Tempo di villeggiatura

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Tempo di villeggiatura
Marisa Merlini e Vittorio De Sica in una sequenza del film
Paese di produzioneItalia
Anno1956
Durata103 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaAntonio Racioppi
SoggettoLuigi Zampa,
Luigi Magni,
Willie Antuono,
Antonio Racioppi
SceneggiaturaAge & Scarpelli (Furio Scarpelli,
Agenore Incrocci)
Casa di produzioneStella film
FotografiaMassimo Sallusti
MontaggioEraldo Da Roma
MusicheAlessandro Cicognini,
Xavier Cugat
ScenografiaPek G. Avolio
CostumiAdriana Berselli
TruccoGiuliano Laurenti
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Tempo di villeggiatura è un film del 1956 diretto da Antonio Racioppi, al suo esordio come regista.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In un hotel di Corniolo si incrociano le storie e le vicissitudini amorose di persone normali e originali. Un ragioniere corteggia una signorina, finta timida. Un aspirante attore per sopravvivere chiede aiuto alle cameriere. Un autista si invaghisce di un'ex ballerina provocando la reazione della sua fidanzata. Uno studente di medicina si vergogna del padre, un onesto capo cameriere.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La riscoperta del paesaggio italiano, dopo gli scenari saturi di Art déco della commedia del Ventennio, era già stata auspicata da giovani critici antifascisti che si raccoglievano intorno a Cinema quali Mario Alicata, Michelangelo Antonioni, Giuseppe De Santis e Gianni Puccini, fin dai primi anni Quaranta. In questa fittizia località di Corniolo, frazione del comune altrettanto fittizio di San Vincenzo, ubicata così esattamente quanto fantasticamente a 38 Km a sud di Roma, viene messa in scena l'animazione del turismo di massa dell'epoca raccontandoci «storie di personaggi solo verosimili e non più realistici, che agiscono nello spazio di un set ricostruito nei teatri di posa».[1] Il paesino in cui viene girato per la maggior parte il film è Nemi, una delle perle dei Castelli Romani che si affaccia sull’omonimo Lago, il quale si può notare in diverse inquadrature della pellicola.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«L'arte di far commedia è tuttavia concessa a pochi eletti. Pur marciando sul terreno sicuro della scena dialettale, il regista [...] non è riuscito a montare al punto giusto la maionese.»

«Un altro e peggior copiaticcio neorealistico è Tempo di villeggiatura, il cui spunto (ma soltanto lo spunto) può avvicinarsi a quello dell'indimenticabile Le vacanze del signor Hulot. [...] Il film è riuscito un frantume di bozzetti e di caricature, dove da trovatine più o meno inedite e azzeccate si passa ai più vieti ingredienti della commediola strapaesana. Ma insomma quattro risatine si rimediano, anche per il mestiere dei molti e bravi attori che vi partecipano mescolati a qualche promettente novellino.»

«Il lavoro comprende alcune interessanti sequenze, ma risulta in complesso alquanto frammentario. Il regista è riuscito a riprodurre felicemente l'ambiente con la sua atmosfera caratteristica, ma insiste eccessivamente su temi indubbiamente sfruttati. Ben riuscite le sequenze garbatamente umoristiche, che riguardano l'idillio dei due villeggianti attempati. Buone le interpretazioni di De Sica, della Merlini, Di Carotenuto.»

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Anna Masecchia, Vittorio de Sica: Storia di un attore Edizioni Kaplan, Torino 2012
  2. ^ a b Tempo di villeggiatura, su cinematografo.it. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  3. ^ l. p. [Leo Pestelli], Sullo schermo, in La Stampa, 25 novembre 1956, p. 4.

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