John Lundvik

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John Lundvik
John Lundvik al Melodifestivalen 2019
NazionalitàBandiera della Svezia Svezia
GenerePop
Rhythm and blues
Soul
Periodo di attività musicale2010 – in attività
Strumentovoce
EtichettaWarner Music Sweden
Sito ufficiale
John Lundvik
Nazionalità Bandiera della Svezia Svezia
Atletica leggera
Specialità Velocità
Termine carriera 2009
Record
60 m 6"99 (2002)
100 m 10"84 (2006)
200 m 22"42 (2003)
Carriera
Società
2002-2009 IFK Växjö
Nazionale
2002-2009Bandiera della Svezia Svezia?
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Campionati svedesi 0 0 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 20 settembre 2021

John Hassim Lundvik (Londra, 27 gennaio 1983) è un cantante, compositore ed ex velocista svedese.

Dopo essere diventato famoso a livello nazionale come atleta già nel 2002, nel 2010 ha dato ufficialmente il via alla sua carriera musicale dopo aver abbandonato definitivamente quella agonistica.[1] Ha rappresentato la Svezia all'Eurovision Song Contest 2019 con il brano Too Late for Love, classificandosi 5º su 26 finalisti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nella capitale britannica di etnia nigeriana, viene adottato da una famiglia svedese residente in città quando aveva solo una settimana di vita. Lundvik e la sua famiglia hanno continuato a vivere a Londra fino alla fine degli anni '80, quando si sono trasferiti nella città di Växjö.[2]

Nel 2002 entra nella squadra di staffetta 4 x 100 metri d'atletica leggera della città, il IFK Växjö, con il quale ha conquistato una medaglia di bronzo nei Campionati Svedesi nel 2005.[3] Nel 2009, decide di ritirarsi ufficialmente dall'atletica leggera.

Inizia la sua carriera musicale nel 2010, scrivendo e componendo il brano When You Tell the World You're Mine per il matrimonio reale di Vittoria di Svezia e Daniel Westling.[4] Ha continuato a scrivere brani per artisti come Anton Ewald, Isac Elliot e Sanna Nielsen, e ha composto la colonna sonora del film svedese Easy Money (Snabba Cash) e per la serie tv Empire.[5][6][7]

Nel 2016 partecipa ad Allsång på Skansen, dove si è esibito in coppia con Lill Lindfors.[8]

Nel 2018 prende parte a Melodifestivalen, il programma di selezione svedese per l'Eurovision Song Contest, con il brano My Turn. Dopo essersi qualificato, dalla prima semifinale, direttamente alla serata finale alla Friends Arena, si è classificato terzo su dodici partecipanti.[9][10][11] Il brano My Turn riesce ad entrare in top 10 nella classifica singoli svedese.[12]

Nel 2019 partecipa nuovamente al Melodifestivalen, questa volta con il brano Too Late for Love. Proprio come l'anno precedente, si qualifica direttamente alla serata finale del 9 marzo, sempre alla Friends Arena.[13] Qui ottiene il punteggio massimo da tutte le otto giurie internazionali, nonché il punteggio più alto dal pubblico, venendo incoronato vincitore e di conseguenza rappresentante svedese all'Eurovision Song Contest 2019 a Tel Aviv, in Israele.[14] Dopo essersi qualificato dalla seconda semifinale del 16 maggio, si è esibito per nono nella finale del 18 maggio successivo. Qui si è classificato 5º su 26 partecipanti con 334 punti totalizzati, di cui 93 dal televoto e 241 dalle giurie. È risultato il più televotato in Norvegia, e la più popolare fra i giurati di Armenia, Australia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Islanda, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Spagna.[15] È inoltre autore del brano Bigger than Us del cantante britannico Michael Rice, che è stato selezionato come rappresentante del Regno Unito alla stessa edizione del contest.

Nello stesso anno viene scelto dalla Disney, per doppiare Simba adulto, nella versione svedese del remake live action de Il re leone. Sempre nel 2019 pubblica l'EP My Turn, che include il brano presentato all'Eurovision ma anche musica rilasciata in precedenza, tra cui appunto la title track.

Nel 2020 partecipa alla quindicesima edizione del programma Let's Dance, vincendo la competizione.[16] È uno degli autori del brano The Best in Me (Mon alliée) del cantante Tom Leeb, che avrebbe dovuto partecipare per la Francia all'Eurovision Song Contest 2020, prima della cancellazione per la pandemia di COVID-19. Inoltre fa una breve apparizione nel film di Netflix ispirato all'Eurovision, Eurovision Song Contest - La storia dei Fire Saga. Sempre per Netflix, doppia Forest Whitaker nella versione svedese del film Jingle Jangle: Un'avventura natalizia.

