Festival di Berlino 2024

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La vincitrice dell'Orso d'oro Mati Diop (seconda da sinistra) con le produttrici Judith Lou Lévy e Eve Robin e Fabacary Assymby Coly.[1]

La 74ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino si è svolta a Berlino dal 15 al 25 febbraio 2024, con lo Zoo Palast come sede principale.[2] Alla direzione del festival sono stati per il quinto e ultimo anno Carlo Chatrian e Mariette Rissenbeek.[3][4][5]

L'Orso d'oro è stato assegnato al film documentario Dahomey della regista francese Mati Diop.

L'Orso d'oro alla carriera è stato assegnato al regista, sceneggiatore e produttore Martin Scorsese,[6] mentre la Berlinale Kamera è stata assegnata al regista e sceneggiatore Edgar Reitz.[7]

Il festival è stato aperto dal film in concorso Small Things Like These di Tim Mielants.[8]

La retrospettiva di questa edizione, intitolata "An Alternate Cinema - From the Deutsche Kinemathek Archives", è stata dedicata a film e documentari prodotti in Germania tra il 1960 e il 2000 e conservati dal museo del cinema e della televisione Deutsche Kinemathek.[9]

Giurie[modifica | modifica wikitesto]

La giuria internazionale. Da sinistra: Brady Corbet, Jasmine Trinca, Christian Petzold, Lupita Nyong'o, Albert Serra, Ann Hui e Oksana Zabužko.

Giuria internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Giuria "Encounters"[modifica | modifica wikitesto]

Giuria "Opera prima"[modifica | modifica wikitesto]

Giuria "Documentari"[modifica | modifica wikitesto]

Giuria "Cortometraggi"[modifica | modifica wikitesto]

Giurie "Generation"[modifica | modifica wikitesto]

Kinderjury/Jugendjury[modifica | modifica wikitesto]

Gli Orsi di cristallo sono stati assegnati da due giurie nazionali, la Kinderjury per la sezione "Kplus" e la Jugendjury per la sezione "14plus", composte rispettivamente da sette membri di 11-14 anni e cinque membri di 14-18 anni selezionati dalla direzione del festival attraverso questionari inviati l'anno precedente.[15]

Giurie internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Nelle sezioni "Kplus" e "14plus", il Grand Prix e lo Special Prize sono stati assegnati da una giuria internazionale composta dal regista Amjad Abu Alala (Sudan), l'attrice Banafshe Hourmazdi (Germania) e il regista, sceneggiatore e produttore Ira Sachs (Stati Uniti).[15]

Selezione ufficiale[modifica | modifica wikitesto]

In concorso[modifica | modifica wikitesto]

Berlinale Special[modifica | modifica wikitesto]

Berlinale Special Gala[modifica | modifica wikitesto]

Berlinale Series[modifica | modifica wikitesto]

Encounters[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Panorama[modifica | modifica wikitesto]

Panorama Dokumente[modifica | modifica wikitesto]

Forum[modifica | modifica wikitesto]

Programma principale[modifica | modifica wikitesto]

Forum Special[modifica | modifica wikitesto]

Forum Expanded[modifica | modifica wikitesto]

Generation[modifica | modifica wikitesto]

Generation Kplus[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Generation 14plus[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Retrospettiva[modifica | modifica wikitesto]

Berlinale Classics[modifica | modifica wikitesto]

Homage[modifica | modifica wikitesto]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Mati Diop, vincitrice dell'Orso d'oro per Dahomey

Premi della giuria internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Premi della giuria "Encounters"[modifica | modifica wikitesto]

Premi della giuria "Opera prima"[modifica | modifica wikitesto]

Premi della giuria "Documentari"[modifica | modifica wikitesto]

Premi della giuria "Cortometraggi"[modifica | modifica wikitesto]

Premi onorari[modifica | modifica wikitesto]

Premi delle giurie "Generation"[modifica | modifica wikitesto]

Kinderjury Generation Kplus[modifica | modifica wikitesto]

Generation Kplus International Jury[modifica | modifica wikitesto]

Jugendjury Generation 14plus[modifica | modifica wikitesto]

Generation 14plus International Jury[modifica | modifica wikitesto]

Premi delle giurie indipendenti[modifica | modifica wikitesto]

Premi del pubblico e dei lettori[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Co-fondatore con Mati Diop della casa di produzione Fanta Sy.
  2. ^ 74th Berlin International Film Festival - February 15-25, 2024, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 26 febbraio 2024.
  3. ^ Biographies, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  4. ^ A partire dall'edizione del 2025 la Berlinale sarà diretta da Tricia Tuttle, già direttrice del BFI London Film Festival.
  5. ^ Berlinale, Tricia Tuttle nuova direttrice, su cinematografo.it, www.cinematografo.it. URL consultato il 16 febbraio 2024.
  6. ^ The Honorary Golden Bear, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 26 febbraio 2024.
  7. ^ Berlinale Camera, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 26 febbraio 2024.
  8. ^ Jan 18, 2024 - Small Things Like These Starring Cillian Murphy Set to Open Berlinale, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  9. ^ Dec 14, 2023 - 2024 Retrospective – “An Alternate Cinema – From the Deutsche Kinemathek Archives” Presents its Final Selection of Films, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 28 febbraio 2019.
  10. ^ The Prizes of the International Jury, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 giugno 2022.
  11. ^ The Awards and Jury of Encounters, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 giugno 2022.
  12. ^ GWFF Best First Feature Award, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 giugno 2022.
  13. ^ Berlinale Documentary Award and Jury, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 giugno 2022.
  14. ^ The Awards and Jury of Berlinale Shorts, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 giugno 2022.
  15. ^ a b Berlinale Documentary Award and Jury, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 giugno 2022.
  16. ^ Al secondo e al terzo posto Crossing di Levan Akin e All Shall Be Well di Ray Yeung.
  17. ^ Al secondo e al terzo posto Sayyareye dozdide shodeye man di Farahnaz Sharifi e Teaches of Peaches di Philipp Fussenegger e Judy Landkammer.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema