Diocesi di Croia

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Croe
Sede vescovile titolare
Dioecesis Croënsis
Chiesa latina
Vescovo titolareBruce Alan Lewandowski, C.SS.R.
Istituitacirca XVII secolo
StatoAlbania
Diocesi soppressa di Croia
Suffraganea diDurazzo
ErettaXIII secolo
SoppressaXVI secolo
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Croia (in latino: Dioecesis Croënsis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Durazzo.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi aveva sede nella città di Croia e abbracciava un territorio compreso tra i fiumi Mat e Ishëm, a nord di Tirana.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Croia è attestata in epoca bizantina nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli, dall'inizio del IX secolo fino al XII secolo; nelle Notitiae la diocesi di Κροων è annoverata tra le suffraganee dell'arcidiocesi di Durazzo, assieme alle diocesi di Stefaniaco, Cunavia e Alessio.[2]

Secondo i curatori degli Acta et diplomata Albaniae, la diocesi fu istituita agli inizi del VII secolo e comprendeva un territorio che le fonti greche chiamavano Albanon o Arbanon. Nelle fonti latine, a partire dal XII secolo, si trovano due nomenclature diverse, quella Croensis e quella Albanensis o Arbanensis; tuttavia si tratterebbe della stessa diocesi e solo a partire dal 1279 si trovano due vescovi distinti per le due sedi.[3] Gli stessi editori menzionano come primo vescovo di Croia, il prelato Davide che figura nella prima sessione del concilio di Costantinopoli dell'879-880 nel quale fu riabilitato il patriarca Fozio.[4]

Se la tesi dei curatori degli Acta et diplomata Albaniae è corretta, i successivi vescovi noti di questa sede si trovano nelle fonti latine a partire dalla seconda metà del XII secolo con il titolo di episcopi Albanensis, Arbanensis o de Arbania: si tratta di Lazzaro, documentato nel 1166 e 1167; Paolo, documentato nel 1208 e probabilmente anche nel 1209; e di un anonimo vescovo, menzionato nel 1250 e nel 1252. Nelle fonti greche, un anonimo Croarum episcopus è menzionato in un atto del 1216.[5]

Sul finire del XIII secolo si trovano due vescovi contemporanei, Romano di Croia e Michele di Arbano, che attestano l'esistenza di due diocesi distinte, che da questo momento avranno ciascuna una propria serie di vescovi.

Le fonti ecclesiastiche della Curia romana, dal XIV al XVI secolo, conservano atti e diplomi con l'indicazione di vescovi Cro(j)ensis e vescovi Cro(y)acensis. Secondo alcuni autori, si tratta di due sedi vescovili distinte: la seconda farebbe riferimento alla diocesi di Tenin, nota nelle fonti ecclesiastiche dell'XI-XIII secolo come diocesi Croatensis, ossia diocesi dei Croati. I curatori degli Acta et diplomata Albaniae invece ritengono si tratti di una sola diocesi, a causa delle molte varianti presenti negli atti curiali di quel periodo: come esempio riportano il caso del vescovo Gualtiero, chiamato episcopus Croensis in occasione della sua nomina nel 1400 e episcopus Croacensis quando morì nel 1425.[6]

L'ultima menzione della serie episcopale di Croia risale alla prima metà del XVI secolo.

Croia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica con il nome di Croe; dal 10 giugno 2020 il vescovo titolare è Bruce Alan Lewandowski, C.SS.R., vescovo ausiliare di Baltimora.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

I vescovi preceduti da * appartengono alla serie degli episcopi Croyacenses.[7]

  • Davide † (menzionato nell'879)
  • Anonimo (Croarum episcopus) † (menzionato nel 1216)[5]
  • Romano † (prima del 1279[8] - dopo il 1298)
  • Andrea I † (prima del 1318 - dopo il 1334 ?[9])
  • * Giacomo di Ahrweiler, O.Carm. † (25 giugno 1352 - 12 aprile 1370 deceduto) (vescovo titolare)[10]
  • Gregorio † (? deceduto)
  • Andrea II, O.F.M. † (8 giugno 1366 - ?)
  • * Enrico di Wylstein (Wildenstein), O.F.M. † (5 luglio 1372 - 1383 nominato vescovo di Trieste) (vescovo titolare ?)[11]
  • * Bernardo † (menzionato nel 1391)
  • Giovanni ? † (? deceduto)[12]
  • Gualtiero, O.E.S.A. † (20 febbraio 1400 - 13 aprile 1405 nominato vescovo di Bova)
  • * Antonio Ventura, O.F.M. † (10 ottobre 1425 - ?)
  • Silvestro † (? deceduto)
  • Paolo I † (9 febbraio 1458 - ? deceduto)
  • Pietro de Varnis (o Bruto) † (23 agosto 1468 - circa 1471 nominato vescovo di Cattaro)
  • Elias Sguri, O.P. † (2 agosto 1471 - ? deceduto)
  • * Niccolò de Monte † (29 marzo 1476 - 14 febbraio 1483 nominato vescovo di Chirone)
  • Martino di Porto, O.F.M. † (18 febbraio 1498 - ?)
  • Paolo II † (? deceduto)
  • * Martino † (15 dicembre 1507 - ?)
  • * Andrea Lagogne, O.Cist. † (24 agosto 1515 - ? )[13]
  • * Matthaeus Unadopya † (20 aprile 1517 - ?)
  • * Ferdinandus de Saxamone † (17 dicembre 1517 - ?)[14]
  • * Franciscus de Reucon (de Treio), C.R.S.A. † (10 dicembre 1518 - ?)
  • Francesco di Scio, O.F.M.Conv. † (18 gennaio 1525 - ?)
  • * Jean de Vaulx † (16 aprile 1540 - ?)[13]
  • * Jean Vallier † (1º marzo 1542 - ?)[13]

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mappa riportata come tavola fuori testo, alla fine del primo volume degli Acta et diplomata Albaniae.
  2. ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 499, voce Kroai.
  3. ^ Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, pp. 10-11, nº 48; e indice, pp. 258 (Albanum) e 266 (Croya).
  4. ^ Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, p. 14, nº 57. La stessa indicazione è riportata dalla Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit Online, n. 21411.
  5. ^ a b Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, p. 46, nº 150.
  6. ^ Circa questa discussione: (LA) Acta et diplomata Albaniae, vol. II, p. 253, nota 4. Anche: (HR) Hrvatska revija 3 (1940), p. 276. (DE) Ludwig von Thallóczy, Illyrisch-Albanische Forschungen, vol. I, München und Leipzig, 1916, pp. 218-219 (in nota).
  7. ^ Vedi Eubel, Hierachia catholica, I, p. 216; II, p. 140 e III, p. 181.
  8. ^ Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, p. 119, nº 400.
  9. ^ Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, p. 231, nº 776. Il documento del 1334 parla del vescovo Andreas Coronensis (Corone in Grecia); secondo gli editori degli Acta si tratterebbe di un refuso tipografico per Croensis (anche Ferlati, VII, p. 414). L'ultima attestazione certa di Andrea è del 1320 (Acta documenti nn. 663-665), quando fu nominato amministratore apostolico di Cunavia.
  10. ^ Questo vescovo è documentato come ausiliare di Cambrai e di Tournai. (Eubel I, p. 216, nota).
  11. ^ Enrico di Wylstein fu nominato per la morte di Giacomo di Ahrweiler († 1370).
  12. ^ Eubel riporta che, per la morte di Giovanni, fu nominato vescovo Gualtiero; il nome di Giovanni è accompagnato da un punto esclamativo. Nel regesto pubblicato negli Acta et diplomata res Albaniae (vol. I, p. 258, nº 76) non si fa menzione di questo Giovanni.
  13. ^ a b c Documentato come vescovo ausiliare di Tours (Eubel III, p. 181, note).
  14. ^ Secondo le fonti riportate da Eubel (vol. III, p. 181), questo vescovo fu nominato alla sede Croacensis per la morte di Martino di Porto, vescovo Crojensis.
  15. ^ Deceduto prima della consacrazione episcopale (cfr. arcidiocesi di Xi'an).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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