Principî del comunismo: differenze tra le versioni

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Nuova pagina: {{Libro |tipo = |titolo = I principi del comunismo |titoloorig = Grundsätze des Kommunismus |titolialt = Confessione di fede comunista |titoloalfa = |immagine = |didascalia = |autore = Friedrich Engels |annoorig = 1847 |annoita = |genere = Lavoro socio-economico e politico |sottogenere = |lingua = DE |preceduto = }}'''I principi del comunismo''' ({{Tedesco|Grundsätze des Kommunismus}}), è un breve lavoro del 1847 scritto da Friedrich...
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Versione delle 21:40, 12 ott 2022

I principi del comunismo
Titolo originaleGrundsätze des Kommunismus
Altri titoliConfessione di fede comunista
AutoreFriedrich Engels
1ª ed. originale1847
GenereLavoro socio-economico e politico
Lingua originaletedesco

I principi del comunismo (in tedesco Grundsätze des Kommunismus), è un breve lavoro del 1847 scritto da Friedrich Engels, il co-fondatore del marxismo. Contiene 25 domande sul comunismo per cui vengono fornite le risposte. Nel testo, Engels presenta idee fondamentali del marxismo come materialismo storico, lotta di classe, e rivoluzione proletaria. "I principi del comunismo" è stato utilizzato come bozza del "Manifesto del partito comunista", scritto da Engels e Karl Marx nel anno successivo. "I principi del comunismo" è stato scritto durante l'ottobre e novembre 1847. Tutti e tre i documenti erano tentativi di articolare il file della piattaforma politica della neoformazione della Lega dei comunisti, un partito politico che stava nascendo dalla fusione di due antenati: il Lega dei Giustie e il Comitato di corrispondenza comunista, quest'ultimo guidato da Marx ed Engels. Il "Manifesto del partito comunista" è emersa come la versione più nota e definitiva della dichiarazione di intenti della Lega dei comunisti, attingendo direttamente alle idee espresse in "I principi del comunismo"[1][2][3].

Contesto storico

Durante l'inizio del XIX secolo, gli effetti del Rivoluzione industriale ispirato socialisti utopici teorizzare forme migliorate di organizzazione sociale basate sulla cooperazione, al contrario di mercato libero e concorrenza; tali teorici inclusi Robert Owen e Charles Fourier. Inoltre, i gruppi radicali hanno cercato di rovesciare l'ordine sociale europeo esistente a favore di obiettivi simili. Questi partiti lamentavano anche le dure condizioni di lavoro[4].

Una di queste organizzazioni era la Lega dei Giusti, che si formò nel 1836 separandosi da un antenato, la Lega dei Fuorilegge, che si era costituita a Parigi nel 1834. La Lega ha collaborato con gruppi affini per pianificare un rovesciamento violento dell'ordine sociale esistente, al fine di realizzare la propria società ideale, che hanno definito la "nuova Gerusalemme". Tuttavia, la Lega non era composta da lavoratori salariati industriali o proletari nel senso marxista, ma invece di giornalisti, politici radicali e artigiani i cui mezzi di sussistenza venivano soppiantati dalla rivoluzione industriale. La Lega si è strutturata in capitoli suddivisi in locali cellule, in genere da cinque a dieci persone.

Nel novembre 1842, Engels e Marx si incontrarono per la prima volta a Colonia, presso l'ufficio del Rheinische Zeitung, un giornale che Marx stava curando in quel momento. Nulla è venuto da questo primo incontro, ma durante il 1842-1843, entrambi avevano contattato separatamente la Lega, anche se nessuno dei due si era unito. Nel 1844, Engels e Marx si incontrarono una seconda volta, al Café de la Régence a Parigi. Questo secondo incontro è stato quello che ha dato inizio alla loro amicizia e collaborazione duratura, iniziata con la produzione di "La Sacra Famiglia" e "L'ideologia tedesca". Nel 1846, Engels e Marx fondarono la loro organizzazione, il Comitato per la corrispondenza comunista, e cercarono altri gruppi per l'applicazione pratica dei loro obiettivi politici. Sempre nel 1846, Marx invitò le filiali di Parigi e Londra della Lega a unirsi come capitoli del Comitato, e la Lega ricambiò invitando la sezione di Bruxelles del Comitato di Marx a unirsi come capitolo della Lega e ad assistere con la riorganizzazione politica. All'inizio del 1847, la Lega e il Comitato si erano allineati[5][6].

