Paolo Frisi

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Ritratto di Paolo Frisi
Paolo Frisi

Paolo Frisi (Melegnano, 13 aprile 1728Milano, 22 novembre 1784) è stato un matematico, astronomo, presbitero e pubblicista italiano, figura preminente della matematica e delle scienze nell'Italia del suo tempo, noto soprattutto per i suoi lavori di idraulica.

Biografia

Viene educato a partire dai suoi 18 anni dai Barnabiti, prima nel loro monastero di Milano, poi in quello di Padova.

A ventun'anni scrive una dissertazione sulla figura della Terra che gli procura un'ampia reputazione e induce il Re di Sardegna ad assegnargli la cattedra di filosofia nel Collegio di Casale Monferrato. La sua amicizia con Radicati, un uomo di opinioni liberali, induce i suoi superiori nell'ordine dei barnabiti a fargli lasciare la cattedra di Casale e a imporgli di svolgere incarichi di predicatore a Novara.

Nel 1753 viene eletto membro corrispondente della Academie des Sciences di Parigi e poco dopo diventa professore di filosofia nel collegio barnabita Sant'Alessandro a Milano. Un attacco acrimonioso alla sua opera sulla figura della Terra portatogli in questo periodo da un giovane gesuita dà inizio alla sua ostilità nei confronti dei gesuiti; successivamente avrà modo di avvicinarsi ai gruppi ostili ai gesuiti, che tra gli altri comprendevano Jean d'Alembert, Nicolas de Condorcet e altri Enciclopedisti.

Nel 1756 il granduca di Toscana, lo nomina alla cattedra di matematica dell'Università di Pisa, posto che tiene per otto anni.

Nel 1757 diventa associato della Accademia Imperiale di San Pietroburgo e membro straniero della Royal Society di Londra; nel 1758 diventa membro dell'Accademia di Berlino, nel 1766 di quella di Stoccolma e nel 1770 delle Accademie di Copenaghen e di Berna. Egli riceve in vari momenti onorificenze e segni di distinzione da vari sovrani europei; l'imperatrice Maria Teresa d'Austria gli assicura una pensione annua di 100 zecchini.

Nel 1764 viene nominato professore di matematica nelle Scuole Palatine e ottiene da Papa Pio VI lo scioglimento dalla giurisdizione ecclesiastica e la autorizzazione a diventare prete secolare. Nel 1766 visita Francia e Inghilterra e nel 1768 Vienna. Nel 177~ diventa direttore di una scuola di architettura in Milano. Egli è uno degli animatori de Il Caffè, la pubblicazione di Milano che promuove idee liberali ispirate all'illuminismo e che esercita una notevole influenza sulla vita culturale, sociale e politica di Milano e di altre parti d'Italia. Egli inoltre scrive vari testi su Galileo Galilei, Bonaventura Cavalieri, Isaac Newton e Jean d'Alembert contribuendo in misura rilevante alla diffusione delle loro idee in Italia.

Frisi diede numerosi contributi alla matematica, alla fisica e all'astronomia. In fisica lavora sulla luce e sull'elettricità, su temi avanzati per il suo tempo, ma spiegando questi fenomeni con le vibrazioni dell'etere. È per merito suo che in Italia si iniziano a introdurre i parafulmini per la protezione degli edifici.

I suoi lavori in astronomia hanno il merito di basarsi sulla teoria della gravitazione di Newton. La sua memoria De moto diurno terrae viene premiata dall'Accademia di Berlino. Egli inoltre affronta l'impegnativo problema del moto della Luna.

Nel 1781 tratta il problema isoperimetrico, problema nel quale si erano impegnati Jacob e Johann Bernoulli ed Eulero.

Per la sua conoscenza della cinematica e dell'idraulica viene frequentemente consultato su problemi di gestione dei canali e di altri corsi d'acqua in varie parti dell'Europa. A lui si deve il tracciato del Naviglio da Milano a Pavia, aperto alla navigazione nel 1819.

A lui è intitolato il Liceo Scientifico Paolo Frisi della città di Monza.

Suo fratello Antonio Francesco Frisi (1733-1817) fu storico e canonico del Duomo di Monza.

Opere

Bibliografia

  • Pietro Verri Necrologio di Paolo Frisi, in Operette scelte, Milano, 1825
  • G. Barbarisi (cur.) (1987): Ideologia e scienza nell'opera di Paolo Frisi (1728-1784), Milano

Voci correlate

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