J.League Division 1 2005

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J.League Division 1 2005
2005年のJ1リーグ
Competizione J.League Division 1
Sport Calcio
Edizione 13ª
Organizzatore J.League
Date dal 5 marzo 2005
al 3 dicembre 2005
Luogo Bandiera del Giappone Giappone
Partecipanti 18
Formula Girone all'italiana A/R
Risultati
Vincitore Gamba Osaka
(1º titolo)
Retrocessioni Kashiwa Reysol
Tokyo Verdy
Vissel Kōbe
Statistiche
Miglior giocatore Bandiera del Brasile Araújo
Miglior marcatore Bandiera del Brasile Araújo (33)
Incontri disputati 306
Gol segnati 873 (2,85 per incontro)
Pubblico 18 765
(61 per incontro)
Cronologia della competizione
2004 2006

La stagione 2005 è stata la tredicesima edizione della J.League Division 1, massimo livello del campionato giapponese di calcio.

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

[1][2]

Il precampionato vide un'importante riforma delle modalità di svolgimento della competizione: il lotto delle squadre, ora portato da 16 a 18, si affronta in un'unica fase con formula da disputarsi in un girone all'italiana andata e ritorno. Per quanto riguarda le retrocessioni, la terz'ultima classificata dovrà affrontare la terza classificata della seconda divisione in un play-off con gara di andata e ritorno, mentre le ultime due retrocedono automaticamente.

Per quanto riguarda i trasferimenti dei giocatori, il JEF United investì delle considerevoli somme per l'acquisto di Ilian Stojanov e Mario Haas[3], che andarono ad integrare una rosa mantenuta sostanzialmente invariata. Il Sanfrecce Hiroshima puntò sul giovane Hisato Satō, proveniente dal Vegalta Sendai, mentre Gamba Osaka e Tokyo Verdy potenziarono il proprio reparto avanzato puntando, rispettivamente, su Araújo (acquistato dallo Shimizu S-Pulse, che ripiegò su Marquinhos lasciato libero dal JEF United) e Washington (proveniente dall'Atlético Paranaense). Le due contendenti al titolo della stagione precedente, ovvero gli Yokohama F·Marinos e gli Urawa Red Diamonds, subirono invece delle modifiche marginali alle proprie rose, anche a causa dell'attesa della scadenza dei contratti di alcuni giocatori già acquistati (fra cui Tomislav Marić e Robson Ponte, acquistati dai Red Diamonds ma divenuti disponibili solo dopo l'inizio del girone di andata).

Il campionato[modifica | modifica wikitesto]

[1][4]

Araújo, attaccante del Gamba Osaka laureatosi capocannoniere del torneo con 33 reti all'attivo.

La prima squadra a prendere il comando della classifica fu il Kashima Antlers che, al quinto turno, sconfisse l'Omiya Ardija[5] distanziando l'FC Tokyo[6]. Nelle successive giornate la capolista aumenterà gradualmente il proprio vantaggio sino ad arrivare, alla tredicesima giornata, a +10 dal Gamba Osaka che nel frattempo si era proposto come principale rivale della lotta al titolo[7] vincendo la concorrenza di Nagoya Grampus Eight[8] e Sanfrecce Hiroshima[9]. Le ultime battute del girone di andata vedranno il Kashima Antlers perdere progressivamente terreno con il Gamba Osaka che, dopo essere giunto al girone di boa con quattro punti di svantaggio sulla capolista[10], completerà la propria rimonta alla quinta di ritorno sconfiggendo quel Tokyo Verdy[11] che, una settimana prima, aveva sconfitto il Kashima Antlers permettendo al Gamba Osaka di recuperare ulteriori punti[12]. Da quel momento il Gamba Osaka, seppur con qualche battuta d'arresto[13], rimarrà saldamente in vetta al campionato: dopo aver pareggiato lo scontro diretto col Kashima Antlers del 24 settembre[14], la squadra gestirà il proprio vantaggio arrivando, a quattro giornate dalla conclusione, a +3 dal Kashima Antlers secondo e a +4 dal Cerezo Osaka che, grazie ad una lunga serie di risultati utili consecutivi, era giunto ad accreditarsi fra le candidate alla vittoria del titolo[15]. In quel frangente il Gamba Osaka rimediò tuttavia tre sconfitte consecutive che, alla penultima giornata, permisero ai rivali cittadini del Cerezo di portarsi in vetta e a diverse squadre di inserirsi nel lotto delle pretendenti al titolo[16]. L'ultima giornata risultò quindi determinante ai fini del verdetto finale, che fu favorevole al Gamba Osaka, riportatosi in vetta a causa di un pari del Cerezo contro un FC Tokyo ormai privo di obiettivi da raggiungere[17].

