore della tonsilla. Tale arteria si ramifica nella tonsilla e nella muscolatura della parte posteriore della lingua. L’arteria tonsillare può talvolta originare dall’arteria palatina ascendente.
  • Arteria Sottomentale: E' il più ampio ramo collaterale cervicale dell’arteria facciale. L'arteria sottomentale si distacca dalla porzione orizzontale dell'arteria facciale, prima che questa volga verso l'alto per passare nella facciale. Il ramo principale dell'arteria sottomentale converge con il nervo milo-ioideo e, seguendo quest'ultimo, raggiunge la superficie infero-laterale del muscolo milo-ioideo. L'arteria sottomentale fornisce i linfonodi del triangolo sottomandibolare, il ventre anteriore del muscolo digastrico ed il muscolo milo-ioideo. I rami che perforano il muscolo milo-ioideo si anastomizzano con i rami dell'arteria sottolinguale. L'arteria sottolinguale può essere sostituita da un ramo dell'arteria sottomentale ma, talvolta, è vero anche il contrario, in quanto, se manca l'arteria, la fornitura di sangue per le formazioni situate nella parte anteriore del triangolo sottomandibolare è garantita da un ramo perforante l'arteria sottolinguale. Nella regione del mento, un ramo terminale dell'arteria sottomentale volge verso l'alto nella faccia, dove si anastomizza con i rami dell'arteria labiale inferiore. In seguito, risale al di sopra della mandibola, a livello del mento, e si divide in due branche: superficiale e profonda, che si anastomizzano con le arterie labiale inferiore e mentale per irrorare il labbro inferiore e il mento.
  • Rami ghiandolari: Si tratta di tre o quattro grossi vasi ematici che irrorano la ghiandola salivare sottomandibolare e i linfonodi ad essa associati, i muscoli adiacenti e la cute.

Rami Facciali[modifica | modifica wikitesto]

  • Arteria labiale inferiore: Origina accanto all’angolo della bocca, decorre verso l’alto e in avanti sotto al muscolo depressore dell’angolo della bocca, penetra poi nel muscolo orbicolare della bocca per decorrere con tragitto sinuoso accanto al margine del labbro inferiore, tra i muscoli e la mucosa. Tale arteria la ritroviamo ad irrorare le ghiandole labiali inferiori, la mucosa e i muscoli, e si anastomizza con l’omologa controlaterale e con il ramo mentale dell’arteria alveolare inferiore.
  • Arteria labiale superiore: Si tratta di un vaso più ampio e tortuoso rispetto all’arteria labiale inferiore. Segue un decorso simile lungo il margine labiale superiore, tra la mucosa e il muscolo orbicolare della bocca, si anastomizza con l’omologa controlaterale e irrora, come dice il nome stesso, il labbro superiore. Inoltre fornisce due rami, un ramo alare e un ramo settale, quest’ultimo si distribuisce alla parte anteroinferiore del setto nasale.

Rami Terminali[modifica | modifica wikitesto]

  • Arteria nasale laterale: Tale ramo collaterale irrora il dorso e l’ala del naso, si stacca dall’arteria facciale a lato del naso. Va ad anastomizzarsi con la sua omologa controlaterale, ovvero con l'arteria dorsale del naso. L’arteria laterale del naso può essere inoltre sostituita da una branca proveniente dall’arteria labiale superiore.
  • Arteria angolare: In alcuni casi l’arteria facciale si continua con un ramo sottile chiamato arteria angolare, che va ad anastomizzarsi con l’arteria dorsale del naso.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • E. Lloyd DuBrul, Anatomia Orale di Sicher, Edizione Italiana a cura di A. Miani e V. F. Ferrario, Ed. edi.ermes, Milano 1988, ISBN 88-85019-49-8, 2 ristampa
  • Susan Standring, Gray's Anatomy: The Anatomical Basis of Clinical Practice, 40ª ed., Churchill Livingston, 2009, ISBN 978-88-214-3132-6
  • Giuseppe Anastasi, Mario Cannas, Guido Cavaletti, Saverio Cinti, Ottavio Cremona, Velia D’Agata, Raffaele De Caro, Rosario F. Donato, Giuseppe Familiari, Francesco Fornai, Eugenio Gaudio, Massimo Gulisano, Lucia Manzoli, Fabrizio Michetti, Sebastiano Miscia, Andrea Montella, Daniela Quacci, Rita Rezzani, Domenico Ribatti, Pellegrino Rossi, Andrea Sbarbati, Paola Secchiero, Claudio Sette, Chiarella Sforza, Carlo Tacchetti, Alessandro Vercelli, Marco Vitale, Giorgio Zauli, Sandra Zecchi, Trattato di Anatomia Umana, 4ª ed., edi-ermes, 2006, ISBN 88-7051-285-1.

