Holy Motors

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Holy Motors
Monsieur Oscar
Titolo originaleHoly Motors
Lingua originaleFrancese, inglese, cinese
Paese di produzioneFrancia, Germania
Anno2012
Durata115 min
Dati tecniciColore
rapporto: 1,85:1
Generedrammatico, grottesco, fantastico
RegiaLeos Carax
SoggettoLeos Carax
SceneggiaturaLeos Carax
ProduttoreAlbert Prévost
Produttore esecutivoMaurice Tinchant
Casa di produzioneStudioCanal
Distribuzione in italianoEagle Pictures (per Movies Inspired)
FotografiaCaroline Champetier
MontaggioNelly Quettier
Effetti specialiOlivier Lukaszczyk
CostumiAnaïs Romand
TruccoSylvie Ferry
Art directorEmmanuelle Cuillery
Character designFlorian Sanson
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Holy Motors è un film del 2012 diretto e sceneggiato da Leos Carax e interpretato tra gli altri da Denis Lavant, Édith Scob, Eva Mendes e Kylie Minogue. Il film è stato presentato in concorso all'edizione 2012 del Festival di Cannes.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La scena d'apertura vede il regista Leos Carax svegliarsi in una piccola camera, all'uscita si ritrova di fronte ad un pubblico di teatro in silenzio.

La scena quindi si sposta in una villa, al sorgere del sole, dove un uomo, chiamato Monsieur Alex Oscar, lascia moglie e figli per poi raggiungere una limousine e la sua guidatrice, una misteriosa bionda di nome Celìne. Appena il viaggio inizia, Oscar telefona alcuni colleghi, intrattenendo con loro un dialogo abbastanza ambiguo, nel quale sostiene che lui e gli stessi colleghi siano diventati il "capro espiatorio" di qualcosa. Celìne mostra ad Oscar i documenti su cui sono illustrati i suoi "appuntamenti": questi consistono nell'impersonare diversi personaggi in diversi scenari di Parigi, dove sono diretti; la limousine, inoltre, è attrezzata come un camerino per i film e gli spettacoli, con travestimenti, oggetti, armi ecc... da usare in base al determinato ruolo da impersonare.

Il primo appuntamento consiste nell'impersonare un'anziana senzatetto al Ponte Alessandro III, con un monologo in cui esprime la sua sofferenza ma anche la sua forza che continuerà a tenerla in vita.

Il secondo appuntamento mostra Alex recarsi in un luogo dove dovrà impersonare uno stuntman con una tuta infrarossi motion capture. Dapprima si esibisce in una serie di acrobazie inscenando un combattimento immaginario in stile Kung Fu, sia a mani nude, che con l'uso di armi, come un bastone e due kama. Successivamente si arma di una mitraglietta e inizia a correre su un tapis roulant sparando con l'arma, ma ha poi alcune vertigini e cade. Nel luogo sopraggiunge una donna anch'essa in tuta infrarossi e i due iniziano a simulare un rapporto sessuale, animando due personaggi dall'aspetto rettile.

Nel mentre che Oscar pranza e si prepara al prossimo appuntamento, chiede a Celìne se ci sono appuntamenti che riguardano "la foresta" ottenendo una risposta negativa, con suo dispiacere, in quanto gli mancano le foreste.

Il nuovo appuntamento vede Oscar impersonare Merde, già visto nel film collettivo Tokyo!, un essere disgustoso e violento, vestito di verde, con un bastone da passeggio, e barba incolta, cieco da un occhio, accanito fumatore e che si ciba di rose e banconote e attacca chiunque incontri. Egli nota un servizio fotografico in un cimitero in cui un fotografo americano sta scattando alcune fotografie alla bellissima modella Kay M. Il fotografo nota l'essere, rimane colpito dal suo aspetto e costringe a una delle sue assistenti di chiedergli di posare con la modella. In tutta risposta, Merde strappa a morsi due dita dell'assistente e rapisce Kay M, spaventando tutti i presenti. La porta successivamente dentro i sotterranei del cimitero e intrattiene un rapporto ambiguo e quasi romantico con lei, perfettamente tranquilla nonostante alcuni suoi comportamenti rozzi. L'uomo rimodella il vestito della donna, confezionandole una specie di niqab. Alla fine si denuda e si addormenta, in completa erezione, mentre la modella gli canta una ninna nanna.

Nell'appuntamento successivo, Oscar impersona un padre che va a prendere la figlia adolescente da una festa. Inizialmente la ragazza gli dice di essersi divertita e di aver ballato con alcuni ragazzi, con la felicità del padre, ma appena riceve una telefonata dall'amica viene rivelato il tutto: in realtà era lei ad aver ballato, mentre sua figlia è rimasta chiusa in bagno per paura di non integrarsi, e l'uomo mostra di conseguenza un atteggiamento deluso.

Nel nuovo appuntamento, Oscar suona una fisarmonica in una chiesa, e man mano viene raggiunto da vari musicisti.

