Rodolfo De Angelis

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Rodolfo De Angelis
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica leggera
Musica d'autore
Periodo di attività musicale1911 – 1965
EtichettaPathé, Fonotipia, Odeon, Columbia, Disco “Grammofono”, Telefunken

Rodolfo De Angelis, meno conosciuto, nelle prime incisioni, anche come Rodeangelis e Deangelis, nome d'arte di Rodolfo Tonino (Napoli, 27 febbraio 1893Milano, 2 aprile 1965), è stato un cantautore, drammaturgo, attore teatrale, pittore e saggista italiano, futurista ed esponente di rilievo del teatro di varietà.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cominciò a scrivere nel 1912 per la rivista Il minestrone, per poi trascorrere gli anni dieci del XX secolo cantando e recitando in varie località d'Italia nell'ambiente del caffè-concerto, riscuotendo molti successi.

A Napoli fondò una propria compagnia teatrale, e nel 1919 si avvicinò alla scrittura drammaturgica, siglando una rivista assieme a Guido Trevisan.

Nel 1921 per caso incontrò su un treno Francesco Cangiullo, polivalente futurista napoletano. I due strinsero amicizia, e De Angelis divenne anch'egli futurista. Fondò la Compagnia Futurista De Angelis, con lui capocomico e spesso drammaturgo, e Cangiullo direttore artistico. La Compagnia debuttò martedì 20 settembre al R. Teatro Mercadante di Napoli, e iniziò a girare per i teatri d’Italia, coinvolgendo il pubblico nelle rappresentazioni e spesso causando polemiche focose, lanci di ortaggi e oggetti nonché risse.

Il 9 ottobre a Napoli collaborò col padre del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti e col suo direttore artistico Cangiullo alla stesura del Manifesto del Teatro della Sorpresa, siglato e divulgato a Milano da Marinetti e Cangiullo l’11 ottobre, un breve testo che illustra il teatro futurista, dimostrando entusiasmo per le tumultuose polemiche che causa[1][2].

Nel 1922 però la Compagnia Futurista De Angelis venne bloccata e chiusa da squadre fasciste a Firenze[3], ma lui creò già una nuova compagnia: il Nuovo Teatro Futurista, che fra l'altro si avvalse, per le scenografie, della collaborazione di Fortunato Depero ed Enrico Prampolini, per la musica di Silvio Mix e Franco Casavola, per la voce di Diana Mac-Gill.

Con Marinetti, Francesco Cangiullo ed altri poeti futuristi scrisse alcune sintesi che la sua compagnia portò sulle scene di varie città italiane destando sempre reazioni accese. Lasciate le scene nel 1924, continuò a scrivere canzoni, sia come compositore che come autore dei testi, e nel 1929 fondò la casa editrice DeA per pubblicare il suo stesso repertorio. Fra le sue canzoni, la più nota è senz'altro Ma... cos'è questa crisi? del 1933.

A Rodolfo De Angelis si deve l'iniziativa che ha portato alla costituzione della Discoteca di Stato. Fra il 1924 e il 1925 egli incise su disco le voci di generali della prima guerra mondiale, di uomini di Stato, di scrittori e poeti, per costituire una raccolta discografica intitolata La parola dei Grandi.

Nel 1927 cedette il materiale sonoro da lui raccolto all'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, che si impegnò a costituire la Discoteca di Stato, istituita l'anno seguente a Roma. Nel 1936 compone e musica il brano Sanzionami questo.

Come drammaturgo, oltre alle sintesi futuriste degli anni venti, De Angelis scrisse varie commedie. Rodolfo De Angelis è stato anche autore di due importanti opere sul teatro di varietà: Caffè-concerto. Memorie di un canzonettista (1940) e Storia del café-chantant (1946).

È stato autore anche di un brano - Addio canzoni americane - rilanciato negli anni 2000 dal gruppo musicale Orchestra Maniscalchi. Nel 2006 la band folk rock dei Folkabbestia incide la canzone di Rodolfo De Angelis Ma... cos'è questa crisi?, includendola nell'album 25-60-38. Breve saggio sulla canzone italiana.

