Jaime Soto

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Jaime Soto
vescovo della Chiesa cattolica
Il vescovo Jaime Soto il 19 marzo 2008
Gozo y esperanza
 
TitoloSacramento
Incarichi attualiVescovo di Sacramento (dal 2008)
Incarichi ricoperti
 
Nato31 dicembre 1955 (68 anni) a Inglewood
Ordinato presbitero12 giugno 1982
Nominato vescovo23 marzo 2000 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo31 maggio 2000 dal vescovo Tod David Brown
 

Jaime Soto (Inglewood, 31 dicembre 1955) è un vescovo cattolico statunitense, dal 29 novembre 2008 vescovo di Sacramento.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jaime Soto è nato al Daniel Freeman Hospital di Inglewood, in California, il 31 dicembre 1955. È il maggiore di sette figli di una coppia di origine messicana.[1][2] Suo padre, Oscar, lavorava come ingegnere in una compagnia telefonica.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1956, la sua famiglia si è trasferita a Stanton, e lì ha frequentato la St. Polycarp School. In seconda elementare, già consapevole di volere diventare sacerdote, giocava a celebrare la messa nel cortile con i suoi fratelli.[3] Nel 1974 si è diplomato alla Mater Dei High School di Santa Ana e poi è entrato nel seminario "San Giovanni" di Camarillo. Lì ha conseguito il Bachelor of Arts in filosofia nel 1978 e il Master of Divinity nel 1982.

Il 12 giugno 1982 è stato ordinato presbitero per la diocesi di Orange in California. In seguito è stato vicario parrocchiale della parrocchia di San Giuseppe a Santa Ana dal giugno del 1982 al luglio del 1984. Nel 1984 è stato inviato a New York per studi. Nel maggio del 1986 ha ottenuto il Master of Social Work presso la Scuola di servizio sociale della Columbia University. Tornato in diocesi è stato direttore aggiunto di Catholic Charities dal luglio del 1986 al 1989; direttore dei servizi di immigrazione e cittadinanza dello stesso ente dal dicembre del 1986 al 1989; vicario episcopale per la comunità ispanica dal 3 marzo 1989 al 2000 e vicario episcopale per Catholic Charities dal 1º marzo 1999 al 2000. Nel 1990 è stato nominato prelato d'onore di Sua Santità.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 marzo 2000 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Orange in California e titolare di Segia.[4] Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 31 maggio successivo dal vescovo di Orange in California Tod David Brown, co-consacranti il vescovo di Boise City Michael Patrick Driscoll e il vescovo emerito di Orange in California José de Jesús Madera Uribe.[1]

Soto è il 25º vescovo ispanico negli Stati Uniti. Egli crede che la Chiesa cattolica negli Stati Uniti abbia "un disperato bisogno" di un maggior numero di sacerdoti di lingua spagnola. Aggiunge che i latini dovrebbero farsi avanti e svolgere un ruolo più importante nei ministeri della Chiesa e assumersi maggiori responsabilità. "Li incoraggio a essere grandi protagonisti", ha detto Soto, che ha imparato lo spagnolo da adulto. "Voglio che abbiano un senso di appartenenza alla loro Chiesa". I suoi più grandi successi come vescovo ausiliare sono stati l'avvio di un programma di consulenza per gli ispanici colpiti da AIDS, la conduzione di servizi mensili per i detenuti presso la prigione della contea di Orange e la promozione di riti ed eventi tipici della pietà popolare ispanica come la processione di Nostra Signora di Guadalupe e il Giorno dei Morti.[5]

Soto ha partecipato alla giornata mondiale della gioventù del 2005 a Colonia, in Germania, e con altri nove vescovi americani ha guidato sessioni di catechesi.[6]

L'11 ottobre 2007 papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo coadiutore di Sacramento.[7] Il 19 novembre successivo è entrato in diocesi e poi è stato nominato moderatore della curia e vicario episcopale per gli ispanici e gli altri ministeri etnici e ha rappresentato molti gruppi pastorali e civici. Il 29 novembre 2008 è succeduto alla medesima sede.[8]

Monsignor Soto ha ufficialmente appoggiato il Sacramento Helpers of God's Precious Infants e ha guidato veglie di preghiera per il diritto alla vita sui marciapiedi di fronte alle strutture abortive locali. Questo ha rinvigorito e rafforzato la comunità pro-life all'interno della sua diocesi.