Sul fondo della classifica, proseguì la crisi decennale[18] dei detentori della Coppa dell'Imperatore del Tokyo Verdy che, dopo aver incassato delle ampie sconfitte nell'arco del campionato[4] scesero, con due turni di anticipo e per la prima volta nella sua storia, nella categoria cadetta[16]. Seguì il Kashiwa Reysol che, dopo aver ottenuto con una giornata di anticipo la qualificazione ai playoff interdivisionale, perse il doppio confronto con il Ventforet Kofu[19][20] ottenendo la prima retrocessione dopo l'ottenimento dello status di squadra professionistica. Chiuse la classifica il Vissel Kobe, in evidente ritardo sulle altre concorrenti alla salvezza già al termine del girone di andata.[10]

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Squadra campione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gamba Osaka 2005.

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Allenatore Squadra Allenatore
Albirex Niigata Bandiera del Giappone Yasuharu Sorimachi Oita Trinita Bandiera della Corea del Sud Hwangbo Kwan (1ª-21ª)
Bandiera dei Paesi Bassi Arie Schans (22ª)
Bandiera del Brasile Péricles Chamusca (23ª-34ª)
Cerezo Osaka Bandiera del Giappone Shinji Kobayashi Omiya Ardija Bandiera del Giappone Toshiya Miura
Gamba Osaka Bandiera del Giappone Akira Nishino Sanfrecce Hiroshima Bandiera del Giappone Takeshi Ōno
JEF United Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Ivica Osim Shimizu S-Pulse Bandiera del Giappone Kenta Hasegawa
Júbilo Iwata Bandiera del Giappone Masakuni Yamamoto FC Tokyo Bandiera del Giappone Hiromi Hara
Kashima Antlers Bandiera del Brasile Toninho Cerezo Tokyo Verdy Bandiera dell'Argentina Osvaldo Ardiles (1ª-17ª)[21]
Bandiera del Giappone Nobuhiro Ishizaki (18ª)
Bandiera del Brasile Vadão (19ª-34ª)
Kashiwa Reysol Bandiera del Giappone Hiroshi Hayano Urawa Reds Bandiera della Germania Guido Buchwald
Kawasaki Frontale Bandiera del Giappone Takashi Sekizuka Vissel Kōbe Bandiera del Giappone Hideki Matsunaga (1ª-6ª)
Bandiera del Brasile Émerson Leão (7ª-15ª)
Bandiera della Cecoslovacchia Pavel Řehák (16ª-34ª)
Nagoya Grampus Bandiera del Brasile Nelsinho Baptista (1ª-20ª)
Bandiera del Giappone Hitoshi Nakata (21ª-34ª)
Yokohama F·Marinos Bandiera del Giappone Takeshi Okada

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
Bandiera del Giappone 1. Gamba Osaka 60 34 18 6 10 82 58 +24
2. Urawa Reds 59 34 17 8 9 65 37 +28
3. Kashima Antlers 59 34 16 11 7 61 39 +22
4. JEF United 59 34 16 11 7 56 42 +14
5. Cerezo Osaka 59 34 16 11 7 48 40 +8
6. Júbilo Iwata 51 34 14 9 11 51 41 +10
7. Sanfrecce Hiroshima 50 34 13 11 10 50 42 +8
8. Kawasaki Frontale 50 34 15 5 14 54 47 +7
9. Yokohama F·Marinos 41 34 12 12 10 41 40 +1
10. FC Tokyo 41 34 11 14 9 43 40 +3
11. Oita Trinita 43 34 12 7 15 44 43 +1
12. Albirex Niigata 42 34 11 9 14 47 62 -15
13 Omiya Ardija 41 34 12 5 17 39 50 -11
14. Nagoya Grampus 39 34 10 9 15 43 49 -6
15. Shimizu S-Pulse 39 34 9 12 13 40 49 -9
16. Kashiwa Reysol 35 34 8 11 15 39 54 -15
17. Tokyo Verdy 30 34 6 12 16 40 73 -33
18. Vissel Kōbe 21 34 4 9 21 30 67 -37

Legenda:
      Campione del Giappone e ammessa alla AFC Champions League 2006
      Retrocessa in J.League Division 2 2006

Note:

Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

[1][4][22]

Spareggi promozione/salvezza[modifica | modifica wikitesto]

Città e data
Ventforet Kofu 2-1 Kashiwa Reysol 7 dicembre 2005
Kashiwa Reysol 2-6 Ventforet Kofu Kashiwa, 10 dicembre 2005

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica dei marcatori[modifica | modifica wikitesto]

[1][22][23]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]