Morì a Milano e venne sepolto al locale Cimitero Maggiore; al termine di concessione della tomba, i suoi resti vennero posti al Riparto 205 del medesimo cimitero, e tumulati nella celletta 1674, dove tuttora riposano[4][5].

Discografia Parziale[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Ristampe[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Canzoni[modifica | modifica wikitesto]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonte: Catalogo SBN

  • Lydia: One-step, musica di A. De Vita; versi di R. De Angelis. Milano, Carisch, 1925
  • Danza come sai danzare tu, versi di R. De Angelis; musica di C. A. Bixio. Napoli, C. A. Bixio, [193.]
  • Finestra chiusa: tango canzone; Ma... cos'è questa crisi? : onestep canzone. Novara e Berlino, c1932
  • Ho perduto la cagnetta, parole e musica di Rodolfo De Angelis. Milano, DeA, 1937
  • La canzone dei picchiatelli, parole e musica di Rodolfo De Angelis. Milano, DeA, 1940
  • Serenatone alla perfida Albione, parole e musica di Rodolfo De Angelis. Milano, DeA, c1940
  • Le canzoni di Guerra [per fisarmonica]. Milano, DeA, 1941

Audio[modifica | modifica wikitesto]

  • Ma... cos'e questo De Angelis. [Milano] : Nuova Fonit Cetra, 19..? CD
  • Rodolfo De Angelis recita: Brano del Manifesto del Teatro di Varietà; Quattro piani di sensualità in uno stabilimento di bagni con violino e pianoforte. In: Archivi Sonori del Futurismo, Vol. 2. I Suoni e i Rumori: Documenti Sonori del Futurismo Italiano. Fono Teca 95.08.02

Sintesi e commedie[modifica | modifica wikitesto]

Fonti: Catalogo Biblioteca e Museo Teatrale del Burcardo; Enciclopedia dello Spettacolo

  • Stornelli vocali: versi della vita - musica della morte (192.), di Francesco Cangiullo e Rodolfo De Angelis. Pubblicata in: Sipario, a. 22, n. 260, p. 93-94
  • Affittomania, atto unico (1919)
  • Attenti al 7! (1946)
  • Spaghetti per l'onorevole (1952)

Altri scritti[modifica | modifica wikitesto]

Fonte: Catalogo SBN

  • Caffè concerto: memorie d'un canzonettista. Milano, S.A.C.S.E., stampa 1940
  • Storia del Café-chantant. Milano, Il Balcone, 1946
  • Noi futuristi. Venezia, Edizioni del Cavallino, [1958]
  • Café-chantant: personaggi e interpreti, a cura di Stefano De Matteis. Firenze, La casa Usher, [1984]
  • Café-chantant: personaggi e interpreti, a cura di Stefano De Matteis, Bologna, Cue Press, 2019. ISBN 9788855100021.

Mostre di pittura[modifica | modifica wikitesto]

Fonte: Catalogo SBN

  • De Angelis: dal 14 al 27 febbraio 1955. Milano, Galleria d'arte La Colonna
  • De Angelis: dal 5 al 20 maggio 1956; [testo di Eligio Possenti]. Milano, Galleria d'arte La Colonna
  • De Angelis: dipinti dal '46 al '62; inaugurazione 30 gennaio 1963 ore 18. Milano, Galleria Montenapoleone

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Salvatore Colazzo, Estasi brevi. Futuristi di Puglia: Casavola, Luciani e gli altri, Amaltea edizioni, 2005, ISBN 9788884060792. URL consultato il 24 febbraio 2019.
  2. ^ Il teatro della sorpresa, su homolaicus.com. URL consultato il 19 febbraio 2019.
  3. ^ AbulQasim, RODOLFO DE ANGELIS “Ma… cos’è questo De Angelis ?”, 1995, Fonit Cetra, su SoundScapeS, 15 giugno 2017. URL consultato il 19 febbraio 2019.
  4. ^ Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
  5. ^ Tomba di Rodolfo De Angelis, su trio-lescano.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN42665659 · ISNI (EN0000 0000 6314 0634 · SBN RAVV068447 · LCCN (ENn83127091 · GND (DE120282003 · BNF (FRcb16088791n (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n83127091