Nell'aprile del 2012 e nel gennaio del 2020 ha compiuto la visita ad limina.

In seno alla Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti è presidente del comitato per la diversità culturale nella Chiesa, membro del comitato per l'evangelizzazione e la catechesi e consulente del comitato per la giustizia e la pace internazionale. È anche presidente della Catholic Legal Immigration Network, Inc. (CLINIC).[9] In precedenza è stato presidente del comitato per l'America latina; membro della direzione del Catholic Legal Immigration Network, Inc.; membro del comitato per i laici e presidente del sottocomitato per i giovani e giovani adulti.

Il 17 novembre 2010 il vescovo Soto è stato nominato capo della Catholic Campaign for Human Development (CCHD), un'agenzia della Conferenza episcopale. La CCHD è stata sottoposta a forti pressioni dopo accuse secondo cui essa avrebbe finanziato numerosi gruppi che sostenevano il diritto all'aborto e alla contraccezione, al matrimonio tra persone dello stesso sesso e ad altre attività contrarie alla dottrina della Chiesa cattolica. Questi rapporti hanno portato una coalizione di gruppi conservatori e pro-life a lanciare un boicottaggio della colletta nazionale e almeno dieci vescovi hanno scelto di cessare di contribuire alla campagna.[10] La nomina di Soto è avvenuta un giorno dopo che l'arcivescovo Timothy Dolan è stato nominato presidente della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti.

Opinioni[modifica | modifica wikitesto]

Monsignor Soto è considerato un difensore dei valori cattolici "conservatori". Nel 2008 ha parlato a una conferenza per l'Associazione nazionale dei ministeri cattolici diocesani per lesbiche e gay, dicendo che lo "stile di vita omosessuale" è peccaminoso. Soto ha dichiarato: "Le relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso possono essere allettanti per gli omosessuali, ma si discostano dal vero significato dell'atto sessuale e li distraggono dalla vera natura dell'amore a cui Dio ci ha chiamati tutti. Per questo motivo, è peccaminoso". Nello stesso discorso, Soto ha parlato contro il sesso prematrimoniale affermando: "I rapporti sessuali, al di fuori del patto matrimoniale tra un uomo e una donna, possono essere allettanti e inebrianti, ma non condurranno a quel viaggio liberatorio di vera scoperta di sé e di un'autentica scoperta di Dio. Per questo motivo sono peccaminosi".[11] Soto si è lamentato anche del fatto che la contraccezione è diventata "l'indiscussa modalità predefinita del matrimonio".[12]

È un forte difensore dei diritti degli immigrati e incoraggia i cattolici a leggere la Bibbia in modo da comprendere meglio la posizione della Chiesa sull'immigrazione e il suo sostegno di lunga data ai diritti degli immigrati. Soto ritiene che una riforma globale sull'immigrazione, se fatta adeguatamente, tenendo conto delle preoccupazioni di tutte le parti interessate, andrebbe a vantaggio dell'intero paese.[13]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003 il vescovo Soto è stato inserito nell'anello d'onore della Mater Dei High School. È stato premiato durante l'annuale festa primaverile dell'anello d'onore e la cena del circolo dei fondatori per i suoi contributi alla loro comunità.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Araldica[modifica | modifica wikitesto]

Stemma Titolare Descrizione [14]
Jaime Soto
Vescovo di Sacramento
Partito:[15] al primo[16] d'azzurro, mantellato d'oro, al calice dello stesso, cimato da una patena dello stesso; al secondo[17] d'argento ai tre alberi d'arancio al naturale, su un monte (1) di verde caricato di una conchiglia d'oro, sormontati a destra da una stella (7) d'azzurro, al capo d'oro, al bisante d'argento, caricato di tre gocce di rosso attestate, addestrato e sinistrato da due rose al naturale.

Ornamenti esteriori da vescovo.

