Notitia Episcopatuum

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Notitia Episcopatuum (plurale: Notitiae Episcopatuum) è il nome dato a documenti ufficiali che fornivano, nei territori dell'Impero bizantino, gli elenchi delle sedi metropolitane, delle sedi arcivescovili autocefale e delle diocesi suffraganee suddivise per province ecclesiastiche.

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Nella Chiesa d'Occidente, vescovi e arcivescovi sono classificati in base all'anzianità della loro consacrazione, mentre in Africa secondo la loro età anagrafica. Nei patriarcati orientali il grado gerarchico di ogni vescovo veniva determinato in base alla sede che occupava. Quindi, nel Patriarcato di Costantinopoli, il primo metropolita non era quello ordinato da più lungo tempo, ma chiunque occupasse la sede di Cesarea di Cappadocia. Il secondo era l'Arcivescovo di Efeso e così via. In ogni provincia ecclesiastica, il rango di ogni vescovo era quindi determinato, e rimaneva immutato a meno che la lista non venisse successivamente modificata.

L'ordine gerarchico includeva prima di tutti il patriarca, quindi i grandi metropoliti (ovvero quelli che avevano diocesi con vicariati) i metropoliti autocefali, che non avevano vicariati ed erano soggetti direttamente al patriarca. Venivano quindi gli arcivescovi che, anche se non differivano dai metropoliti autocefali, occupavano gradi gerarchici inferiori a questi, ed erano anch'essi immediatamente dipendenti dal patriarca, quindi i vescovi ordinari e infine i vescovi vicari. Non si sa da chi venne stabilito questo ordine molto antico, ma è probabile che, inizialmente, le sedi metropolitane e i semplici vescovati siano stati classificati in base alla data di fondazione. L'ordine venne poi modificato in seguito in base a considerazioni politiche e religiose.

Le Notitiae[modifica | modifica wikitesto]

I principali documenti, suddivisi per chiesa, sono:

Tutte queste Notitiae sono pubblicate in Gelzer, Ungedruckte und ungenügend veröffentlichte Texte der Notitiae episcopatuum (Monaco, 1900); Gelzer, Georgii Cyprii Descriptio orbis romani (Lipsia, 1890); Gelzer, Index lectionum Ienae (Jena, 1892); Parthey, Hieroclis Synecdemus (Berlino, 1866). Gli ultimi lavori sono solo copie più o meno modificate della Notitia di Leone VI, e quindi non rappresentano la situazione reale, che era stata cambiata profondamente dalle invasioni Islamiche nella regione. Dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei turchi nel 1453, venne scritta un'altra Notitia, che ritraeva la situazione reale (Gelzer, Ungedruckte Texte der Notitiae episcopatuum 613-37), e su questa si basano quasi tutte quelle scritte in seguito. Il termine Syntagmation viene oggi usato dai greci per questi documenti.
L'edizione critica dell'intero corpus delle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli è stata edita da Jean Darrouzès nel 1981 con il titolo: Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae: texte critique, introduction et notes.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Testo della Notitia in: Gelzer, Ungedruckte und ungenügend veröffentlichte Texte der Notitiae episcopatuum, pp. 531-542.
  2. ^ Testo della Notitia in: Gelzer, Ungedruckte und ungenügend veröffentlichte Texte der Notitiae episcopatuum, pp. 549-559.
  3. ^ Chiamata dalle fonti anche Nea Taktika, perché costituiva la prima revisione della Notitia di Leone VI. Pubblicata da: Gelzer, Georgii Cyprii Descriptio orbis romani, pp. 57 e seguenti.
  4. ^ La Notitia di Manuele Comneno corrisponde alla Notitia 3 pubblicata da: Parthey, Hieroclis Synecdemus et notitiae graecae episcopatuum, pp. 101 e seguenti.
  5. ^ Commento e studio sulla Notitia di Siméon Vailhé in: Échos d'Orient X, 1907, pp. 90-101, 139-145, 363-8.
  6. ^ Byzantinische Zeitschrift, II, pp. 23-40.
  7. ^ Géographie ancienne de la Basse-Egypte, pp. 151-61

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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