Stazione di Piazza dei Mirti

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima stazione della metropolitana di Roma, vedi Mirti (metropolitana di Roma).
Piazza dei Mirti
stazione ferroviaria
Convoglio urbano bloccato in sosta presso la fermata nel 1980, due anni prima la sua chiusura
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Località Roma, zona Centocelle
Coordinate41°52′53.04″N 12°34′00.59″E / 41.8814°N 12.566831°E41.8814; 12.566831
LineeDiramazione Centocelle-Piazza dei Mirti
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1927
Soppressione1982
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, terminale ad anello
Binari1
DintorniPiazza dei Mirti
 
Mappa di localizzazione: Roma
Piazza dei Mirti
Piazza dei Mirti

La stazione di Piazza dei Mirti era una fermata ferroviaria posta sulla diramazione Centocelle-Piazza dei Mirti attivata nel 1927 e soppressa nel 1982. Nel 2015 è stata attivata, dopo 33 anni di isolamento dal trasporto su ferro, una fermata della linea C della metropolitana di Roma.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'ultimo convoglio, costituito dal complesso 01+121, in servizio sulla diramazione in sosta nella fermata prima di ripartire in direzione Centocelle

La stazione venne inaugurata il 28 aprile 1927 in concomitanza col tratto di linea da Centocelle di cui era capolinea[1][2]. Questa rimase in servizio da quell'anno fino al 15 maggio 1982, giorno della sua soppressione[2][3]. Dopo la sua chiusura il tracciato venne limitato all'incrocio tra via delle Camelie e via Tor de' Schiavi e viene utilizzato saltuariamente come asta di manovra[1].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Elettrotreno STEFER 801, dal 2008 conservato presso la stazione di Colonna, in sosta nella fermata di Piazza dei Mirti nel 1980

La fermata disponeva di una banchina che seguiva l'unico binario ad anello della fermata. Lato Centocelle in uscita dall'anello era presente un deviatoio, posto alla progressiva chilometrica 0+811 da Centocelle e 6+870 da Roma, per l'immissione nel binario pari di circolazione, aggiunto nel 1972 ma già presente da prima interlacciato al primo[1].

Nel piano di ristrutturazione della diramazione la STEFER aveva previsto la trasformazione della fermata da passante a terminale con due binari e con doppia comunicazione a croce con deviatoi manuali dotati di contrappesi, trasformandola così in stazione, ma il Ministero dei Trasporti diede parere negativo in quanto i deviatoi di tipo ferroviario non erano ammessi in una sede stradale e il capolinea rimase quindi passante ad anello fino alla sua chiusura insieme alla diramazione nel maggio del 1982[1].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Il traffico che interessò la fermata e la linea di cui era capolinea fu sin dagli inizi, e fino alla sua chiusura, di carattere urbano. Non venne mai caratterizzata da traffico merci a causa dell'assenza dello scalo merci presso la fermata.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Pasqualino Dadderio, La diramazione Centocelle-piazza dei Mirti, su tramroma.com. URL consultato il 5 settembre 2022.
  2. ^ a b La lunga e travagliata storia di questa ferrovia inizia nel 1907, su ilmondodeitreni.it. URL consultato il 5 settembre 2022.
  3. ^ Mauro di Pietrantonio, I servizi locali; il servizio urbano di Roma, su tramroma.com. URL consultato il 5 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2017).

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