Motto: "Gozo y esperanza".[18]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Curriculum di monsignor Jaime Soto, su scd.org. URL consultato il 24 ottobre 2020.
  2. ^ (EN) Jennifer Garza, The next bishop, su sacbee.com, 17 novembre 2007. URL consultato il 24 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2008).
  3. ^ (EN) Jennifer Garza, Bishop receives soaring welcome, su sacbee.com, 20 novembre 2007. URL consultato il 24 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2007).
  4. ^ Nomina dell'Ausiliare di Orange in California (U.S.A.), in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 23 marzo 2000. URL consultato il 24 ottobre 2020.
  5. ^ (EN) Jeff Overley, Era of Jaime Soto as auxilliary bishop ends, in Orange County Register, 4 novembre 2007. URL consultato il 24 ottobre 2020.
  6. ^ (EN) Ten U.S. bishops to be World Youth Day catechetical leaders, in Catholic News Service, 10 agosto 2005. URL consultato il 24 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2005).
  7. ^ Nomina del Coadiutore di Sacramento (U.S.A.), in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 11 ottobre 2007. URL consultato il 24 ottobre 2020.
  8. ^ Rinuncia e successione del Vescovo di Sacramento (U.S.A.), in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 29 novembre 2008. URL consultato il 24 ottobre 2020.
  9. ^ (EN) Bishop Soto Named Chairman of Subcommittee on Catholic Campaign for Human Development, su usccb.org, 19 novembre 2010. URL consultato il 24 ottobre 2020.
  10. ^ (EN) Mathhew Vadum, CCHD Bishop Defends Charity, Viguerie Urges Boycott, in The American Spectator, 17 novembre 2010. URL consultato il 24 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2012).
  11. ^ (EN) It is Sinful, in California Catholic Daily, 26 settembre 2008.
  12. ^ (EN) Jerry Filteau, 10 dioceses quit bishops' antipoverty campaign, in National Catholic Reporter, 7 luglio 2010. URL consultato il 24 ottobre 2020.
  13. ^ (EN) Bishop Soto urges focus on biblical roots of immigration position", in Catholic News Service, 6 giugno 2009.
  14. ^ (EN) Stemma di monsignor Jaime Soto, su scd.org. URL consultato il 24 ottobre 2020.
  15. ^ Secondo la tradizione araldica ecclesiastica dei paesi anglosassoni, lo stemma del vescovo è impalato con quello della diocesi a simboleggiare la relazione tra l'uomo e l'ufficio che ricopre.
  16. ^ stemma della diocesi di Sacramento. Il mantello d'oro, sopra il calice d'oro e alla patena, ricorda il Santissimo Sacramento in un tabernacolo per ricordare il nome della città sede della diocesi, Sacramento. L'oro è il colore delle feste liturgiche che celebrano la divinità di Nostro Signore, mentre l'azzurro è il colore della Beata Vergine Maria, che portò il Divino Bambino nel tabernacolo del suo grembo. Il colore dell'oro ricorda ulteriormente le origini della diocesi di Sacramento, fondata nel mezzo della California settentrionale dopo la corsa all'oro californiana. Anche il primo vescovo di Sacramento, Patrick Manogue, in gioventù fu un cercatore d'oro.
  17. ^ Parte personale. Adottò questo stemma quando divenne vescovo ausiliare di Orange in California e riflette la sua eredità personale e la sua vita come sacerdote e come vescovo. Alla base vi è una collina con tre alberi di arancio al naturale. "Soto" in spagnolo vuol dire "collina". Gli aranci richiamano il fatto che il vescovo era un sacerdote della diocesi di Orange. La conchiglia è un attributo tradizionale di San Giacomo il Maggiore, il cui nome, in una variante, è Jaime. La stella a sette punte è tratta dal mantello di Nostra Signora di Guadalupe, per ricordare la profonda devozione del vescovo per la Vergine Maria in questo titolo: tutto ciò che farà come vescovo vuole che sia posto sotto la sua attenta protezione. Nel capo il simbolo centrale indica la mescolanza del patrimonio multiculturale della diocesi di Orange ed è collocata tra due rose, emblemi del beato Juan Diego, poiché è stato all'interno dell'eredità ispanica che il vescovo Soto ha svolto il suo ministero in un ambiente multiculturale.
  18. ^ Queste sono le parole di apertura della costituzione pastorale del Concilio Vaticano II sulla Chiesa nel mondo moderno Gaudium et spes. Queste parole, "gioia e speranza", riflettono la convinzione del vescovo che nella chiamata di Gesù Cristo, tutto è fatto con la gioia di Cristo nella speranza di tutto ciò che ha pianificato quelli che lo amano.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Segia Successore
Marcelo Arturo González Amador 23 marzo 2000 - 11 ottobre 2007 Tarcísio Scaramussa, S.D.B.
Predecessore Vescovo di Sacramento Successore
William Kenneth Weigand dal 29 novembre 2008 in carica