Maciste

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Maciste
Maciste, interpretato da Bartolomeo Pagano, nel film Maciste all'inferno
UniversoMaciste
Autori
StudioItala Film
Fert
Società Anonima Pittaluga
1ª app.1914
1ª app. inCabiria (1914)
Ultima app. inMaciste gladiatore di Sparta (1964)
Interpretato da
Caratteristiche immaginarie
Specieumana
SessoMaschio

Maciste è un personaggio cinematografico ideato da Gabriele D'Annunzio[1] come protagonista del film storico Cabiria, diretto nel 1914 da Giovanni Pastrone.[2]

È la figura mitologica di un uomo di straordinaria forza e bontà che divenne un'icona italiana, entrando nel linguaggio comune come sinonimo di uomo dal fisico possente dotato di forza eccezionale[3]. Negli anni 1960 fu protagonista di molti film del genere cosiddetto peplum, nonché di numerose parodie.

Il nome Maciste, come si evince dalla sceneggiatura originale di Cabiria, è la forma italianizzata di un antichissimo soprannome del semidio Ercole,[4] in greco mákistos, forma dorica di mékistos, superlativo di makròs (grande).[5]

Storia del personaggio

[modifica | modifica wikitesto]
Bartolomeo Pagano, primo interprete ufficiale di "Maciste"

Il personaggio di Maciste fu inventato da D'Annunzio[1] nel primo decennio del 1900, sulla base degli eroi forzuti e valorosi della mitologia greca. La figura di Maciste rappresenta quella di un giovane dalla forza sovrumana, paragonabile a Sansone[6], in grado di distruggere qualsiasi cosa e di ridurre tutto in briciole, ma dal cuore tenero. Infatti il suo compito, come molti eroi del passato, è quello di proteggere l'umanità e in particolar modo le belle fanciulle in pericolo.

A capire che il personaggio poteva vivere di luce propria fu Giovanni Pastrone, che già nel 1915 scrisse una sceneggiatura interamente dedicata all'eroe forzuto per il film Maciste. A partire da Cabiria del 1914 fino a Maciste all'Inferno del 1926, fu interpretato, in una quindicina di film, dal possente e corpulento Bartolomeo Pagano.

Nei primi film la storia ruota sempre attorno al rapimento di una rampolla di nobile famiglia da parte di una banda di malviventi e il compito di Maciste, giramondo famoso per la sua possente forza, è quello di sgominare i ladri e i truffatori e infine di salvare la ragazza. L'elemento chiave di ciascun film è l'avventura, gli equivoci e i momenti di massima tensione.

I film e le avventure di Maciste, sebbene inizialmente ambientati all'epoca presente, ossia il XX secolo, contengono quello stesso spirito di avventura delle storie ambientate centinaia di anni fa all'epoca dei greci o dei romani. In quei film Maciste si ritrova spesso inizialmente messo in difficoltà dall'astuzia e dai raggiri degli imbroglioni, oppure rinchiuso in celle o in trappole mortali che portano al baratro, ma infine il gigante dal cuore buono, avvalendosi della sua forza e del suo coraggio, riesce sempre a vincere e a salvare la situazione.

Dagli anni 1960 in poi Maciste divenne una sorta di "alter ego" dell'eroe mitico Ercole (Eracle per i greci), come avvenne lo stesso per Ursus (che dal latino vuol dire "orso") e i produttori dell'epoca usarono questo personaggio per renderlo protagonista di moltissimi film peplum ambientati ai tempi dell'egemonia della Grecia o dell'Impero romano. Tuttavia gran parte delle storie, sebbene ricalcanti i temi dei grandi kolossal dell'epoca come Sansone e Dalila, Quo vadis? e Ben-Hur, spesso avevano delle trame semplici che facevano abbassare il livello qualitativo del film[7].

Locandina pubblicitaria statunitense di Maciste alpino (1916)
Bartolomeo Pagano nel film Maciste all'inferno (1926)
Mark Forest nel film Maciste nella Valle dei Re (1960)
Kirk Morris nel film Maciste all'inferno (1962)

Influenza culturale

[modifica | modifica wikitesto]
  • Nel programma televisivo Stracult, andato in onda su Rai 2 nel 2005, era inserita una parodia a episodi dei film di Maciste e dei peplum in genere, interpretata da Lillo & Greg e diretta da Luca Rea.
  1. ^ a b Francesco Zippel, Pagano, Bartolomeo, in Enciclopedia del cinema, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004. URL consultato il 19 marzo 2018.
  2. ^ (EN) Jacqueline Reich, The Maciste Films of Italian Silent Cinema, Indiana University Press, 2015, ISBN 978-0-253-01748-2.
  3. ^ Maciste, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 19 marzo 2018.
  4. ^ Massimo Cardillo, Tra le quinte del cinematografo: cinema, cultura e società in Italia 1900-1937, Edizioni Dedalo, 1987, p. 50-55, ISBN 978-88-220-4522-5.
  5. ^ Michele Giordano, Giganti buoni: da Ercole a Piedone (e oltre) il mito dell'uomo forte nel cinema italiano, Gremese Editore, 1998, ISBN 978-88-7742-183-8.
  6. ^ Lino Aulenti, Storia del cinema italiano, libreriauniversitaria.it, 2011, p. 15, ISBN 978-88-6292-108-4.
  7. ^ Oscar Lapeña Marchena, Guida al cinema peplum: Ercole, Ursus, Sansone e Maciste alla conquista di Atlantide, Profondo Rosso, 2009, ISBN 978-88-95294-26-1.
  8. ^ IL RITORNO DI MACISTE di Maurizio Sciarra – Casa del Cinema, su casadelcinema.it. URL consultato il 16 aprile 2024.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN35144897957550201690 · GND (DE1079328688
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema