Discorso di addio di Abraham Lincoln

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Una versione alternativa del discorso di addio di Abramo Lincoln, pubblicata dalla The American News Company.

Il discorso di addio di Abramo Lincoln è stato un discorso tenuto dall'allora Presidente eletto Abramo Lincoln a Springfield, in Illinois, l'11 febbraio 1861,[1] mentre si accingeva a recarsi a Washington D.C. per la celebrazione del suo insediamento. Diverse migliaia di persone da tutto l'Illinois si erano infatti radunate alla stazione ferroviaria della città per salutare Lincoln ed egli, in risposta a questo, enunciò questo breve discorso, del tutto improvvisato, dal vagone su cui trovava, poco prima di partire.

(EN)

«My friends, no one, not in my situation, can appreciate my feeling of sadness at this parting. To this place and the kindness of these people, I owe everything. Here I have lived a quarter of a century, and have passed from a young to an old man. Here my children have been born, and one is buried. I now leave, not knowing when, or whether ever, I may return, with a task before me greater than that which rested upon Washington. Without the assistance of that Divine Being who ever attended him, I cannot succeed. With that assistance I cannot fail. Trusting in Him who can go with me, and remain with you, and be everywhere for good, let us confidently hope that all will yet be well. To His care commending you, as I hope in your prayers you will commend me, I bid you an affectionate farewell.»

(IT)

«Amici miei, nessuno che non si trovi nella mia situazione può comprendere il mio sentimento di tristezza per questa partenza. A questo luogo e alla gentilezza di questa gente, io devo tutto. Qui ho vissuto per un quarto di secolo, e sono passato dall'essere un giovane ragazzo ad essere un vecchio uomo. Qui sono nati i miei figli, e uno di loro vi è sepolto. Adesso io parto, senza sapere quando, o se mai potrò ritornare, con un compito davanti a me ancora più impegnativo di quello che gravava su Washington. Senza l'aiuto di quell'Essere Divino che lo ha sempre supportato, non potrò avere successo. Ma con il Suo aiuto non potrò fallire. Avendo fede in Lui perché Egli venga con me, resti con voi, e sia dovunque, a fin di bene, speriamo ardentemente che tutto andrà ancora per il meglio. Raccomandandovi alla Sua cura, come spero che voi, nelle vostre preghiere, raccomandiate me, io vi rivolgo un affettuoso addio.»

Il discorso di Lincoln commosse così tanto i membri del suo seguito che essi, dopo la partenza del treno, gli chiesero di mettere le sue parole su carta. Dopo le prime frasi, a causa delle difficoltà che si hanno a scrivere su un treno in movimento, il neo presidente chiese al suo segretario personale, John Nicolay, di finire di redigere il discorso al suo posto.

Così, pochi giorni dopo, una seconda versione del discorso fu pubblicata in diversi quotidiani di Springfield.[2]

Una tavola di bronzo con inciso il discorso di addio decora, assieme ad altre tre tavole simili recanti il discorso di Gettysburg, parte del secondo discorso inaugurale e un breve riassunto della biografia di Lincoln, le pareti della camera sepolcrale del mausoleo del presidente, noto come "Tomba Lincoln".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lincoln's Farewell, su Memory: American Treasures of the Library of Congress. URL consultato il 7 maggio 2018.
  2. ^ Farewell Address, su abrahamlincolnonline.org, Abraham Lincoln Online. URL consultato il 7 maggio 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]