15810 Arawn

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Arawn
(15810 Arawn)
Arawn ripreso dalla sonda New Horizons nel novembre 2015
Stella madreSole
Scoperta12 maggio 1994
ScopritoriMichael J. Irwin, Anna Nikola Żytkow
ClassificazioneOggetto della
fascia di Kuiper
,
asteroide
poseidosecante
FamigliaPlutino
Designazioni
alternative
1994 JR1
Parametri orbitali
(all'epoca JD 2458600,5
27 aprile 2019)
Semiasse maggiore5937664377 km
39,6902699 au
Perielio5204351552 km
34,7884462 au
Afelio6670977203 km
44,5920936 au
Periodo orbitale91332,31 giorni
(250,05 anni)
Inclinazione
sull'eclittica
3,80189°
Eccentricità0,1235019
Longitudine del
nodo ascendente
144,75623°
Argom. del perielio103,85230°
Anomalia media31,96638°
Par. Tisserand (TJ)5,600 (calcolato)
Ultimo perielio9 febbraio 1997
Prossimo perielio3 marzo 2247
MOID da Giove29,4439
Dati fisici
Dimensioni128 km [1]
145 km [2]
Periodo di rotazione5,47±0,33 ore
Dati osservativi
Magnitudine ass.7,7

15810 Arawn è un asteroide della fascia di Kuiper. Scoperto nel 1994, presenta un'orbita caratterizzata da un semiasse maggiore pari a 39,6902699 au e da un'eccentricità di 0,1235019, inclinata di 3,80189° rispetto all'eclittica. Essendo in risonanza orbitale 2:3 con Nettuno, è classificabile come plutino.

L'asteroide è dedicato all'omonima divinità dell'oltretomba della mitologia gallese.

Prima che la scoperta nel 2014 di 486958 Arrokoth portasse a preferire quest'ultimo, 15810 Arawn avrebbe dovuto essere l'obiettivo della missione New Horizons successivo al sorvolo di Plutone.[3]

Uno studio del 2012[4], rafforzato da un successivo studio del 2016[5] basato sui dati raccolti con lo strumento LORRI della New Horizons, suggeriscono che 15810 Arawn sia un quasi-satellite di Plutone: ogni circa due milioni di anni, la sua orbita osservata dal pianeta nano assomiglierebbe ad una fitta spirale di una molla per quasi 350.000 anni. Secondo un altro studio[6] invece l'avvicinamento a Plutone, ne perturberebbe periodicamente l'orbita senza però renderlo un quasi-satellite.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) List of Known Trans-Neptunian Objects, su johnstonsarchive.net, 7 ottobre 2018. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  2. ^ (EN) PIA20589: New Horizons Collects First Science on a Post-Pluto Object, su photojournal.jpl.nasa.gov, 18 maggio 2016. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  3. ^ (EN) Ted Stryk, Report from the 2011 New Horizons Science Team Meeting, su planetary.org, 24 gennaio 2011. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  4. ^ (EN) C. de la Fuente Marcos e R. de la Fuente Marcos, Plutino (15810) 1994 JR1, an accidental quasi-satellite of Pluto, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 427, n. 1, novembre 2012, pp. L85-L89, DOI:10.1111/j.1745-3933.2012.01350.x. URL consultato il 16 gennaio 2019.
  5. ^ (EN) C. de la Fuente Marcos e R. de la Fuente Marcos, The analemma criterion: accidental quasi-satellites are indeed true quasi-satellites, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 462, n. 3, novembre 2016, pp. 3344–3349, DOI:10.1093/mnras/stw1833. URL consultato il 16 gennaio 2019.
  6. ^ (EN) Simon B. Porter, John R. Spencer, Susan Benecchi, Anne J. Verbiscer, Amanda M. Zangari, H. A. Weaver, Tod R. Lauer, Alex H. Parker, Marc W. Buie, Andrew F. Cheng, Leslie A. Young, Cathy B. Olkin, Kimberly Ennico, S. Alan Stern e the New Horizons Science Team, The First High-phase Observations of a KBO: New Horizons Imaging of (15810) 1994 JR1 from the Kuiper Belt, in The Astrophysical Journal Letters, vol. 828, n. 2, settembre 2016, pp. L15. URL consultato il 16 gennaio 2019.

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