Religiose di Gesù-Maria

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Le Religiose di Gesù-Maria (in francese Religieuses de Jésus-Marie) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla R.J.M..[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Claudine Thévenet, fondatrice della congregazione

Le origini della congregazione risalgono al 1816, quando Claudine Thévenet (1774-1837) aprì presso la parrocchia di St-Bruno a Lione una casa della provvidenza per accogliere e formare le fanciulle orfane. Con l'aiuto di André Coindre (1787-1826), il 6 ottobre 1818 la Thévenet fondò una comunità di suore per dirigere l'opera.[2]

In origine la congregazione era dedicata al Sacro Cuore di Gesù (come quella di padre Coindre), ma nel 1842 l'arcivescovo di Lione Louis-Jacques-Maurice de Bonald consigliò alle religiose di assumere l'attuale nome.[2]

L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode il 21 dicembre 1847.[2]

La fondatrice (in religione, madre Maria di Sant'Ignazio) è stata canonizzata da papa Giovanni Paolo II il 21 marzo 1993.[3]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Finalità dell'istituto è l'istruzione ed educazione cristiana della gioventù, con particolare attenzione per quella povera e abbandonata.

Sono presenti in Europa (Francia, Germania, Irlanda, Italia, Regno Unito, Spagna), Africa (Camerun, Guinea Equatoriale, Gabon, Nigeria), Asia (Filippine, India, Libano, Pakistan, Siria), e America (Argentina, Bolivia, Canada, Colombia, Cuba, Ecuador, Haiti, Messico, Stati Uniti d'America, Uruguay).[4] La sede generalizia è a Roma.[1]

Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 1.509 religiose in 193 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2007, p. 1608.
  2. ^ a b c L.R. Ross, DIP, vol. IV (1977), coll. 1139-1140.
  3. ^ Santi proclamati nel pontificato di Giovanni Paolo II, su vatican.va. URL consultato il 14-7-2009.
  4. ^ Religieuses de Jésus-Marie dans le monde [collegamento interrotto], su genrjm.org. URL consultato il 14-7-2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN144259803 · ISNI (EN0000 0001 0668 814X · LCCN (ENno93020206 · WorldCat Identities (ENlccn-no93020206
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