In due importanti congressi durante il 1847, i due gruppi si fusero in uno, che ora si chiamava Lega dei comunisti. Per ciascuno di questi congressi, Engels ha redatto le versioni di una piattaforma politica per la nuova organizzazione. La prima versione, "Bozza di una confessione di fede comunista", è stato discusso e approvato al primo congresso di giugno; Marx non era presente al congresso di giugno, ma Engels lo era. Questa prima bozza, sconosciuta per molti anni, è stata riscoperta nel 1968. La seconda bozza, "I principi del comunismo", era quello utilizzato al secondo congresso di novembre e dicembre. Entrambe le bozze utilizzavano un formato di domande e risposte del catechismo, di cui Engels era diventato insoddisfatto. Immediatamente prima del secondo congresso, descrivendo i principi, Engels scrisse a Marx raccomandando un'ulteriore rielaborazione, in prosa storica[7]:

(DE)

«Denken Sie ein wenig über das Glaubensbekenntnis nach. Ich denke, wir täten besser daran, die katechetische Form aufzugeben und das kommunistische Ding Manifest zu nennen. Da darin ein gewisses Maß an Geschichte zu erzählen ist, ist die bisherige Form völlig ungeeignet. Die von hier nehme ich mit, was ich auch tat; es ist in einfacher Erzählform, aber jämmerlich formuliert, in quälender Eile. Ich beginne damit, mich zu fragen: Was ist Kommunismus? Und dann direkt zum Proletariat: seine Entstehungsgeschichte, wie es sich von den ersten Arbeitern unterscheidet, Entwicklung des Gegensatzes zwischen Proletariat und Bourgeoisie, Krise, Schlußfolgerungen.»

(IT)

«Pensa un po' alla Confessione di Fede. Penso che faremmo meglio ad abbandonare la forma catechista e chiamare la cosa Comunista Manifesto. Poiché in essa deve essere narrata una certa quantità di storia, la forma finora adottata è del tutto inadatta. Porterò con me quello di qui, cosa che ho fatto; è in forma narrativa semplice, ma formulata in modo miserabile, in una fretta lacerante. Inizio chiedendomi: che cos'è il comunismo? E poi dritto al proletariato: la storia delle sue origini, come si differenzia dai primi lavoratori, sviluppo dell'antitesi tra proletariato e borghesia, crisi, conclusioni.»

Dopo il secondo congresso della Lega dei comunisti, ha incaricato Marx di scrivere un programma finale. Attingendo direttamente alle idee "I principi del comunismo", Marx ha fornito una revisione finale, il "Manifesto del partito comunista", all'inizio del 1848. Sebbene Marx fosse l'autore esclusivo del manoscritto, le idee furono adattate dalle prime bozze di Engels, con il risultato che il Manifesto è stato attribuito a entrambi gli autori[6][8].

Contenuto

Confessione di fede comunista

Nel giugno 1847 Engels scrisse un documento con 22 domande, alcune delle quali erano le stesse. Questo è stato scoperto nel 1968 e pubblicato per la prima volta l'anno successivo.

Manifesto del partito comunista

Lo stesso argomento in dettaglio: Manifesto del Partito Comunista.

Al secondo congresso della Lega dei comunisti dal 29 novembre all'8 dicembre 1847, Marx ed Engels furono infine incaricati di redigere un "Manifesto del Partito Comunista", che fu completato nel febbraio 1848. È stato utilizzato il lavoro preparatorio di Engels per il programma.

Catechismo

Il 18 novembre 1847 Engels consigliò di rinunciare alla forma del catechismo che si trova in "I principi del comunismo", e di scrivere un programma in forma di manifesto, menzionato nella citazione precedente.

Note

  1. ^ (UK) Основні засади комунїзму, su Вперед, 23 novembre 2009. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  2. ^ Friedrich Engels e John Edward Toews, The Communist manifesto : with related documents, Bedford/St. Martin's, 1999, ISBN 0-312-21812-5, OCLC 41139869. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  3. ^ Richard Dixon e Rossiĭskiĭ nezavisimyĭ institut sot︠s︡ialʹnykh i nat︠s︡ionalʹnykh problem, Karl Marx, Frederick Engels : collected works, International Publishers, ©1975-©2004, ISBN 0-7178-0407-0, OCLC 1007861. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  4. ^ Paolo Vinci, Il capitale come forma di vita., Quodlibet, pp. 177–186. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  5. ^ Carl Einstein, Scultura africana con uno studio critico, Edizioni di 'Valori plastici', 1900. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  6. ^ a b August H. Nimtz, What Marx and Engels Bequeathed, Palgrave Macmillan US, 2014, pp. 1–42, ISBN 978-1-349-67903-4. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  7. ^ W.O. Henderson, Friedrich Engels, Routledge, 1º febbraio 2013, ISBN 978-1-136-27556-2. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  8. ^ / Historical Centre Wuppertal / Engels-House, su web.archive.org, 9 novembre 2018. URL consultato il 12 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2018).