Seminario (Lecce)

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Palazzo del Seminario
Palazzo del Seminario
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
LocalitàLecce
Coordinate40°21′06.87″N 18°10′06.87″E / 40.351908°N 18.168574°E40.351908; 18.168574
ReligioneCattolica
Arcidiocesi Lecce
Stile architettonicoBarocco leccese
Inizio costruzione1694
Completamento1709

Il Palazzo del Seminario è un palazzo situato in Piazza del Duomo, nel centro storico di Lecce, costruito tra il 1694 e il 1709 in stile barocco leccese.

Fu commissionato dal vescovo Michele Pignatelli all'architetto Giuseppe Cino.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

Il progettista, nel disegnare il prospetto del Seminario, si rifece alla facciata del Palazzo dei Celestini. Il prospetto monumentale è costituito da una struttura inferiore a due piani, con un'articolata elaborazione decorativa, e da un terzo piano superiore, progettato dall'architetto Manieri, più semplice e lineare.

Il cortile

La facciata dei due piani inferiore a bugnato è scandita da un ordine gigante di lesene rialzate da piedistalli tra le quali si trovano due serie di otto finestre con ricche incorniciature. Al centro della facciata il portale d'accesso è sovrastato da un ampio balcone con finestra a tre archi. L'ordine è coronato da una balaustra formata da colonnine intervallate da pilastrini.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Stucchi della cappella

L'ingresso ospita sulle pareti laterali otto busti in pietra leccese che raffigurano i dottori della Chiesa (Sant'Atanasio, San Tommaso d'Aquino, San Girolamo, Sant'Ambrogio, San Giovanni Crisostomo, San Bonaventura, Sant'Agostino e San Gregorio).

Al centro dell'atrio si trova un pozzo decorato come canestro con manico, opera del Cino

All'interno del palazzo è presente una cappella del 1696, che conserva tele di San Gregorio Taumaturgo del 1696, opera di Paolo De Matteis, di San Vincenzo di Saragozza e di Santa Domenica.

Al primo piano il palazzo ospita il "Museo diocesano" e la "Biblioteca Innocenziana", così chiamata dal nome assunto dal papa Innocenzo XII che era stato vescovo della città. La biblioteca contiene oltre diecimila volumi, alcuni dei quali anche di epoca quattrocentesca e cinquecentesca.

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