Altri Progetti[modifica | modifica wikitesto]

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Arteria facciale

Plesso Cervicale[modifica | modifica wikitesto]

Il plesso cervicale è uno dei sei plessi nervosi appartenenti al Sistema nervoso periferico costituito dai rami anteriori dei nervi spinali.

I sei plessi nervosi, in direzione cranio-caudale sono i seguenti:

Il plesso cervicale è formato dai rami anteriori del primo, secondo, terzo e quarto nervo cervicale (C1-C4), che si uniscono andando a costituire tre anse anastomotiche disposte in verticale. Il quarto nervo cervicale dà origine anche a un ramo discendente che entra nel plesso brachiale, mentre C1 emette un ramo che si accolla al nervo ipoglosso. Tale plesso innerva alcuni muscoli del collo e il diaframma, inoltre le aree della cute della testa, del collo e del torace.

Localizzazione[modifica | modifica wikitesto]

E’ localizzato profondamente nel collo, nella loggia carotica, tra i muscoli scaleni al davanti dei processi trasversi delle vertebre cervicali. Occupa l'interstizio delimitato dallo scaleno anteriore e dai muscoli lunghi del collo e della testa anteromedialmente e dai muscoli splenio del collo, scaleno medio ed elevatore della scapola posterolateralmente. Medialmente entra in rapporto con il fascio vascolonervoso del collo. Il margine posteriore del muscolo sternocleidomastoideo costituisce il punto di repere a livello del quale i suoi rami si rendono visibili.

Rami[modifica | modifica wikitesto]

Il plesso cervicale è formato dai rami anteriori dei primi quattro nervi cervicali (C1-C4); ogni ramo di tale plesso, ad eccezione del primo, è diviso in due rami: un ramo ascendente e un ramo discendente, che si uniscono ai corrispondenti rami dei nervi contigui per costituire anse anastomotiche. Si tratta delle anse cervicali, che sono disposte una sopra l’altra e si suddividono in superiore, media ed inferiore.

Il plesso cervicale fornisce dunque rami anastomotici, rami cutanei e rami muscolari.

Rami Anastomotici[modifica | modifica wikitesto]

I rami anastomotici del plesso cervicale sono rappresentati da quattro o cinque rami comunicanti grigi provenienti dal tronco simpatico, anche il nervo vago si collega con un esile filuzzo nervoso, mentre, caratteristico e importante è il collegamento con il nervo ipoglosso mediante due o tre rami anastomotici.

Il ramo ipoglosso si stacca alla fine dal nervo ipoglosso formando una serie di rami, cioè il meningeo, la radice superiore dell'ansa cervicale, i nervi diretti ai muscoli tiroioideo e genioioideo. Un ramo anastomotico connette inoltre il quarto e il quinto ramo cervicale.

I primi quattro rami ventrali ricevono ciascuno un ramo comunicante grigio dal ganglio cervicale superiore simpatico.

La radice superiore dell'ansa cervicale (o discendente dell'ipoglosso) lascia il nervo ipoglosso nel punto in cui esso curva intorno all'arteria occipitale e poi discendente anteriormente alla guaina carotidea. Contiene esclusivamente fibre provenienti dal I nervo spinale cervicale. Dopo aver dato un ramo per il ventre superiore del muscolo omoioideo, riceve la radice inferiore dell'ansa proveniente dal II e dal III nervo spinale cervicale. Le due radici formano l'ansa cervicale, o ansa dell'ipoglosso, dalla quale originano i rami che innervano i muscoli sternoioideo, sternotiroideo e il ventre inferiore del muscolo omoioideo.

Si ritiene che un altro ramo discendente nel torace anteriormente ai vasi per unirsi ai nervi cardiaco e frenico.

Rami Cutanei[modifica | modifica wikitesto]

I rami cutanei sono sensitivi, sono deputati alla sensibilità esterocettiva proveniente dalla cute di svariate regioni. Questi si fanno superficiali andando a perforare la fascia cervicale superficiale, al di dietro del muscolo sternocleidomastoideo. Si distribuiscono prevalentemente alla cute di collo, all’orecchio, alla parotide e alla spalla. Tra questi vi ritroviamo:

  • Nervo cervicale trasverso(o nervo cutaneo trasverso del collo) = tale nervo nasce dall’ansa cervicale media (C2, C3) e raggiunge la cute delle regioni sopra e sottoioidea, dove si distribuisce con rami ascendenti e discendenti.
  • Nervo piccolo occipitale= origina dall’ansa cervicale media (C2), raggiunge il margine posteriore del muscolo sternocleidomastoideo e seguendone la direzione innerva la cute della regione occipitale e mastoidea; è stato suggerito che la compressione o lo stiramento di tale nervo contribuisca al mal di testa cervicogenetico.
  • Nervo grande auricolare = si tratta, nella maggior parte dei casi, del più voluminoso dei rami superficiali di tale plesso; proviene dall’ansa cervicale media (C2, C3), dalla quale si distacca, e decorrendo in dietro sotto il muscolo sternocleidomastoideo e successivamente risalendo sulla faccia laterale del muscolo si dirige alla cute del padiglione auricolare, che innerva. Durante il suo decorso inoltre emette dei rami sensitivi che si vanno ad anastomizzare con il nervo facciale, e dei rami sensitivi cutanei per le regioni parotidea e masseterina (in parte).
  • Nervi sopraclavicolari= derivano dall’ansa cervicale inferiore; essi profondamente al muscolo sternocleidomastoideo si suddividono in tre gruppi di piccoli rami (anteriore, medio e posteriore) i quali raggiungono la cute delle regioni superiori del torace e della spalla.

Dunque il nervo cutaneo trasverso del collo decorre trasversalmente in avanti; il nervo piccolo occipitale e il nervo grande auricolare sono ascendenti; infine i nervi sopraclavicolari sono discendenti.

Rami Muscolari[modifica | modifica wikitesto]

I rami muscolari sono motori e si distribuiscono ai muscoli retto anteriore della testa, muscolo retto laterale della testa, muscolo lungo del collo, muscolo lungo della testa, muscoli scaleni anteriore e medio, muscolo elevatore della scapola, muscoli intertrasversari, muscolo sternocleidomastoideo e muscolo trapezio. In particolare comprendono: nervi a disposizione segmentale, nervi per il muscolo sternocleidomastoideo, nervi per il muscolo trapezio, nervo frenico e nervo cervicale discendente.

