Beverley Craven

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Beverley Craven
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenerePop
Rock
Periodo di attività musicale1990 – in attività
StrumentoVoce
Pianoforte
EtichettaEpic Records
Sony Music
Campsie Records
Album pubblicati8
Studio4
Live1
Raccolte3
Sito ufficiale

Beverley Craven (Colombo, 28 luglio 1963) è una cantante, compositrice e pianista britannica, dedita ai generi pop e rock e in attività dal 1990.

Vincitrice di un BRIT Award nel 1992 come "Rivelazione britannica",[1] il suo brano più famoso è Promise Me del 1990.

È fra gli artisti che si sono esibiti nel programma televisivo Top of the Pops.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Beverley Craven è nata a Colombo nello Sri Lanka, ma è cresciuta in Inghilterra (il paese originario dei suoi genitori), segnatamente a Berkhamstead, nello Hertfordshire, dove giunge all'età di 18 mesi.[2][3]

Incoraggiata dalla madre, una violinista, inizia a suonare il pianoforte sin dall'età di 7 anni.[3]

Carriera musicale[modifica | modifica wikitesto]

Lasciato il college, un istituto d'arte, nei primi anni ottanta inizia ad esibirsi in alcuni pub assieme a delle band, sino a quando viene notata da Bobby Womack, leggenda del soul, che le offre la possibilità di seguirlo in un tour europeo.[2][3]

Firma quindi un contratto discografico con la Chappell Music e poi con la Epic Records.[2][3] e comincia a lavorare al suo primo album, inizialmente con Steward Levine, produttore dei Simply Red, e poi con Paul Samwell-Smith, produttore di Carly Simon[3].

Nel 1990, pubblica il suo primo album, Beverley Craven , che rimane per ben 52 settimane nelle classifiche del Regno Unito.[2]

Ottiene un grande successo anche il singolo Promise Me , che, sempre nel Regno Unito, raggiunge il 3º posto delle classifiche.[2]

Nel 1992 vince ai BRIT Awards nella categoria “rivelazione britannica” (Best British Newcomer) e riceve anche una nomination per il miglior album e per il miglior singolo.[2][3]

Pubblica quindi l'album Love Scenes , che contiene il singolo omonimo e il singolo Mollie's Song (dedicato alla primogenita Mollie, nata in quell'anno[2]) – a cavallo tra la fine degli anni novanta e l'inizio del nuovo secolo – gli album Mixed Emotions (1999), The Very Best of Beverley Craven (2000), Legends (2001).

Dopo una pausa di alcuni anni, che la cantante si concede per dedicarsi alla propria famiglia[2], ritorna quindi sulle scene nel 2004 con un concerto live[2].

La sua carriera si interrompe però nuovamente nel 2005, quando le viene diagnosticato un cancro al seno, da cui fortunatamente guarisce l'anno seguente.[2][3][4][5][6].

Pubblica quindi nel 2009 – vale a dire ad otto anni di distanza dal precedente – un nuovo album, dal titolo Close to Home.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È stata sposata dal 1993 al 2010 con il paroliere Colin Campsie, autore, tra l'altro di alcune canzoni di Natalie Imbruglia[2][3] e ha tre figlie, Molly, Brenna e Connie.[2]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1990 - Promise Me
  • 1990 - Woman to Woman
  • 1990 - Joey
  • 1991 - Holding On
  • 1991 - You're Not the First
  • 1991 - Memories
  • 1993 - Love Scenes
  • 1993 - Mollie's Song
  • 1994 - The Winner Takes It All
  • 1999 - I Miss You
  • 1999 - Say You're Sorry
  • 2000 - We Found a Place
  • 2009 - Rainbows
  • 2014 - You Belong to Someone Else
  • 2015 - Love High
  • 2018 - Safe (con Judie Tzuke e Julia Fordham)
  • 2019 - Christmas Day (con Judie Tzuke e Julia Fordham)
  • 2021 - Thank You for Being a Friend (con Judie Tzuke, Julia Fordham e Rumer)
  • 2021 - Juniper Tree (con Judie Tzuke, Julia Fordham e Rumer)
  • 2022 - Rest of My Life (The Wedding Song) (con Judie Tzuke, Julia Fordham e Rumer)

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Candidature
  • BRIT Awards

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) BRIT Award Archive - 1992, su brits.co.uk. URL consultato il 19 luglio 2023.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l Beverley Craven: Biography Archiviato l'11 ottobre 2009 in Internet Archive. (URL consultato il 07-10-2009)
  3. ^ a b c d e f g h All Music Guide: Beverley Craven - Biography (URL consultato il 07-10-2009)
  4. ^ Beverley Craven - Official Website: Press Articles - The Mirror, May 2006 Archiviato il 12 dicembre 2009 in Internet Archive. (URL consultato il 09-10-2009)
  5. ^ Beverley Craven - Official Website: Press Articles - Halifax Courier, October 2008 Archiviato l'8 giugno 2009 in Internet Archive. (URL consultato il 09-10-2009)
  6. ^ BBC: Beverley Craven Archiviato il 17 dicembre 2007 in Internet Archive. (URL consultato il 09-10-2009)
  7. ^ a b c (EN) Awards and Winners Archive - Brit 1992, su awardsandwinners.com. URL consultato il 19 luglio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN22332052 · ISNI (EN0000 0001 1044 6979 · LCCN (ENno2006096248 · GND (DE134713443 · BNF (FRcb139386966 (data) · J9U (ENHE987007413642305171