Al prossimo appuntamento, Oscar ricopre il ruolo di un sicario che si reca in un magazzino per uccidere un uomo che gli somiglia, per un qualcosa che il suddetto uomo dice di "non aver fatto intenzionalmente" mentre l'assassino risponde che lui "intenzionalmente non avrebbe dovuto farlo" per poi accoltellarlo al collo. Una volta averlo ucciso, inizia a travestirlo esattamente come lui, ma viene poi raggiunto da una coltellata dalla vittima. Nonostante la ferita mortale, Oscar si rialza e a stento raggiunge Celìne e la limousine. Nel mentre che Oscar si spoglia del suo ruolo, nell'auto entra un anziano e misterioso uomo, chiamato "Il direttore", che chiede a Oscar come si trova col suo lavoro, sospettando di trovarlo stanco. Qui effettivamente viene rivelato, seppur in modo ambiguo e non chiarissimo, che Oscar sarebbe un attore e che si trovava molto a suo agio quando c'erano le telecamere, ma ormai hanno cominciato a diventare sempre più piccole fino a diventare impercettibili e quasi inesistenti, e nessuno più li guarda (in riferimento ad altri suoi colleghi che fanno la stessa professione). Il direttore chiede ad Oscar cosa lo spinge ad andare avanti, e questi risponde di continuare per dove egli ha cominciato, ovvero per "la bellezza del gesto", la suddetta bellezza che, secondo il direttore, si trova nell'occhio di chi guarda, ma Oscar interrompe il dialogo chiedendo "e se non ci guarda più nessuno?".

Nel mentre che viaggiano, Oscar chiede urgentemente a Celìne di fermare l'auto, dopodiché di spoglia, indossa una maschera rossa con del filo spinato e si arma di una pistola per andare ad uccidere un uomo in un ristorante che è uguale identico a lui a inizio giornata. Dopo avergli sparato, ne nasce uno scontro a fuoco, e le guardie del corpo lo freddano immediatamente. Celìne raggiunge Oscar ferito e si scusa con tutti i presenti dell'incidente.

Nel successivo appuntamento, impersona un uomo anziano morente in un letto con lo stesso cane dell'inizio del film, venendo raggiunto da una ragazza. I due iniziano a parlare delle loro rispettive vite, finché, tra le lacrime, e i gesti di affezione di entrambi, non "muore". Dopo la "morte" del suo personaggio, Oscar si rialza e si saluta con la giovane, dichiarando entrambi di andare ai loro rispettivi appuntamenti.

Durante il tragitto per l'appuntamento finale, la limousine di Celìne si scontra con un'altra. Nel mentre che la donna litiga con il guidatore, Oscar intratteniene un dialogo con una donna che si trova nella vettura. I due parlano dei rispettivi lavori, e la donna gli dice che sta per impersonare la vita di un hostess che sta per suicidarsi gettandosi dall'edificio della Samaritaine, abbandonato, insieme ad un uomo, che la raggiungerà dopo. Mentre i due camminano per raggiungere il tetto, la donna inizia a cantare, e nella canzone parla proprio di lei ed Oscar, e ricordando che una volta "avevano un bambino". Una volta raggiunti il tetto, Oscar e la donna si danno addio e mentre Oscar raggiunge Celìne, l'hostess e l'uomo sopraggiunto si gettano dall'edificio. Oscar e Celìne hanno un ambiguo dialogo, in cui l'uomo dice che devono assolutamente "ridere prima di mezzanotte" e parlando di una "prossima vita", per poi iniziare a ridere istericamente.

L'ultimo appuntamento vede Oscar raggiungere un appartamento, con una chiave datagli da Celìne, e raggiunge la sua famiglia composta da due femmine di scimpanzé come moglie e figlia e dopo averle abbracciate, dice loro felicemente che le loro vite stanno per cambiare.

Una volta terminati gli appuntamenti, Celìne raggiunge un'officina dove vengono rilasciate le limousine, col nome di "Holy Motors", che dà il titolo al film, dopodiché esce indossando una maschera bianca, insieme ad altri autisti. Una volta che se ne sono andati, il film si chiude con le auto che parlano tra loro, lamentandosi di come stiano diventando obsolete.

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 luglio 2012 è stato diffuso online il trailer internazionale del film.[1] Telebellotto ha dedicato al film una sua canzone, Universo, presente nell'ep d'esordio Débâcle.[2]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Uscito in patria il 4 luglio 2012, il film è stato presentato a diversi festival internazionali, tra cui il Festival del film Locarno e il New York Film Festival. L'uscita nelle sale italiane, inizialmente prevista per il 30 maggio 2013[3], è avvenuta il 6 giugno 2013[4].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Holy Motors – Il trailer con Eva Mendes e Kylie Minogue, su blog.screenweek.it, 21 ottobre 2012. URL consultato il 19 febbraio 2014.
  2. ^ artistcamp.com, https://www.artistcamp.com/telebellotto/debacle/722777879879/index.html.
  3. ^ Holy Motors – Il capolavoro di Leos Carax a maggio nelle sale italiane, su blog.screenweek.it, 23 aprile 2013. URL consultato il 19 febbraio 2014.
  4. ^ In sala 'Holy Motors' - Arriva in sala il raffinato film di Leos Carax, ansa.it, 3 giugno 2013. URL consultato il 19 febbraio 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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