Record personali[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 2019 – My Turn
  • 2021 – Välkommen jul

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2015 – Friday Saturday Sunday
  • 2016 – Love Your Body
  • 2016 – All About the Games
  • 2017 – With You
  • 2018 – My Turn
  • 2019 – Too Late for Love
  • 2019 – One Night in Bangkok
  • 2021 – Smålandssången
  • 2022 – Änglavakt

Come artista ospite[modifica | modifica wikitesto]

  • 2015 – Open Your Eyes (MARC featuring John Lundvik)

Brani musicali scritti da John Lundvik[modifica | modifica wikitesto]

Anno Artista Album Brano Co-autori
2010 Agnes & Björn Skifs When You Tell the World You're Mine Jörgen Elofsson
2014 Anton Ewald On My Way Natural
2019 Michael Rice Bigger than Us Laurell Barker. Anna-Klara Folin, Jonas Thander
2020 Tom Leeb Recollection (Extended Version) The Best in Me Amir Haddad, Tom Leeb, Léa Ivanne, Thomas G:son, Peter Boström

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (SV) John Lundvik till final i Melodifestivalen – här är allt du behöver veta om honom, su hant.se. URL consultato il 26 settembre 2020.
  2. ^ (SV) John Lundvik blev bortadopterad: Som ett tomt ark, su allas.se. URL consultato il 1º marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2019).
  3. ^ (SV) John Lundvik till final i Melodifestivalen – här är allt du behöver veta om honom, su hant.se. URL consultato il 2 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2019).
  4. ^ (SV) Marie Fransson, "Galet om vi tar oss till final", su smp.se, Smålandsposten. URL consultato il 26 settembre 2020.
  5. ^ (SV) Marie Fransson, Så låter John på söndag, su smp.se, Smålandsposten. URL consultato il 26 settembre 2020.
  6. ^ (EN) Robyn Gallagher, Sweden: Meet the 28 acts competing in Melodifestivalen 2018, su wiwibloggs.com. URL consultato il 26 settembre 2020.
  7. ^ Säsong 2 av Empire är tillbaka – svensk låtskrivare bidrar med musik till serien, su kingsizemag.se, Kingsizemag. URL consultato il 1º marzo 2019.
  8. ^ (SV) Mathilde Albinsson, John Lundvik om allsångsmötet med Lill Lindfors: "För mig är Lill facit", su svt.se, SVT. URL consultato il 26 settembre 2020.
  9. ^ (EN) Melodifestivalen 2018: John Lundvik and Benjamin Ingrosso win Semi-Final 1 in Karlstad, su wiwibloggs.com. URL consultato il 1º marzo 2019.
  10. ^ (EN) Emily Herbert, Sweden: John Lundvik and Benjamin Ingrosso Qualify To Melodifestivalen 2018 Final, su eurovoix.com. URL consultato il 26 settembre 2020.
  11. ^ (EN) Sweden chooses Eurovision entry in Melodifestivalen finale, su thelocal.se. URL consultato il 1º marzo 2019.
  12. ^ (EN) JOHN LUNDVIK - MY TURN (SONG), su swedishcharts.com. URL consultato il 26 settembre 2020.
  13. ^ Bishara and John Lundvik to the Swedish final!, su eurovision.tv. URL consultato il 1º marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2019).
  14. ^ (EN) Anthony Granger, Sweden: John Lundvik Is Off To The Eurovision Song Contest 2019, su eurovoix.com. URL consultato il 9 marzo 2019.
  15. ^ (EN) Results of the Grand Final of Tel Aviv 2019 - Sweden, su eurovision.tv. URL consultato il 19 maggio 2019.
  16. ^ (EN) John Lundvik wins the 2020 edition of Sweden's Let's Dance, su escxtra.com. URL consultato il 30 maggio 2020.
  17. ^ a b c (EN) Personsida på AllAthletics, su all-athletics.com. URL consultato il 12 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  18. ^ (SV) Alla P19 under 7.00 på 60m inomhus, su friidrott.se. URL consultato il 26 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2021).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN68145970035432250649 · ISNI (EN0000 0001 3199 4069 · WorldCat Identities (ENviaf-68145970035432250649