  • Nervi a disposizione segmentale: innervano la muscolatura vertebrale contigua al plesso cervicale, dal quale originano. Tali nervi raggiungono i muscoli retto anteriore e laterale della testa, il muscolo lungo della testa, il muscolo lungo del collo, i muscoli scaleni anteriore e medio, il muscolo elevatore della scapola e il muscolo romboide.
  • Nervi per i muscoli sternocleidomastoideo e trapezio: si portano ad innervare i rispettivi muscoli, sternocleidomastoideo e trapezio. Essi originano dal 2° e dal 3° ramo cervicale.
  • Nervo cervicale discendente: Il nervo cervicale discendente nasce con due radici dal 2° e 3° ramo cervicale.Tale nervo partecipa alla formazione dell’ ansa dell’ipoglosso, in quanto a livello del tendine intermedio del muscolo omoioideo si anastomizza con il ramo discendente del nervo ipoglosso. Inoltre dalla convessità dell’ansa originano filamenti per il muscolo omoioideo, muscolo sternoioideo e muscolo sternotiroideo.
  • Nervo frenico: si tratta del ramo più grosso e più lungo tra quelli che originano dal plesso cervicale. Il nervo frenico origina per gran parte dal 4° ramo ventrale cervicale, ma può ricevere anche un contributo dal 3° e dal 5° nervo cervicale. E’ formato prevalentemente da fibre motrici per l’innervazione del muscolo diaframma; ma anche da fibre sensitive per la pleura, il pericardio e un tratto di peritoneo. Si dirige obliquamente nel collo fino a raggiungere l’apertura superiore del torace dove penetra a livello della cupola pleurica, lateralmente al nervo vago. A questo livello abbiamo che il nervo frenico di destra costeggia lateralmente la vena anonima e poi la vena cava superiore, mentre il nervo frenico di sinistra incrocia l’arco aortico. Successivamente si recano al pericardio fibroso. Il nervo frenico di destra corrisponde all’atrio destro del cuore e ha un decorso più verticale e più breve rispetto al nervo frenico di sinistra che, invece, corrisponde all’atrio e al ventricolo sinistro. In seguito il nervo frenico si porta al diaframma dove si suddivide nei suoi rami terminali: alcuni si distribuiscono come rami sensitivi alla pleura, al pericardio e ai grossi vasi che attraverso il diaframma; altri rami più grossi penetrano nello spessore del diaframma dove si distribuiscono, per giungere poi sulla faccia inferiore per l'innervazione sensitiva del peritoneo.

Patologie[modifica | modifica wikitesto]

I nervi che compongono il plesso cervicale sono spesso interessati da radicolopatia (condizione patologica che interessa le radici dei nervi spinali e i loro prolungamenti) e da sindromi da compressione o intrappolamento nervoso.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN)Plesso cervicale, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc
  • Plesso cervicale, su Medicinapertutti.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Susan Standring, Gray's Anatomy: The Anatomical Basis of Clinical Practice, 40ª ed., Churchill Livingston, 2009, ISBN 978-88-214-3132-6
  • Giuseppe Anastasi, Mario Cannas, Guido Cavaletti, Saverio Cinti, Ottavio Cremona, Velia D’Agata, Raffaele De Caro, Rosario F. Donato, Giuseppe Familiari, Francesco Fornai, Eugenio Gaudio, Massimo Gulisano, Lucia Manzoli, Fabrizio Michetti, Sebastiano Miscia, Andrea Montella, Daniela Quacci, Rita Rezzani, Domenico Ribatti, Pellegrino Rossi, Andrea Sbarbati, Paola Secchiero, Claudio Sette, Chiarella Sforza, Carlo Tacchetti, Alessandro Vercelli, Marco Vitale, Giorgio Zauli, Sandra Zecchi, Trattato di Anatomia Umana, 4ª ed., edi-ermes, 2006, ISBN 88-7051-285-1.
  • Giorgio Barbatelli , Laura Bertoni, Francesca Boccafoschi, Michela Bosetti , Francesco Carini , Terenzio Congiu, Katia Cortese , Agata Grazia D’Amico, Claudia Dolci, Franco Fais , Antonio Franchitto , Ileana Giambanco, Rosemarie Heyn, Paola Lanuti , Sabrina Lisi, Francesca Luchetti, Paola Lorena Marmiroli, Alberto Maria Martelli , Elena Masselli, Vittorio Lorenzo Mazzarello, Giuseppe Musumeci, Gianfranco Natale, Ferdinando Paternostro , Maurizio Sabbatini, Amelia Toesca, Fabio Trimarchi , Antonella Vetuschi, Anatomia umana. Fondamenti. Con istituzioni di istologia, edi-ermes, ISBN-13978-8870515428.

Altri Progetti[modifica | modifica wikitesto]

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Plesso cervicale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Anatomia della Mascella, su sapere.it. URL consultato il 29 agosto 2016.
  2. ^ Anatomia facciale, su treccani.it. URL consultato il 29 agosto 2016.