Giuseppe Velasco

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Giuseppe Velasco

Giuseppe Velasco (Palermo, 16 dicembre 1750Palermo, 7 febbraio 1827) è stato un pittore italiano.

Affresco, Palazzina Cinese, Palermo

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Velasco, scultura presente sul balcone del Seminario dei Chierici sul Cassaro, opera di Valerio Villareale.
Assunzione della Vergine, basilica cattedrale metropolitana primaziale della Santa Vergine Maria Assunta.

Giuseppe Velasco o Giuseppe Velázquez (correnti le varianti Velásquez o Velasquez o Velásques o Velasques) è in Sicilia e in Italia uno dei più importanti rappresentanti del neoclassicismo del tardo XVIII e inizio XIX secolo. Figlio di genitori spagnoli Fabiano Ugo de Generalife e Anna Rodriguez, all'età di 15 anni decide di cambiare il suo cognome in omaggio al grande pittore spagnolo Diego Velázquez. Sacerdote francescano scopre la passione per la pittura e nel 1770 sposa Marianna Puleo. Nel 1798 incontra Vincenzo Riolo concedendone in sposa la figlia Anna. Per lungo tempo lavora con l'architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia insieme al quale esegue diversi lavori: Palazzo Costantino di Palermo e la Palazzina Cinese nel Parco della Favorita di Palermo.

Nel periodo 1785 - 1790 collabora con l'architetto Léon Dufourny per la scuola del Giardino Botanico Reale di Palermo dove manifesta la sua piena maturità artistica. Sotto il regno dei Borboni in Sicilia negli anni 1798 - 1802 e 1806 - 1815 trae i favori della sua origine spagnola. Ottiene i consensi del Vice Cancelliere Caramanico il quale assegna assieme al Marvuglia, varie commissioni della corte borbonica. Nel 1805 è nominato direttore di artistico presso la Regia Università di Palermo.

Allievo dei pittori Gaetano Mercurio e Giuseppe Tresca,[1] insegnante di Valerio Villareale, si dedica in particolare alle rappresentazioni mitiche e religiose eseguite con la tecnica a olio e prodotto numerosi ritratti personaggi per lo più borbonici. Tecniche abituali: il bianco e nero, la pittura a fresco, imitando lo stile di Raffaello dal quale trae fonte di ispirazione. Ha avuto grande interesse per il pittore Pietro Novelli, del quale ha restaurato molte opere e sviluppato le sue abilità di osservatore e copiatore. Le sue opere principali si trovano a Palermo, in Sicilia, territorio che non ha mai abbandonato durante tutto il suo operato. È sepolto nella Cripta dei Cappuccini a Palermo.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Affreschi[modifica | modifica wikitesto]

Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Dipinti ad olio[modifica | modifica wikitesto]

"San Benedetto", Chiesa dell'Immacolata Concezione a Palermo.
"San Benedetto e la presentazione dei santi Mauro e Placido" , Noto.

Agrigento e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Catania e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Enna e provincia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1772 - 1775, Ciclo, San Benedetto che abbatte gli idoli, Estasi di santa Scolastica e Presentazione di Gesù al tempio, San Biagio guarisce un ammalato di gola, Martirio di san Placido e dei suoi compagni, dipinti su tela, opere commissionate per la chiesa di San Biagio di Nicosia.
  • XVIII secolo, Resurrezione di Nostro Signore e Adultera, dipinti su tela, opere custodite nella cattedrale di San Nicolò di Nicosia.

Messina e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Palermo e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Siracusa e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Noto[modifica | modifica wikitesto]


Lentini[modifica | modifica wikitesto]

Malta[modifica | modifica wikitesto]

  • 1793, San Paolo cura gli infermi, San Paolo cura il padre di Publio, dipinti su tela, opere custodite nel coro della collegiata di San Paolo Naufrago di La Valletta, Malta.[7]
    • Appartengono allo stesso ciclo e commissione del vescovo Vincenzo Labini: Maria Vergine della Provvidenza 1804, Maria Vergine della Carità con san Giuseppe, San Gaetano, Sant'Agata, Gloria di San Filippo raffigurato con le anime del Purgatorio.

Ritratti[modifica | modifica wikitesto]

Velasco dipinge i ritratti di Giuseppe Ventimiglia, Monsignor Antonio Ciafaglione, Ferdinando III, Ignazio Marabitti e della famiglia Airoldi Marchesi di Santa Colomba d'origine lombarda.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pagina 79, Agostino Gallo, "Elogio storico di Pietro Novelli da Morreale in Sicilia, pittore, architetto e incisore" [1], Terza edizione, Palermo, Reale Stamperia, 1830.
  2. ^ Gaspare Palermo Volume terzo, p. 31.
  3. ^ Gaspare Palermo Volume quarto, p. 49.
  4. ^ Gaspare Palermo Volume primo, p. 245.
  5. ^ Gaspare Palermo Volume secondo, pp. 57.
  6. ^ Pagina 88, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [2], Volume terzo, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  7. ^ Pagina 164, Achille Ferres, "Descrizione storica delle chiese di Malta e Gozo" [3], Malta, 1866.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Agostino Gallo, Vita di Giuseppe Velasques palermitano, egregio dipintore / scritta da Agostino Gallo, suo amico, Palermo : Stamperia D. Barcellona, 1845 (online)
  • Marcella La Monica, Giuseppe Velasco, Palermo, Pitti, 2012, ISBN 978-88-96569-15-3.
  • Mariny Guttilla, Le radici letterarie del mito nella pittura ‘neoclassica’ di Giuseppe Velasco, in Mneme - Quaderni dei Corsi di Beni Culturali e Archeologia, vol. 1, 2016, pp. 113-138 (online)

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN8186352 · ISNI (EN0000 0001 1741 0055 · SBN PALV063657 · BAV 495/66826 · CERL cnp01335361 · ULAN (EN500000890 · LCCN (ENno2008124393 · GND (DE118921037 · BNF (FRcb122523395 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2008124393