Lucinda Childs

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Lucinda Childs (New York, 26 giugno 1940) è una danzatrice e coreografa statunitense, associata al movimento minimalista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lucinda Childs inizia a studiare danza all'età di sei anni, ma la sua ambizione è diventare attrice. Studia con Hanya Holm e Helen Tamiris. Durante gli anni del liceo si interessa sia alla danza classica che al teatro. Dopo un'esperienza negativa in un ruolo da attrice affidatole da Tamiris, sviluppa il suo interesse per la danza moderna al Sarah Lawrence College dove incontra Bessie Schönberg, Merce Cunningham e Judith Dunn, personaggi che influenzeranno la sua carriera successiva.[1] Childs ottiene il diploma di danza sia al Sarah Lawrence College, sia alla scuola fondata a New York da Merce Cunningham.

Lucinda Childs partecipa alla fondazione e ai lavori di ricerca dello Judson Dance Theater dal 1962 al 1966.[2] Danza con Yvonne Rainer e Steve Paxton in spettacoli sperimentali.[1] In parallelo, scrive le sue prime opere Pastime, nel 1963, e Geranium, nel 1965. Nel 1968 seguendo dei corsi basati sulla tecnica Alexander, si avvicina alla danza minimalista che diverrà uno degli elementi caratterizzanti nella sua carriera artistica.

Nel 1973 a New York fonda la Lucinda Childs Dance Company. Utilizza dapprima il modello del monologo seguendo l'esempio di Yvonne Rainer, e poi si orienta di nuovo verso la danza minimalista. Nel 1976, alla sua prima apparizione al Festival di Avignone, si fa notare grazie al suo assolo in Einstein on the Beach creato insieme a Philip Glass e messo in scena da Robert Wilson[1]. A partire da quel momento, Childs si esibisce sempre più spesso in Europa, e in particolare in Francia. Finirà con lo stabilirsi a Parigi, dove abita ancor oggi, sentendosi più a suo agio nell'ambiente artistico europeo che non in quello americano.[3] Tuttavia, Childs torna spesso negli Stati Uniti dove collabora di frequente con compositori di musica minimalista come Philip Glass, John Gibson, Steve Reich, John Adams, e artisti quali Sol LeWitt e Tadashi Kawamata[2].

Childs si allontana dalla danza minimalista per tentare uno stile più accademico in Calyx, del 1987, lavoro tecnicamente più elaborato ma caratterizzato da una semplicità classica. Nello spettacolo Dance ritorna a una scrittura più complice della musica. Questa complicità acquista importanza al momento del suo incontro con Elisabeth Chojnacka, clavicembalista che diventa direttrice musicale della sua compagnia nel 1991.


Lucinda Childs ha anche scritto opere per diverse compagnie di balletto internazionali e sceneggiature operistiche (Einstein on the Beach, Salomé, Macbeth).

Occasionalmente, è stata anche attrice (I Was Sitting On My Patio, 1977 ; La Maladie de la mort, 1997).

Vita personale[modifica | modifica wikitesto]

Tra le relazioni sentimentali che segnano la sua opera oltre che la sua vita, da ricordare quella con la scrittrice e critica di danza femminista Jill Johnston (che ha fortemente sostenuto la visibilità del Judson Dance Theatre nelle pagine del Village Voice), con cui ha vissuto a metà degli anni Sessanta.[4] Inoltre, per alcuni anni Childs è stata la compagna della scrittrice Susan Sontag[5].

Coreografie[modifica | modifica wikitesto]

Coreografie operistiche[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Lucinda Childs sur Encyclopædia Universalis
  2. ^ a b Panorama de la danse contemporaine. 90 chorégraphes, par Rosita Boisseau, Éditions Textuel, Paris, 2006, p.110-111.
  3. ^ Lucinda Childs à propos de son œuvre sur le site de l'INA.
  4. ^ Susan Manning, Modern Dance Negro Dance: Race in Motion, University of Minnesota Press, 2004, p. 201.
  5. ^ Patrick Moore, "Susan Sontag and a Case of Curious Silence", Los Angeles Times, 4 janvier 2005.
  6. ^ Au Théâtre de la Ville, Lucinda Childs revient, pour le compte du Festival d’automne, avec Dance, une pièce éblouissante créée en 1979 dans L'Humanité du 21 octobre 2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Lucinda Childs Dance Foundation

Controllo di autoritàVIAF (EN44460686 · ISNI (EN0000 0000 9202 4333 · Europeana agent/base/107079 · ULAN (EN500352634 · LCCN (ENn97858093 · GND (DE133294994 · BNF (FRcb135363308 (data) · J9U (ENHE987007429253205171 · WorldCat Identities (ENlccn-n97858093